Fonte: La Repubblica
Anche tra gli italiani all’estero i favorevoli alla riforma in vantaggio. Ma al sud i contrari erano molti di più
Chi si aspettava un paese diviso a metà, sarà rimasto deluso. Al referendum costituzionale il No ha vinto ovunque, da Nord a Sud, con l’eccezione di due regioni (Toscana ed Emilia-Romagna), una provincia autonoma (Bolzano) e tra gli italiani all’estero.
Ma guardando la cartina dell’Italia (sulla colonna destra di questa pagina) al di là delle macchie ‘verdi’ delle province favorevoli alla riforma, è la tonalità del colore a restituire quel senso di spaccatura del voto che alcuni analisti avevano previsto. Dal Lazio in giù, le percentuali del No diventano molto più nette, superando in molti territori il 70%.
La Sicilia e la Sardegna sono le capitali del No. Per la precisione: 70,6% Caltanissetta, 71% Nuoro, 72,2% a Palermo e Siracura, 73% Cagliari e Oristano, addirittura tre su quattro (74%) a Catania. Risalendo, le percentuali si addolciscono: in Calabria, Puglia e Basilicata sfiorano il 70, mentre in provincia di Napoli si torna sui valori siciliani.
‘Isole felici’ più vicine al 60 sono Avellino e Campobasso, a Latina si sfiora il 69%. Roma è decisamente per il No.In provincia al 61%, in città al 59%.
Il Sì sfiora la vittoria in provincia di Perugia (con i No al 50,2%), le Marche con l’esclusione di Ascoli (58%) sono quasi in equilibrio.
C’è poi la Toscana interna, ovvero Firenze, Siena, Arezzo, Prato, Pistoia e Pisa: qui vince il Sì, ma non supera mai il 60%. La costa (ovvero Livorno, Grosseto, Massa-Carrara) è ancora terra dei No. Risalendo ancora, l’Emilia-Romagna. I Sì vincono a Reggio, Modena, Bologna, Ravenna e Forlì.
Netto il No della Liguria, dove il No complessivamente supera il 60%, più vicini alla parità Lombardia (a Milano città vince il Sì) e Piemonte. Mentre il Nord-Est fa ponte con la liguria e con il Sud, e i No superano il 60%.
Ultima notazione geografica: il Trentino Alto Adige si spacca. Trento vota No, mentre il Sì di Bolzano è deciso e convinto: è l’unica provincia dove i Sì ottengono più del 60%.
E il No ha superato, in tutta Italia, i 19 milioni di voti.