19 Settembre 2024

Fonte: Corriere della Sera

 

di Erica Dellapasqua

Un risultato ben chiaro che non ha avuto bisogno di alcun ballottaggio con gli altri due candidati, il sinologo Federico Masini e il matematico Vincenzo Nesi. Fu già la prima donna a diventare preside di Medicina


Novità storica alla Sapienza, che oggi ha eletto la sua prima rettrice donna: è Antonella Polimeni, attuale preside della facoltà di Medicina e Odontoiatria, che dunque succederà per i prossimi sei anni al rettore uscente, Eugenio Gaudio, anche lui medico.
Polimeni è stata eletta già alla prima tornata elettorale (cominciata martedì e terminata ieri) ottenendo la maggioranza assoluta dei voti di docenti, personale tecnico-amministrativo, rappresentanti degli studenti e assegnisti di ricerca, in tutto 2.529,74 voti sui 4.170,32 totali: il 60,7%, dunque un risultato ben chiaro che non ha avuto bisogno di alcun ballottaggio con gli altri due candidati, il sinologo Federico Masini e il matematico Vincenzo Nesi.
Una partecipazione, per la prima volta online, anche molta alta: ha votato infatti il 74,5% degli aventi diritto. La Polimeni fu già la prima donna a diventare preside di Medicina e, oggi, passa dunque alla guida dell’ateneo più grande d’Europa, che in effetti conosce alla perfezione, fin dagli anni in cui fu studentessa e rappresentante. In campagna elettorale si è descritta «animata dall’entusiasmo e dalla forte determinazione a imprimere alla nostra grande università un ulteriore salto qualitativo, una riforma strutturale a medio termine che si dimostri all’altezza della nostra indiscussa eccellenza». Con la promessa di «approntare una squadra di governo competente e pronta ad agire subito, orologio alla mano: il fattore tempo in qualsiasi processo riformatore è cruciale e deve essere conforme con le aspettative di chi vota».
Aveva anche detto: «Ho ritenuto di presentare un programma molto concreto: dall’autonomia responsabile devoluta ai Dipartimenti, alla programmazione attenta del reclutamento, all’immediato miglioramento degli indici di ateneo per le risorse, dunque più finanziamenti alla ricerca e più punti-organico per le aspettative dei colleghi e del personale Tab e assistenziale, fino alla semplificazione radicale delle procedure amministrative e all’indispensabile tutela delle istanze più deboli, prime fra tutte quelle relative ai diritti delle studentesse e agli studenti. Una trasformazione sicuramente ambiziosa nella quale rivestirà un ruolo cruciale la promozione della terza missione “culturale” dell’ateneo non solo mediante l’aggregazione dei musei e dei centri creativi, ma anche mediante l’intento dichiarato di ricomporre la frattura tra scienza e società, vincendo le attuali, gravi diffidenze verso la ricerca».
Ancora: «Si aggiunge l’urgentissima promozione dell’internazionalizzazione del binomio ricerca e didattica, senza dimenticare le istanze della ricerca di base da sostenere e da accompagnare mediante aree dedicate dell’amministrazione, nonché il potenziamento e la riorganizzazione dell’area della salute. Una squadra di governo competente e, soprattutto, pronta ad agire subito».

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