22 Novembre 2024

Fonte: La Repubblica

Il segretario Pd a ruota libera sugli scenari elettorali. “L’importante è avere un premier del Pd. Il maggioritario dà solo un terzo dei seggi, nel resto è testa a testa tra 5 stelle e noi”

“Non mi interessa il mio futuro mi basta che a Palazzo Chigi vada un dem. Gentiloni ha governato bene, avanti con Padoan”. Con queste parole l’ex premier e segretario Pd Matteo Renzi fa entrare nel vivo la campagna elettorale per le politiche del 4 marzo 2018.
Con Padoan, ha detto ancora il leader del Pd, “Non ho mai avuto rapporti conflittuali: quando abbiamo avuto idee diverse, abbiamo lavorato comunque insieme. Spero che continui a dare una mano al suo Paese, per noi il suo aiuto è stato prezioso”.
Quanto alla Lombardia, Renzi si è detto sicuro della possibilità per il Pd di vincere la sfida: “Senza Maroni per Giorgio Gori la partita sarà più semplice. Noi ci crediamo davvero. E come un allenatore metterò in campo, cioè candideremo, solo gente che lotterà fino all’ultimo, senza paura”.
Dal canto suo, il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan pur senza entrare nel dettaglio ha ammesso di essere stato contattato e ha confermato la propria disponibilità a una candidatura.
E rispondendo indirettamente alla proposta di abolire le tasse universitarie avanzata dal leader di Liberi e Uguali Pietro Grasso, Padoan ha aggiunto: “Le priorità sono rilanciare
l’università italiana, di migliorarne le strutture di ricerca e d’insegnamento”.
Sempre sulla proposta di Liberi e Uguali si è fatto sentire anche Renzi, che ha detto di non temere l’impatto dei candidati di LeU nelle Regioni rosse: “Perché nessuno dei vecchi compagni vuole far vincere Salvini o Berlusconi. Queste terre sono strategiche e ci daranno i collegi decisivi nella prossima legislatura”.
Intervenuto a Otto e Mezzo in serata, Renzi si è detto abbastanza tranquillo sul superamento della soglia del 25% per il Pd: “Non credo che il centrodestra sia largamente in vantaggio. È una partita che si gioca a tre. Sul maggioritario secondo i sondaggi è in vantaggio il centrodestra, ma il maggioritario dà solo un terzo dei seggi, nel resto è testa a testa 5 stelle e Pd. La partita è aperta”.
Agli ex compagni di partito Renzi ha riservato un paio di frecciate: tanto sulla proposta di abolire le tasse universitarie (definite “un favore ai ricchi”), tanto al futuro peso a urne chiuse: “ogni voto alla sinistra radicale fa scattare il seggio a Salvini e non alla Boldrini”).
Alla domanda sulla candidatura di Maria Elena Boschi, il segretario dem ha risposto che “si candiderà in più di un posto, come tutti gli altri” (lo stesso Renzi sarà presente a Firenze, in Lombardia e in Campania, ndr).
“Mi accuseranno comunque di aver scelto fedelissimi – ha concluso  – mi hanno accusato di tutto, anche dei sacchetti di plastica. Ma valutiamo i nomi del Pd: si candideranno Gentiloni, Padoan, persone in prima linea nella lotta alla criminalità, chi si batte a favore dei vaccini”.

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