Fazzolari: critiche pretestuose, era una misura a tempo. «C’è la crisi sociale e il governo non dà risposte» accusa Nicola Fratoianni della Sinistra italiana. I Comuni in allarme
«Si invitano i cittadini a non recarsi presso l’ufficio Servizi sociali senza essere convocati. Non abbiamo alcuna possibilità di riattivare il reddito di cittadinanza sospeso». Il Comune di Castellammare di Stabia ieri ha messo le cose in chiaro con un avviso pubblico, e lo stesso stanno pensando di fare molti altri sindaci, allarmati dal prevedibile assalto degli «esodati» del reddito di cittadinanza.
Mentre infuria la polemica politica, i primi cittadini hanno chiesto un incontro con la massima urgenza al ministero del Lavoro, che li ha convocati per oggi, perché non sanno dove mettersi le mani, dopo il blocco dell’assegno a 169 mila percettori del Reddito, notificato con sms dall’Inps, accusata di aver inviato comunicazioni fuorvianti.
Nel mentre governo, maggioranza e opposizione si scambiano accuse durissime. E torna a parlare Beppe Grillo: «Ormai è chiaro: il focus di questo governo è la lotta ai poveri». Il fondatore del M5S sostiene anche, sempre via Twitter, che «il salario minimo si poteva già approvare ad agosto». Da sinistra gli attacchi alla maggioranza non si contano: «Al governo interessano più gli evasori» per Debora Serracchiani, Pd. «C’è la crisi sociale e il governo non dà risposte» accusa Nicola Fratoianni della Sinistra italiana. «Le critiche di Conte, della Schlein e della Cgil sono pretestuose. Il Reddito era una misura a tempo, anche nella legge dei grillini. A un certo punto i percettori lo avrebbero perso. Non è un assegno a vita» dice il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giovanbattista Fazzolari.
«Abbiamo sempre detto che avremmo abolito il reddito e i nostri elettori condividono questa scelta» sottolinea il presidente dei deputati di FdI, Tommaso Foti, che aveva lanciato l’idea di una Commissione d’inchiesta sui mancati controlli del presidente dell’Inps, Pasquale Tridico. «Facciamo prima con un’indagine conoscitiva a inchiodare Tridico, sperando che anche la magistratura se ne occupi presto».
Tra i sindaci, alza la voce quello di Benevento, Clemente Mastella: «L’Inps ha provocato confusione e disagio. Inutile dire che occorre rivolgersi ai servizi sociali dei comuni, che non hanno modo di far fronte a queste difficoltà. Rischiamo un inutile assalto. Su certi temi occorre essere chiari e evitare di alimentare le illusioni tra i cittadini e la babele tra le istituzioni». «I comuni non ce la fanno, non hanno risorse e non hanno personale — spiega Daniela Barbaresi, politiche sociali Cgil— mancano procedure, circolari, manca l’attivazione del supporto alla formazione, che non partirà comunque prima di settembre», aggiunge la sindacalista.