21 Novembre 2024
Economia operaio lavoro

Economia operaio lavoro

Al centro ci saranno riforme istituzionali, delega fiscale, inflazione, sicurezza sul lavoro, pensioni e produttività

Il governo convoca i leader di Cgil, Cisl, Uil e Ugl a Palazzo Chigi per il 30 maggio prossimo. Ampia la rosa di temi al centro del nuovo round, che segue quello del 30 aprile scorso, convocato alle 15,45 dal sottosegretario alla presidenza, Alfredo Mantovano.
Al centro infatti ci saranno le riforme istituzionali, la delega fiscale, l’inflazione, la sicurezza sul lavoro, le pensioni e la produttività. A questo incontro, si legge nella e mail inviata a Landini, Sbarra, Bombardieri e Capone, seguirà «l’avvio o la prosecuzione di tavoli specifici con i ministeri interessati».
Più nel dettaglio, alle 15,45 il presidente del Consiglio incontrerà i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Alle 17,45 incontrerà i rappresentanti di Confindustria, Confapi, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Cna, Alleanza Cooperative, Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Confprofessioni, Abi e Ance. Dopo aver discusso, come detto, di riforme istituzionali, delega fiscale, inflazione, sicurezza sul lavoro, pensioni e produttività, seguirà l’avvio o la prosecuzione dei tavoli specifici con i ministeri.
Soddisfatto il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra: «Ottima notizia la convocazione del governo per martedì 30 maggio. Ora consolidare e dare stabilità al dialogo sociale impostando un’Agenda partecipata, riprendendo i tavoli avviati, rafforzando l’azione comune contro l’inflazione e per una nuova politica dei redditi».
«Le riforme istituzionali sono urgenti, ma hanno dei percorsi articolati e meditati», ha detto il vice ministro alla Giustizia, Francesco Paolo Sisto. «Il governo e la maggioranza intendono confrontarsi con le opposizioni, ma questo deve poi portare a dei processi decisionali certi. Ci si confronta, sì, ma poi bisogna decidere». La legge elettorale è un tema meno pressante rispetto alle riforme costituzionali. Il problema si può , e probabilmente si dovrà , certamente porre, ma abbiamo la necessità, anche per gli impegni assunti in campagna elettorale, di intervenire sul presidenzialismo. Poi ci sono altri aspetti parimenti importanti: come la giustizia, con la separazione delle carriere, il Csm. Tutto questo, ora, ha indubbiamente la priorità».

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