21 Novembre 2024

Fra gli obiettivi riparare i danni economici e sociali della pandemia, creare economie tecnologicamente più avanzate che mirino all’inclusione, transizione green non reversibile

L’introduzione di Next generation Eu è un momento storico nel processo di integrazione europea e contribuisce al raggiungimento di tre obiettivi fondamentali per la nostra economia: innanzitutto riparare i danni economici e sociali della pandemia, creare economie tecnologicamente, socialmente e informaticamente più avanzate che mirino all’inclusione, terzo completare una transizione green non reversibile per combattere il cambiamento climatico». Lo ha sottolineato il ministro dell’Economia Daniele Franco in una dichiarazione sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, insieme ai colleghi di Francia, Germania e Spagna.

Il perno dell’azione per rilanciare l’economia
I quattro ministri dell’economia hanno presentato con dichiarazioni congiunte i piani nazionali di investimenti e riforme che consegneranno entro il fine settimana alla Commissione europea. Si è trattato di dichiarazioni in successione del tedesco Scholz, del francese Le Maire, dell’italiano Franco e della spagnola Calvino nel formato di videoconferenza. Dato che la forma riflette una sostanza, l’intento del “quartetto” è presentarsi come il perno dell’azione di coordinamento europeo del rilancio dell’economia. I ministri hanno indicato che per l’Europa si tratta di un passaggio importante per rafforzare l’integrazione economica continentale.

Crescita robusta solo se chiudiamo i divari di genere, generazionali e regionali
«Solo se chiudiamo i divari di genere, generazionali e regionali, possiamo raggiungere una crescita robusta e sostenibile nel medio termine», ha sottolineato il ministro dell’Economia. Franco ha spiegato che «l’inclusione è un obiettivo generale» di tutte le missioni del Piano. «Si declina lungo tre dimensioni principali: parità di genere, inclusione giovanile e riduzione delle disparità regionali». In particolare al Sud è destinato il 40% delle risorse, per «colmare un divario ancora troppo ampio con il Nord».

Riforme fondamenta futuro
«Le riforme non saranno un implementazione del piano ma saranno anche le fondamenta per un sistema più efficace nel futuro», ha sottolineato il ministro dell’Economia Daniele Franco in una dichiarazione sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

“Green” irreversibile, rinnovabili al 72%
Uno degli obiettivi prioritari del Recovery plan è quello di «lanciare una sostanziale e irreversibile transizione ecologica», ha spiegato il ministro dell’Economia, Daniele Franco, ribadendo che con il Pnrr l’Italia punta ad alzare al 72% la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili entro il 2030. E fornire connessione ad alta velocità dovunque nel Paese entro il 2026. Oltre che assicurare la transizione green – ha aggiunto il ministro in un messaggio con Olaf Scholz, Bruno Le Maire e Nadia Calvino – si punta a «riparare i danni economici e sociali della pandemia» e «costruire economie più dinamiche, scientificamente e tecnologicamente avanzate che garantiscano allo stesso tempo l’inclusività».

Contribuirà a paese più innovativo e digitalizzato
«L’implementazione del Pnrr e del piano complementare contribuiranno a un paese più innovativo e digitalizzato, aperto a giovani e donne, orientato alla sostenibilità ambientale, e geograficamente inclusivo», ha detto il ministro dell’Economia Daniele Franco. «Le riforme – ha aggiunto – contribuiranno a una crescita più robusta su un orizzonte più ampio, un maggiore capitale umano e infrastrutturale, più inclusione, e le riforme strutturali accresceranno la crescita potenziale e l’occupazione»

Largo consenso in Parlamento, prossimi giorni in Ue
«Il Pnrr ha ricevuto un largo consenso in Parlamento dove è stato presentato dal primo ministro e nei prossimi giorni lo presenteremo in Europa», ha sottolineato il ministro Franco. Il ministro ha assicurato che «ottenuto il via libera delle Camere», l’Italia invierà il Pnrr alla Commissione Ue «entro la fine di questa settimana».

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