23 Novembre 2024

Fonte: La Repubblica

di Piera Matteucci e Clemente Pistilli

E le toscane sono a rischio. Sgarbi nuovo sindaco di Sutri

Le elezioni amministrative, che hanno chiamato alle urne quasi sette milioni di italiani per eleggere i sindaci di 761 comuni, vedono la Lega (e con lei il centrodestra) in vantaggio. Non va troppo bene per il Pd, in crisi anche nelle città roccaforti. E il Movimento 5 stelle, a tre mesi dal successo alle politiche, non brilla in nessuna città, anche se conquista il ballottaggio in alcuni comuni, senza mai essere in pole position.
Con Emilio Del Bono il centrosinistra conquista Brescia senza dover andare al ballottaggio. Molti i consensi persi dal Movimento fondato da Beppe Grillo, che si ferma sotto il 6%.
Il centrosinistra è avanti ad Ancona, unico capoluogo di regione dove si è votato  per eleggere il sindaco e il Consiglio comunale. La sindaca Pd uscente Valeria Mancinelli è in vantaggio, con oltre il 40%, sugli altri competitor e se la vedrà al ballottaggio con il candidato civico sostenuto dal centrodestra Stefano Tombolini.
Confronto a due a fine giugno ad Avellino dove il candidato del centrosinistra Nello Pizza devrà vedersela con Vincenzo Ciampi del Movimento 5 stelle.

CENTRODESTRA ALLO SCONTRO A DUE, MA IN VANTAGGIO
L’ex ministro Claudio Scajola, che si è presentato con una coalizione di liste civiche di centrodestra, è primo nelle preferenze degli elettori di Imperia: al ballottaggio sfiderà Luca Lanteri, sostenuto da Lega e Fratelli d’Italia.
Centrodestra in netto vantaggio anche a Teramo: qui Giandonato Morra può vantare oltre il 36% delle preferenze, con un distacco di 15 punti da Gianguido D’Alberto, candidato del Pd.
Marco Scaramellini, candidato di centrodestra alla poltrona di primo cittadino a Sondrio, ha preso più del 40%: a fine mese si batterà con Nicola Giugni del centrosinistra.
A Brindisi stessa dinamica: il candidato di centrodestra Roberto Cavalera, con più del 33% delle preferenze, si batterà per il posto di primo cittadino con Riccardo Rossi candidato del Pd.

CENTROSINISTRA PERDE UN’ALTRA ROCCAFORTE
A Terni il centrosinistra dice addio a un’altra roccaforte. In base ai risultati, il candidato sindaco del centrodestra, l’avvocato Leonardo Latini, è in netto vantaggio, con oltre il doppio dei consensi sullo sfidante Paolo Angeletti, ex dirigente del Pci sostenuto dai dem e da una civica. La Lega di Matteo Salvini emerge inoltre come primo partito della coalizione. Possibile ballottaggio in una città in cui la crisi economica ha pesato più che altrove, con le acciaierie in costante affanno, e dove la giunta dem di Leopoldo Di Girolamo è crollata con un anno di anticipo.
Nelle città toscane, il centrosinistra è in vantaggio sugli avversari, ma il secondo turno non è privo di rischi perché tutti i candidati sono intorno al 30%: a Siena il ballottaggio del 24 giugno vedrà scontrarsi il sindaco uscente Bruno Valentini (Pd) e Luigi De Mossi del centrodestra. Per la poltrona di Massa, Alessandro Volpi sfiderà Sergio Menchini di M5s, mentre a Pisa è testa a testa tra Andrea Serfogli (Pd) e Michele Conti (centrodestra).
A Viterbo, dopo aver governato per cinque anni in una coalizione di centrosinistra, il Pd non arriverà al ballottaggio. Si profila, infatti, una netta vittoria del candidato del centrodestra Giovanni Arena. Al secondo turno se la vedrà con Chiara Frontini, della lista civica Viterbo2020, di poco sotto al 17%.

LA SICILIA SI TINGE DI CENTRODESTRA
In Sicilia erano chiamati alle urne gli abitanti di cinque città importanti, a partire da Catania e Messina. Qui dove alle politiche il giallo del M5s ha dominato il voto – addirittura esaurendo le liste dei candidati nel proporzionale – il Movimento subisce un colpo abbastanza netto a vantaggio del centrodestra.
Lo spoglio procede a rilento, ma i dati sono già indicativi. A Catania il centrodestra di Salvatore Pogliese può vincere già al primo turno, annientando il sindaco uscente Enzo Bianco che si ferma intorno al 30%. Esponente storico del Partito democratico, Bianco questa volta aveva scelto di correre solo con liste civiche, rinunciando al simbolo Pd. Se anche Pogliese si fermasse sotto la metà dei voti, la sfida è molto difficile per Bianco, considerando che i restanti voti sono tutti del candidato M5s, e quei voti elegerranno il sindaco. E il candidato del centrodestra già parla da sindaco: “È un risultato eccezionale. Abbiano avuto un consenso in tutti i quartieri della città e all’interno di tutte le fasce generazionali”. A lui arriva l’augurio dell’avversario: “Si profila un successo del candidato del centrodestra on. Salvo Pogliese. Gli rivolgo un sincero augurio di buon lavoro, con la speranza che non sia disperso quanto fatto in questi anni per la città ed i frutti che esso darà”.
Il Movimento 5 stelle è probabilmente fuori dal ballottaggio anche a Messina, dove al secondo turno dovrebbero arrivare Placido Bramanti (centrodestra) e uno tra Antonio Saitta (centrosinistra) e Cateno De Luca (civiche di centro). Indietro il grillino Gaetano Sciacca e soprattutto il sindco uscente Renato Accorinti.

TONFO M5S NEI MUNICIPI ROMANI E NON SOLO
Nei due municipi di Roma chiamati al voto, cattive notizie per il Movimento 5 Stelle: entrambi i candidati sono virtualmente fuori dai giochi, mentre il centrosinistra va verso una doppia vittoria, che nell’VIII dovrebbe arrivare già al primo turno, con Amedeo Ciaccheri sopra il 54%. M5s arretra anche a Ivrea, città cara a Casaleggio.

SGARBI SINDACO DI SUTRI
Vittorio Sgarbi è stato eletto primo cittadino di Sutri (Viterbo). Il deputato, con la sua lista ‘Rinascimento sgarbi’, ha raccolto il 58,79% dei voti, battendo l’avversario Luigi Di Mauro, candidato con la Lista civica Sutri (41,20%).
Anche Barletta ha già il suo sindaco: Cosimo Damiano Cannito, candidato delle Liste civiche di centrodestra ha superato il 56% delle preferenze, staccando il rivale del Movimento 5 stelle, Michelangelo Domenico Filannino, detto ‘Michele’ di 40 punti.

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