Fonte: La Repubblica

Il leader leghista a Modena per presidiare il riconteggio di alcune schede spiega anche come potrebbe cambiare rapidamente il Rosatellum per garantire la governabilità. Meloni: “No a esecutivo con forze fuori dal centrodestra”

“Ho visto Berlusconi ieri sera. Era incazzato? Assolutamente no. Quello che leggo sui giornali a volte è stupefacente, dicono che Silvio abbia chiuso al M5S ma a me non sembra. Siamo in linea, stiamo ragionando sui programmi”. Così il segretario della Lega, Matteo Salvini, intervenuto a Modena per presidiare il riconteggio di centinaia di schede, che avrebbero penalizzato un candidato senatore leghista e avrebbero avvantaggiato il candidato pd Edoardo Patriarca, eletto per meno di 50 voti. Ieri il possibile flirt tra Lega e M5s aveva scatenato la reazione a caldo del Cavaliere che aveva fulminato l’eventuale patto: “Io ai Cinquestelle ho aperto la porta solo per cacciarli” ma oggi il leader leghista minimizza. Piuttosto, sulle modalità per provare a comporre il nuovo governo, il leader leghista ribadisce la possibilità di rimetter mano alla legge elettorale, “l’unico modo per non prendere in giro gli italiani e fare veloce il nuovo governo”.
Come? “Applicando un premio di maggioranza all’attuale legge elettorale, cosa che già proponemmo e il Pd rifiutò perché probabilmente fiutava l’aria. Se di nuova legge elettorale si tratta, bisogna prendere questa che c’è e nell’arco di una settimana aggiungere un premio per la coalizione vincente, ed è l’unico modo per fare in fretta”.
A chi gli chiede dove andrebbe se dovesse scegliere tra Berlusconi e Luigi Di Maio, Salvini risponde prendendola alla larga: “Berlusconi fa parte della squadra e quindi non c’è scelta. Io parlo a nome del centrodestra, non solo della lega. Quindi vediamo chi si accompagna al centrodestra. Se il Pd dice di no a tutti è un problema del Pd, mi spiace, me ne farò una ragione”.
E sul possibile flirt leghista con gli M5s, e la telefonata di ieri col candidato premier Di Maio sulle presidenze delle Camere, per ora Salvini raffredda gli animi: “Al momento con Di Maio non ci sono incontri in programma, ci sentiremo la prossima settimana sicuramente”. Anche perchè “bisogna cominciare a lavorare il prima possibile”. Giorgia Meloni, leader di FdI, terza gamba della coalizione del centrodestra fa comunque sapere di “non essere disponibile a governi fuori dal perimetro del centrodestra” a chi le chiede quale sarebbe l’atteggiamento del suo partito di fronte ad un governo sostenuto da Lega e Movimento 5 stelle.

A.N.D.E.
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