19 Settembre 2024
Quirinale4

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Il segretario del Pd torna a parlare del Colle a Cartabianca su Rai3: “Non può che esserci ampia condivisione sul nome del prossimo Capo dello Stato”. E sul fine vita dice: “Non sia una battaglia ideologica. Su eutanasia e cannabis non sempre il referendum è lo strumento giusto”

Sull’elezione del prossimo presidente della Repubblica si giocano i destini del Colle ma anche quelli della maggioranza e dell’esecutivo. A ribadirlo è il segretario del Pd Enrico Letta che a Cartabianca su Rai3 ha spiegato: “Sono convinto che l’elezione del Presidente della Repubblica sarà un’elezione a larga maggioranza, non può che essere a larga maggioranza, se non fosse a larga maggioranza cadrebbe il governo immediatamente, l’esecutivo ha una larga maggioranza, la più larga che ci sia”. Poi, sull’ipotesi che Silvio Berlusconi possa salire al Colle, il dem ha chiarito: “Sarebbe una contraddizione totale se l’elezione del presidente della Repubblica avvenisse su un candidato di bandiera di uno due schieramenti e Berlusconi sarebbe così, il giorno dopo cadrebbe il governo”.
Letta ha poi affrontato la questione relativa al fine vita. “Siamo riusciti a ottenere che il 13 dicembre vada in Aula alla Camera il testo sul suicidio assistito – ha osservato – oggi è questa la soluzione più avanzata, in linea con la sentenza Corte costituzionale. Sono fiducioso che si riesca a coprire un vuoto normativo”. E poi ha aggiunto: “Faccio un appello ai partiti: non facciamo di questa norma una battaglia ideologica”.Rispetto poi al referendum sulla cannabis, il segretario del Pd ha sottolineato che nel partito democratico si è “cominciato a discutere del tema”, ma “se dicessi come la penso influenzerei il dibattito interno. Io vorrei portare il partito su una posizione”. E ha aggiunto che, come per l’eutanasia, anche sulla cannabis “il referendum non sempre è lo strumento giusto, perché taglia”.

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