22 Novembre 2024

ECONOMIA

Fonte: Corriere della Sera

Corriere della Sera
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Il capo del governo in inglese al vertice di Davos: «I latini dicevano Carpe Diem. Il nostro Paese sia l’innovation lab dell’Europa». «Basta austerità, la Bce ora parli di crescita»

«Ricordate i latini? Dicevano Carpe Diem, cogli l’attimo. Il futuro dell’Italia è oggi, non domani». Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha esordito così, citando Orazio – o Robin Williams, stando al frammento de «L’attimo fuggente» postato pochi minuti dopo su Twitter dal suo portavoce Filippo Sensi -, nel suo intervento in inglese al summit di Davos, in Svizzera. Il capo del governo ha parlato delle prospettive di crescita del Paese e ha sottolineato che l’Italia non è solo un bel museo o un luogo dove trovare moda, eleganza e lusso. È piuttosto, nella sua idea, il luogo che può rappresentare un «innovation lab», un laboratorio di innovazione per l’Europa. Per arrivare a questo servono crescita e riforme, ha detto il premier: «E’ finito il tempo in cui l’Europa viene chiamata a risolvere i nostri problemi. E’ ora che facciamo qualcosa noi, per i nostri figli».

 «La Bce ora parli di crescita»

«Credo sia un momento favorevole per l’Italia che ha bisogno di un’incredibile stagione di riforme che è già iniziata – ha puntualizzato Renzi -. Noi dobbiamo trasformare i rischi in opportunità». E ancora: «La più importante riforma strutturale per l’Italia è la credibilità. Abbiamo perso tante possibilità perché mancava la credibilità». Il capo del governo ha poi allargato lo sguardo all’Europa e ha parlato delle politiche comunitarie: «L’Eurozona – ha evidenziato – ha parlato soltanto di austerità». Ora invece servirebbe un cambio di passo in funzione della crescita e «la Bce dovrebbe aiutare l’Europa a capire, dare il messaggio che l’Europa deve andare verso un nuovo cammino». Per la stessa Eurotower, ha aggiunto, «bisogna pensare ad un ruolo nuovo».

Il primato della politica

Ma per quanto vi sia «rispetto» nei confronti della banca centrale e delle istituzioni economiche comunitarie, Renzi ha rivendicato il primato della politica nelle scelte e nel governo delle nazioni e dell’intera area Ue: «L’economia è molto importante ma senza una leadership politica non siamo nelle condizioni di investire in un mondo diverso. Dobbiamo avere l’abilità di comprendere che la politica deve avere un ruolo importante».

Il semestre italiano Ue

Interpellato sul palco dopo l’intervento protocollare, ha poi parlato dell’esperienza recentemente conclusa alla guida della Ue. «Non so se il risultato del mio semestre di presidenza sia buono – ha ammesso -. Diciamo che è stato metà a metà.Abbiamo convinto gli altri colleghi che dovevamo investire in innovazione e crescita. Il patto è di stabilità e di crescita ma non si è parlato più di crescita. Dobbiamo parlare del piano di investimenti, dobbiamo togliere la burocrazia. Se l’Ue è solo burocrazia non c’è futuro per l’Europa».

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