La crescita dei prezzi segna la prima battuta d’arresto da agosto 2022, ma un ritmo inferiore di quello atteso dagli analisti
Nel Regno Unito si registra un calo dell’inflazione ad aprile 2023, giù a “solo” l’8,7% rispetto al 10,1% di marzo. Su base mensile l’incremento registrato è dell’1,2%. Lo comunica l’Office for National Statistics britannico, evidenziando che la flessione è dovuta all’attenuarsi dei prezzi energetici e dell’impatto della guerra in Ucraina. La crescita dei prezzi si attenua per la prima volta da agosto 2022, anche se a un ritmo più blando rispetto alle speranze degli analisti. L’attesa è che la Bank of England si muova verso nuove strette già nella riunione del 22 giugno, tentando di stemperare la morsa inflazionistica su beni cruciali come gli alimentari.
Calo sotto alle attese, sale la sterlina in previsione di strette
Gli economisti interpellati dall’agenzia Reuters avevano previsto che l’inflazione si attestasse all’8,2%, segnando uno stacco più netto rispetto ai picchi di 11,1% raggiunti a ottobre 2022. La sterlina sta salendo leggermente sul dollaro, rispecchiando l’attesa di nuovi rialzi dei tassi di interesse della Bank of England, dopo quello da 4,5% già comunicato a inizio mese. Sempre il 24 maggio i traders vedono una probabilità dell’83% che l’istituto di Londra aumenti di 25 punti base il costo del denaro a giugno. «Con l’inflazione più forte di quanto si aspettasse la Banca, sembra quasi certo che la Boe aumenti i tassi di interesse dal 4,5% al 4,75% a giugno e forse anche di più nei mesi successivi» ha dichiarato all’agenzia Reuters Paul Dales, capo economista per il Regno Unito nella società di consulenza Capital Economics.
Inflazione «core» ai massimi dal 1992
Il segnale meno incoraggiante arriva dalla cosiddetta inflazione core, quella calcolata al netto di prezzi di energia, alimenti, tabacco e servizi: l’indicatore ha raggiunto addirittura i suoi massimi dal marzo del 1992, smentendo le aspettative degli analisti su un valore invariato. Anche l’inflazione annuale dei prezzi di alimenti e bevande, ai massimi a marzo 2023, si è raffreddata solo marginalmente, scendendo dal 19,2% al 19,1%.
Hunt: bene calo, ma prezzi alimentari troppo alti
Nel frattempo la crescita dei prezzi nel suo insieme continua a erodere il potere di acquisto dei lavoratori britannici, penalizzati da un aumento dei salari più lento rispetto alla fiammata inflazionistica. La stessa Bank of England teme che la crescita dei prezzi possa spingere al rialzo le richieste salariali e le politiche sui prezzi delle stesse aziende, complice la carenza di forza lavoro aggravata dalla pandemia di Covid e gli strascichi della Brexit.
Lo stesso governo britannico si mantiene prudente rispetto al calo inflazionistico registrato ad aprile. Il ministro delle Finanze Jeremy Hunt ritiene «positivo» che il tasso si sia ridotto a «una cifra»,ma constata che i «prodotti alimentari stanno ancora aumentando troppo velocemente». Il Regno Unito, ha aggiunto Hunt, deve attenersi «con determinazione al piano per far scendere l’inflazione».