Fonte: La Repubblica
Il rapporto di Centro Einaudi e Intesa Sanpaolo. Restano alcune ombre, ma cresce di 10 punti la quota di chi si definisce economicamente indipendente
Cresce il numero di italiani soddisfatti del proprio reddito e, di conseguenza, aumenta anche la quota di famiglie in grado di risparmiare.
E’ quanto emerge dall’annuale “Indagine sul risparmio e sulle scelte finanziarie degli italiani” realizzata dal Centro Einaudi e da Intesa Sanpaolo su un campione di mille capifamiglia. In base ai dati presentati nella sede torinese dell’istituto, sale al 60,8% dal 47,2% la quota di chi ritiene sufficiente o più che sufficiente il proprio reddito (il 29,2% lo considera appena sufficiente, l’8,3% insufficiente e l’1,5% del tutto insufficiente) e il 43,3% delle famiglie (contro il 40% lo scorso anno) riesce a risparmiare.
Balza inoltre di 10 punti (al 92% dall’82%) la quota di intervistati che si definisce economicamente indipendente. “Per il secondo anno consecutivo le risposte migliorano e la crisi si può dire alle spalle”, notano gli autori del rapporto, rilevando inoltre che in Italia “si torna a progettare”. Quanto all’impiego delle risorse messe da parte, aumentano al 13% dall’8% le famiglie che optano per forme di risparmio gestito.
Proseguono anche gli acquisti di immobili (il 5% degli intervistati ha comprato una casa) ed è “terminato il disinteresse per i titoli azionari”: nel 2017 gli investimenti in azione sono tornati interessanti per il 5,5% del campione (dal 4,4% del 2016). L’indagine rileva infine lo stato dell’alfabetizzazione finanziaria nel nostro paese: due terzi degli intervistati ha consapevolezza dei tassi di interesse, il 50% comprende correttamente che cos’è l’inflazione e un altro 50% capisce cosa sia la diversificazione del rischio, ma solamente il 22% degli intervistati risponde correttamente a tutte e tre le domande. I dati migliorano marginalmente tra i giovani.
“L’economia italiana è finalmente in piena ripresa”, ha detto il capo economista di Intesa Sanpaolo, Gregorio De Felice, presentando a Torino l’Indagine sul risparmio e sulle scelte finanziarie degli italiani 2017. De Felice – nel giorno dell’innalzamento delle previsioni sul Pil di Confindustria – ha parlato di “una ripresa non effimera ma con caratteristiche strutturali importanti”.