Fonte: Corriere della Sera
Il premier «Per ogni euro in più investito sulla sicurezza deve esserci un euro in più investito in cultura. Non può essere solo securitaria la risposta al terrore dell’Italia»
Lotta ferma al terrorismo. Altrimenti: «Rischiamo che l’Europa diventi una vittima collaterale degli attacchi di Parigi». Il premier Matteo Renzi afferma con decisione la posizione italiana nella lotta allo jihadismo: «L’Italia non cambia la propria posizione dopo i fatti di Parigi, al contrario vede confermata la propria posizione, a partire dalla centralità del Mediterraneo e dei Balcani. Giovani donne, giovani uomini hanno perso la vita per mano dei terroristi. Erano persone normali, mi piace definirli cittadini, laici martiri del nostro tempo, Ma proprio oggi noi dobbiamo dire che l’unico modo per ricordare Valeria e i caduti del terrorismo è continuare a vivere, a testa alta».
Investimenti
Ma Renzi spiega anche che per combattere concretamente il terrorismo l’Italia investirà due miliardi di euro, un miliardo di euro sulla sicurezza (gli 80 euro saranno estesi a a tutti gli appartenenti alle forze dell’ordine) e un miliardo sull’educazione. «Per ogni euro in più investito sulla sicurezza deve esserci un euro in più investito in cultura. Non può essere solo securitaria la risposta al terrore dell’Italia» ha aggiunto Renzi. «Ogni centesimo non sarà un costo ma un investimento se ci ricordiamo che stiamo investendo nella nostra identità» ha sottolineato il premier. Che poi ha spiegato come si declinerà l’investimento in sicurezza:«Innanzitutto un investimento di 150 milioni di euro sulla cibersecurity. Poi un investimento di 50 milioni di euro per rinnovare la strumentazione delle forze dell’ordine a fronte di un processo di riorganizzazione: abbiamo cinque forze di polizia, sono troppe. Devono diventare quattro. Entro l’anno la Forestale entrerà nei carabinieri. Abbiamo troppa gente negli uffici dei palazzi romani. Chiederò con forza ai comandanti di aumentare la presenza in strada diminuendo quella in ufficio. Abbiamo troppo patrimonio pubblico. Ci sono caserme abbandonate o semi occupate che vanno restituite rapidamente alle comunità territoriali, anche con processi di valorizzazione urbanistica. Cinquecento milioni di euro poi per la difesa italiana, con investimenti efficaci finalizzati a dare una risposta immediata alle esigenze strategiche, non a quelle quotidiane e organizzative. Siamo orgogliosi dei nostri militari non faremo mai mancare il nostro sostegno».
Politica fiscale
Ma l’entità della cifra che il governo vuole impegnare obbligherà a fare dei cambiamenti nella prossima politica fiscale: «Il governo proporrà di spostare al 2017 la diminuzione dell’Ires proprio per finanziare gli investimenti in sicurezza e cultura. Noi rispettiamo le regole del Patto Ue anche quando non le condividiamo perché pensiamo che sia il primo modo di essere credibili. Ma vogliamo chiedere con forza all’Europa di rispettare un patto di umanità che vale di più di del Patto di stabilità. La legge di Stabilità prevede che l’imposta sui redditi societari scenda nel 2017 di 3,5 punti percentuali, dal 27,5 al 24%. L’aliquota potrà scendere al 24,5% già nel 2016 se le istituzioni europee permetteranno all’Italia di aumentare l’indebitamento al 2,4 dal 2,2% del Pil».
Bonus ai 18enni
Poi Renzi ha precisato come si declineranno anche gli investimenti a favore della cultura: «Investiremo 150 milioni di euro per donare a tutti i cittadini che lo vorranno la possibilità di donare il 2 per mille a una associazione specifica. Oggi si possono dare solo ai partiti. Ciò che è possibile per i partiti deve essere possibile anche per le associazioni della cultura, come i teatri di quartiere. Cinquecento milioni poi andranno alle città metropolitane per un intervento sulle periferie di riabilitazione e, come direbbe Renzo Piano, rammendo. I progetti dovranno essere presentati entro il 31 dicembre e spesi nell’anno solare 2017». Infine, ha aggiunto Renzi, ci sarà un aiuto concreto anche per i giovani: «I 550mila italiani che compiono diciotto anni potranno usufruire di una carta, un bonus di 500 euro a testa per poter partecipare a iniziative culturali».