Fonte: La Stampa
Ha ottenuto il 42% circa delle preferenze. La telefonata del premier: «In bocca al lupo». Il sostegno di Pisapia. Hanno votato 60.900 milanesi. Polemiche per la partecipazione degli immigrati
Giuseppe Sala è il candidato sindaco del centrosinistra a Milano. Il commissario unico di Expo ha vinto le primarie. Una vittoria aspettata, ma non scontata. Sala ha vinto ma non stravinto. I voti dei suoi principali concorrenti che si sono spartiti le preferenze dell’elettorato più di sinistra, il vicesindaco Francesca Balzani (20.567 quando lo spoglio era al 99% dei seggi) e dell’assessore Pierfrancesco Majorino (13.589, oltre ai 432 di Antonio Iannetta) sommati insieme sono più delle 24.961 preferenze del commissario Expo. E qualcuno osserva che in queste primarie ci sono stati più voti contro di lui che per lui.
Però ha comunque vinto, «felice» del risultato. «Era un passaggio non facile – ha detto – quindi sono molto contento. Mi pare un ottimo risultato», una vittoria di Milano «con primarie vere» fatte «in regolarità». Una sottolineatura arrivata dopo che Beppe Grillo ha parlato di «primarie truccate» per il voto di elettori cinesi. «Hanno sempre da ridire sulle primarie quelli che mandano cinquanta persone a fare click», ha commentato il premier Matteo Renzi, che ha subito chiamato Sala per congratularsi e dargli il suo «in bocca al lupo». Renzi è molto contento del risultato milanese come ha spiegato il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina che ha trascorso la serata al comitato elettorale di Sala.
Il commissario ha pranzato con i volontari in pizzeria, poi in serata si è chiuso in una stanza con lo staff e un andirivieni di supporter, dal sindaco di Bergamo Giorgio Gori, a Bruno Tabacci che considera quelle di Milano le «uniche primarie vere» a Sergio Scalpelli che sostiene Sala dopo aver lavorato per anni con Stefano Parisi, possibile candidato del centrodestra.
Adesso quello che c’è da fare, secondo Majorino, è «andare avanti uniti a sostegno del candidato» per vincere le elezioni il 12 giugno. «Il messaggio forte di queste primarie – ha aggiunto Balzani – è che questa città ha molta voglia di centrosinistra e di vederci uniti». 60.900 i votanti, circa settemila meno del 2010, ma comunque un buon risultato.
«Sono convinto che vinceremo anche a giugno» ha scommesso il sindaco uscente Giuliano Pisapia. Adesso per Sala un po’ di riposo e poi si ricomincia il lavoro coinvolgendo anche gli altri candidati alle primarie perché «ho un grande senso della squadra. Non disperdiamo le energie. Lavoriamo insieme».
Sala è salito sul palco sulle note di Heroes, il brano di David Bowie che aveva scelto anche come colonna sonora al primo confronto ufficiale e a braccia alzate ha preso l’applauso del pubblico del teatro Elfo Puccini.
«Queste sono state primarie belle e combattute. Io mi impegno a non deludere questo entusiasmo e questa passione”, ha aggiunto invitando a immaginare qualcosa di più di un progetto elettorale in modo da dimostrarsi «più capace del centrodestra».
La conclusione è affidata al segretario cittadino del Pd Pietro Bussolati: «Avevamo preso l’impegno di fare le primarie più belle d’Italia e ci siamo riusciti», ha detto. Resta da capire se ora con la vittoria di Sala la coalizione di centrosinistra resterà compatta o se qualcuno si chiamerà fuori dalla coalizione come qualche dichiarazione lascia supporre.
IL DIBATTITO SULLA PRESENZA DEGLI ELETTORI STRANIERI
Ai seggi, dopo alcune presunte irregolarità segnalate ieri, specialmente con cittadini cinesi che si sono presentati con foglietti con scritto il nome del candidato preferito (spesso era quello di Sala) oggi i controlli sono stati più serrati.
Nel seggio di via Giusti, nel cuore di Chinatown, ad esempio, hanno rimandato a casa tre o quattro votanti cinesi, che pur non parlando una parola di italiano, hanno cercato di esprimere la loro preferenza. «Era chiaro che erano stati imboccati da qualcuno – spiegano gli scrutatori – Non riuscivamo nemmeno a comunicare con loro e li abbiamo dovuti invitare ad andarsene».
Episodi simili si sono registrati anche in altri seggi, dove alcuni votanti cittadini cinesi si sono scattati del selfie vicino alle cabine elettorali. Tra via Padova e via Niccolini ieri era stato allestito un gazebo che per tutto il giorno ha dato indicazioni – rigorosamente in mandarino – sulle procedure di voto.
Molti residenti a Milano di origine sudamericana, invece, si sono schierati a favore di Pierfrancesco Majorino, creando anche dei gruppi Facebook a favore dell’assessore al Welfare della giunta Pisapia, che ha svolto molte attività con le comunità straniere a Milano. Francesca Balzani, invece, ha incontrato diverse volte la comunità cingalese e quella rumena. Non saranno tuttavia i voti degli stranieri che vivono e lavorano a Milano a spostare l’esito del voto. Il voto dei non italiani, infatti, dai conteggi effettuati dal comitato organizzatore, non pesano più del 3 – 4% sul totale.