Fonte. Corriere della Sera
Il premier Matteo Renzi a SkyTg24: «Il patto di stabilità non si deve applicare alle spese della difesa. Dobbiamo trovare il coraggio di non rinchiuderci. No a leggi speciali, non ho mai pensato di annullare il Giubileo»
«Il patto di stabilità non si deve applicare alle spese della difesa: lo avevamo proposto nel settembre 2014, ci fu detto di no. Ma è positivo, giusto, sacrosanto. Figurarsi se uno sta attento allo “zero virgola” sulla sicurezza. Quello che vale per la Francia varrà anche per l’Italia». Lo ha detto il premier Matteo Renzi a SkyTg24.
«Proporrò a partiti investimento in sicurezza»
«La legge di stabilità per il 2016 aveva già più soldi del 2015 sulla sicurezza. Nei prossimi 15 giorni verificheremo se possiamo mettere più denari». E poi: «La settimana prossima farò una proposta a tutti per un investimento ulteriore non solo di sicurezza ma anche di recupero di determinate realtà».
«Equilibrio su sicurezza,non rinunciare identità»
«Il tema è molto complesso», ha aggiunto Renzi. «Bisogna trovare un equilibrio, chi dice è il momento della sicurezza, va rinunciato a tutto forse esagera. Noi dobbiamo prima di tutto vivere, ci vuole anche il coraggio di non rinchiudersi e di non rinunciare alla nostra identità». E poi: serve «un investimento sulla cyber security: puoi mappare i sospetti, ma anche banalmente incrociare le telecamere come è stato fatto a Milano dopo il terribile episodio a Palazzo di Giustizia. È un tema che va affrontato in modo diverso».
«Molto giusta idea Putin grande coalizione»
Mi sembra una proposta molto giusta», ha detto ancora Renzi, condividendo la proposta di Vladimir Putin di una grande coalizione contro l’Isis come ai tempi di Hitler, aggiungendo che «sarebbe molto positivo» riportare la Russia al tavolo della coalizione internazionale. Ma sul ruolo dell’Italia è chiaro: «L’Italia sta già partecipando in molte missioni internazionali. Si dice andiamo e bombardiamo, ma prima accordiamoci su chi bombardiamo perché la frammentazione in Siria ha portato ad una serie di interventi slegati da una visioni unitaria, bisogna capire prima come esci dal pantano in Siria». E infine: «L’Italia intesa come Paese non fa affari» con Paesi che finanziano il terrorismo.
«Mai avrei chiesto al Papa di rinunciare al Giubileo»
«Tutti i Paesi europei hanno lo stesso grado di rischio, ma chi dice “C’è il Giubileo e il Papa è un obiettivo” rispondo: certo massima attenzione, ma il Papa se è un obiettivo è un obiettivo sempre», ha aggiunto, rispondendo «non esiste» alla domanda se il governo avesse chiesto al Vaticano di ripensare l’Anno Santo.
«L’Italia ha avuto ruolo individuazione di Jihadi John»
«Per individuare Jihadi John, il boia dell’Isis, l’Italia ha collaborato con i suoi uomini, quando è stato chiaro che il boia era quell’uomo è stato chiaro anche per il lavoro che ha fatto l’Italia», ha spiegato poi Renzi, specificando che la collaborazione è stata per l’individuazione.