22 Novembre 2024
Renzi

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Per il leader di Iv non va confermata: «Se sarò eletto proporrò di votare contro perché serve una leader e non una follower dell’ideologia»

«Possiamo dare un giudizio su Ursula von der Leyen? Dobbiamo darlo. Le riforme istituzionali non sono arrivate; strizza l’occhio a Orban e ai conservatori; nella risposta ai confitti, benissimo su twitter, ma la politica non è un social; la difesa comune europea oggi non è all’ordine del giorno se non a parole. Dov’è il ruolo e la visione del’ex ministro della difesa von der Leyen? E’ sul green deal che si vede il fallimento di Ursula von der Leyen». Così Matteo Renzi chiudendo i lavori della Leopolda a Firenze. Per il leader di Italia Viva «Non deve essere confermata e se sarò eletto proporrò di votare contro perché serve una leader e non una follower dell’ideologia».

Fallimento della von der Leyen è sul green deal «ideologico»
Per Matteo Renzi è proprio sul Green deal che «vediamo il fallimento di Ursula von der Leyen, perché l’ideologia non funziona. La battaglia per la decarbonizzazione è sacrosanta ma solo con l’ideologia si torna al carbone», ha spiegato ancora il leader Iv nel suo intervento conclusivo della Leopolda a Firenze. Altro aspetto quello della diplomazia: «Chi fa politica europea deve rivendicare un ruolo della diplomazia – ha aggiunto ancora Renzi – mentre per gestire il Medio Oriente hanno mandato Luigi Di Maio. Se consideri gli incarichi della diplomazia europea un dopolavoro per politici italiani trombati non c’è spazio per l’Europa. Ci candidiamo perché vogliamo portare in Europa i nostri valori e la nostra competenza».

Gli attacchi di Renzi a Meloni e a Salvini
«Massimo rispetto per il presidente del Consiglio Giorgia Meloni eletta dai suoi sostenitori e con il fondamentale aiuto di Enrico Letta. Non so fino a quando Meloni sarà presidente del Consiglio, Matteo Salvini ci ha abituato a grandi emozioni», ha detto ancora Renzi. «Ma il dato oggettivo – ha aggiunto – è che dopo 18 mesi questo paese è più arrabbiato perché chi lo governa educa alla rabbia, all’intolleranza, al vittimismo. Quando ci sono parlamentari che viaggiano con le pistole la presidente del Consiglio ha il dovere di dire qualcosa. Le istituzioni vengono prima di Meloni o dei cognati d’Italia». Renzi ne ha anche per il leader della Lega: «Salvini è quello che ha iniziato con i comunisti padani e poi è passato a Casa Pound. Salvini è quello che nel 2000 tifava contro tutte le squadre italiane, e mi ricordo le sue telecronache su Radio Padania, e ora fa gli auguri a tutti gli atleti italiani. Tra qualche anno troverete Salvini volontario su una nave di una ong».

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