19 Settembre 2024
POLITICA
Fonte: Corriere della Sera
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Nella lettera ufficiale del Pd, anche 10 punti per stringere un patto politico con movimento di Beppe Grillo. La risposta di M5S: «Vogliamo la legge in 100 giorni»

Arriva a più di 24 ore di distanza la risposta di Renzi a Luigi Di Maio, che lunedì aveva invitato su Twitter il presidente del Consiglio a rivedersi per trovare un punto di caduta sulla legge elettorale, dopo l’incontro della settimana scorsa. In una lettera ufficiale, il premier, insieme ai colleghi di partito Alessandra Moretti, Debora Serracchiani, e Roberto Speranza, pur ringraziando il Movimento per il terreno di confronto aperto, sostanzialmente smonta «l’ultimo Toninelli», cioè l’ultima versione di legge elettorale sostenuta dai grillini. «Vediamo quattro limiti invalicabili al Toninelli-Bis», si legge nella lettera inviata dai vertici del Pd al Movimento 5 stelle. «Inanzitutto – si sottolinea – «non c’è la certezza di avere un vincitore. Con il vostro sistema non c’è governabilità. Poi «le alleanze si fanno dopo le elezioni, non prima. Con il vostro sistema si istituzionalizza l’inciucio ex post». Inoltre «il sistema della preferenza negativa attraverso l’eliminazione di un nome è molto complicato. Con il vostro sistema si rende più difficile il voto». Nella missiva si osserva anche che con il sistema elettorale proposto dal M5s «ci sono collegi in cui sulla scheda i nomi scritti sarebbero oltre 40. Con il vostro sistema in alcuni collegi la scheda elettorale diventa un lenzuolo. Avete correttivi – si chiedono Renzi e i vertici del pd – per questi quattro punti? Ritenete sbagliate le nostre osservazioni? Diteci con franchezza le vostre. Siamo pronti a confrontarci insieme».

I dieci punti del patto

Il seguito della lettera contiene «dieci riflessioni», ovvero dieci punti chiave che rappresentano altrettanti obiettivi del Pd, su cui si chiede il parere del Movimento: una sorta di «patto elettorale», ma su punti concreti, è quello che sembra chiedere Renzi ai Cinque Stelle. Dalla disponibilità ad accettare un ballottaggio al premio di maggioranza, dalla riduzione dell’estensione dei collegi alla disponibilità di far verificare preventivamente la legge elettorale alla Corte costituzionale, dalla riduzione del potere delle Regioni alla possibilità di ridurre l’indennità dei consiglieri regionali, dall’abolizione del Cnel al superamento del bicameralismo perfetto, fino al Senato espressione delle autonomie territoriali e alle guarentigie costituzionali per deputati e senatori, che «non diventino occasione di impunità».«Su questi temi, se volete, noi ci siamo», scrive il Pd. «Anche su altri temi, se vi va», rilanciano i democratici, ricordando ai pentastellati che hanno «molti parlamentari europei» e che quindi «sarebbe bello riuscire a dimostrare all’Europa che tragiche vicende come quelle che si verificano nel Mediterraneo debbono essere affrontate tutti insieme», perché «si possono voltare le spalle all’Inno, non si possono voltare le spalle ai problemi».

«Cambiamo insieme l’Italia»

Ma Renzi e i suoi sanno che non si può «mettere troppa carne al fuoco» e quindi non insistono oltre. Però sottolineano: «Noi ci siamo. Senza la pretesa di aver ragione. Senza l’arroganza di fare da soli. Ma anche senza alibi e senza paura. Un mese fa, oltre il quaranta per cento degli italiani ci ha chiesto di cambiare l’Italia per cambiare l’Europa. Ci piacerebbe che potessimo farlo anche assieme a voi», è l’ultimo invito. Ora la palla passa, virtualmente, al Movimento Cinque Stelle, a cui il Pd chiede ufficialmente le «considerazioni» per portare avanti il confronto.

La risposta dei 5 Stelle

Non si è fatta attendere la risposta dei 5 Stelle alla lettera. «Il nostro obiettivo è dare al Paese una legge elettorale entro 100 giorni che garantisca non solo governabilità, ma anche stabilità», scrivono Luigi Di Maio, Danilo Toninelli, Maurizio Buccarella, Paola Carinelli. Ecco il messaggio: «Gentile Segretario Matteo Renzi, riteniamo molto positivo il fatto che abbiate accolto la nostra richiesta di incontro per un secondo tavolo sulla legge elettorale. In questo momento i cittadini italiani chiedono un dialogo produttivo ed efficace per arrivare a risultati immediati. Il nostro obiettivo è dare al Paese una legge elettorale entro 100 giorni che garantisca non solo governabilità, ma anche stabilità. Abbiamo le idee chiare e siamo contenti che il nostro confronto sia iniziato proprio dal Democratellum, la legge votata in rete da centinaia di migliaia di cittadini iscritti al portale del Movimento 5 Stelle, quegli stessi cittadini che ratificheranno il risultato del nostro dialogo. L’argomento è molto importante e per questo non può esserci modalità migliore di un nuovo tavolo di confronto. Vorremmo che si facesse in streaming a garanzia di una trasparenza che avremmo voluto vedere anche nei vostri incontri sulle riforme con Forza Italia. Ci vediamo giovedì “senza mettere troppa carne al fuoco”».

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