25 Novembre 2024

Fonte: La Stampa

Alle 16 lo stop al voto all’estero. E Grillo vuole denunciare il premier per «abuso di credulità popolare»

Ultimo giorno di campagna elettorale, poi il silenzio fino al voto di domenica. «La differenza la faranno poche migliaia di voti. Perciò scaricate la rubrica del telefonino e andate a lavorare concretamente con le persone» spiega Renzi chiudendo il proprio intervento a Napoli a sostegno delle ragioni del Sì. «Ci sono gli indecisi e ci sono un sacco di bufale in giro. Io sono molto ottimista – ha concluso il premier – ma non mi fate fare gesti scaramantici qui a Napoli».

Alle 16 stop al voto all’estero
Si conclude oggi la possibilità per gli italiani all’estero di votare per il referendum costituzionale. Alle 16, ora locale, è fissato infatti il termine per presentare i plichi elettorali agli uffici consolari.

Comizio finali a Firenze e Torino
Gli ultimi appelli per il Sì e il No arriveranno da Firenze (dove il premier terrà il suo comizio) e Torino (dove è atteso il leader del Movimento Cinque Stelle Beppe Grillo).

Grillo vuole denunciare Renzi
Intanto il voto rischia di finire a carte bollate. Non solo le denunce preventive del fronte del No per il sospetto di brogli nel voto degli italiani all’estero. Ma anche un’iniziativa a sorpresa di Beppe Grillo, che vuol denunciare il premier per «abuso di credulità popolare» per aver mostrato un facsimile della scheda per l’elezione dei futuri senatori. «La scheda ci sarà, i cittadini voteranno i senatori. Grillo se vuole andare in tribunale a denunciarmi faccia, magari a Palermo, dove sanno qual è la strada», ribatte Matteo Renzi, con una frecciata sul caso delle firme false M5s. «Ma il reato è depenalizzato – aggiunge – i Cinque stelle non se ne sono accorti perché in Parlamento non vanno spesso. Ma Grillo è salvo per aver parlato di scie chimiche e sirene…».

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