22 Novembre 2024

Fonte: La Repubblica

L’audizione del commissario Ue agli affari economici: “Ottimista sul versamento anticipato del 13% dei fondi prima dell’estate”

 

Sul piano italiano per attingere al recovery fund “non possiamo dire di essere in ritardo ma certo non è una passeggiata completare” il lavoro.  Lo ha detto il Commissario Ue agli Affari economici, Paolo Gentiloni, spiegando che “si sta lavorando con contatti continui fra gli uffici del governo e la Commissione europea” e che “il fatto che sia stato centralizzato sul Mef questo lavoro aiuterà la nostra attività in corso, anche se naturalmente il Mef lavorerà con con i ministeri per la Transizione ecologica e quello per l’Innovazione tecnologica e l’innovazione digitale, e tutti i ministeri”.
“La scadenza – ha spiegato Gentiloni – è il 30 aprile. Certamente abbiamo avuto alcune settimane di pausa. Adesso il lavoro fra gli uffici del governo e quelli della Commissione europea procede a buon ritmo, abbiamo riunioni settimanali con tutti i 27, la regolamentazione come sempre è piuttosto complessa. Non possiamo dire di essere in ritardo ma certamente non è una passeggiata completare i rafforzamenti necessari nei tempi previsto, ma sono convinto che il Governo, il presidente Draghi e il ministro Franco sapranno farlo in modo efficace”.
Gentiloni si è detto quindi ottimista sulla possibilità che i primi esborsi possano avvenire prima dell’estate.  “Bisogna lavorarci, ma sono abbastanza ottimista” sulla possibilità che i piani nazionali di ripresa e resilienza possano godere dell’esborso anticipato del 13% “prima della pausa estiva”. Gentiloni ha ricordato che tale erogazione anticipata – che per l’Italia vale circa 27 miliardi –  è collegata alla ratifica dei parlamenti nazionali dei 27 per la raccolta attraverso emissioni di bond da parte della Commissione europea.Quella decisione, già presa dal Parlamento italiano, “deve essere presa da tutti e 27 grosso modo entro maggio, per consentire tempo sufficiente di andare sui mercati ed erogare questo 13%. So che bisogna lavorarci ma sono abbastanza ottimista per i piani approvati arrivare a questa erogazione se non ci sono ostacoli da questo o quel paese per questioni che non sono nel nostro radar”, ha detto Gentiloni, in un’audizione alle commissioni riunite Bilancio e Politiche dell’Ue di Camera e Senato.
Gentiloni ha quindi ricordato che Bruxelles valuta di mantenere il proprio sostegno in termini di allentamento dei vincoli sui conti pubblici. “Alla Commissione europea stiamo discutendo, credo in modo molto unitario, dell’importanza di conservare una politica di bilancio espansiva e questo sostegno finché necessario, qualche giorno fa un documento della Bce che sottoscrivo spiegava che ora sarebbe più pericoloso ritirare il sostegno troppo presto, che non troppo tardi”, ha detto Gentiloni, aggiungendo: “in quel 3-4% di crescita conteggiato per Italia per i prossimi due anni non si tiene conto del recovery plan” dunque la crescita potrebbe essere anche al di sopra di 3,5-4% che comunque è un livello di crescita enorme. Bisognerà naturalmente lavorare perché sia di qualità.

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