19 Settembre 2024

POLITICA

Fonte: La Stampa

La Stampa
La Stampa

Il candidato alle primarie Pd in Emilia Romagna: sempre convinto delle mia correttezza

A quattro giorni dalle primarie che lo vedono favorito per candidarsi a governare l’Emilia-Romagna, la Procura di Bologna ha chiesto l’archiviazione per Stefano Bonaccini: la sua posizione di indagato per peculato passerà ora al vaglio del Gip. La decisione dei Pm è arrivata dopo due anni di indagini non ancora concluse sui rimborsi di tutti i gruppi del consiglio regionale, appena due settimane dopo l’interrogatorio con cui l’uomo forte del Pd in Regione aveva chiesto e ottenuto di poter chiarire la legittimità delle proprie spese da consigliere: circa 4.000 euro, come riferito dal suo avvocato, in rimborsi chilometrici e pasti.

Bonaccini aveva subito giurato la propria onestà, sostenendo di aver impiegato i soldi per la propria attività amministrativa. Ha auspicato tempi rapidi e li ha avuti: come il suo ex sfidante Matteo Richetti, ha prima chiesto di sapere se fosse o meno indagato – risulta essere stato iscritto tra il 10 e il 13 di agosto, dopo che la Gdf aveva depositato in Procura l’ultima informativa – ha quindi fatto istanza per essere sentito dopo aver avuto accesso agli atti, limitatamente alla propria posizione, su cui gli accertamenti erano conclusi.

Nessuna «corsia preferenziale» aveva sostenuto il suo legale, Vittorio Manes, che oggi preferisce non commentare la scelta degli inquirenti, peraltro da lui formalmente sollecitata. È innegabile comunque che la Procura, nello sveltire la “pratica Bonaccini”, abbia tenuto conto della particolarità della condizione di un candidato alle prese con la necessità di avere risposte giudiziarie nella Regione che ha visto il proprio presidente, Vasco Errani, dimettersi dopo 15 anni per una condanna in appello.

Così, due settimane dopo l’interrogatorio, che evidentemente ha convinto i magistrati, è stata inoltrata al Gip la richiesta di archiviazione firmata dai Pm Morena Plazzi e Antonella Scandellari, vistata dal procuratore aggiunto Valter Giovannini. «Sono sempre stato convinto di aver fornito gli elementi utili a chiarire tutti i profili oggetto di accertamento e fiducioso nell’operato della magistratura. Sono ovviamente molto soddisfatto della richiesta di archiviazione che dimostra il pieno convincimento da parte degli stessi organi inquirenti dell’assoluta regolarità e correttezza dei miei comportamenti», ha commentato il candidato. Il suo sfidante, Roberto Balzani, ha definito «una splendida notizia» la richiesta di archiviazione.

Se la situazione di Bonaccini sembra essersi risolta anzitempo (sarà comunque un giudice a dover decidere se archiviare definitivamente) complessa rimane quella di molti altri consiglieri di tutti i partiti, per cui sono attesi a giorni gli avvisi di fine indagine. Per tutti gli altri, infatti, l’inchiesta non è chiusa. Gli avvisi potrebbero risultare indigesti a chi corre per la rielezione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *