22 Novembre 2024

Fonte: La Stampa

Vertice con Tria e Conte e Di Maio a Palazzo Chigi. Fonti della Commissione: «Subito misure per evitare la procedura. I nuovi dati non sono sufficienti per aspettare»


La «vecchia e delegittimata» Commissione Ue «non può imporre sanzioni» all’Italia. Lo ha detto il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini nel corso di una diretta Facebook parlando di quanto emerso oggi nel corso del vertice sui temi economici. «Oggi ci siamo trovati dicendo che una Commissione uscente, vecchia, delegittimata dal voto di milioni di europei la settimana scorsa – ha sottolineato il ministro – non può prendere decisioni o imporre scelte o sanzioni a governi e popoli». La Commissione Ue, ha sottolineato Matteo Salvini in una diretta Facebook, «non può imporre scelte o sanzioni a governi e popoli che rappresentano milioni di cittadini e vogliono semplicemente fare quel che è giusto» cioè «tagliare le tasse a imprenditori, lavoratori e famiglie». È un «sacrosanto diritto di un Governo», ha concluso Salvini, che «senza voler disubbidire a tutti i costi» vuole dialogare con l’Europa «da pari a pari e con pari dignità».

Il vertice a Palazzo Chigi
È durato alcune ore Palazzo Chigi il vertice economico annunciato dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Con il capo del governo si sono riuniti i vicepresidenti, Luigi Di Maio e Matteo Salvini, il ministro dell’Economia Giovanni Tria, i viceministri dell’Economia, Massimo Garavaglia e Laura Castelli, e il ministro dei Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro. Sia il vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, sia il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, hanno lasciato palazzo Chigi mentre la riunione di governo era ancora in corso. Il ministro dell’Economia si è recato al convegno del Messaggero “Obbligati a crescere”, mentre il ministro dell’Interno aveva preannunciato una diretta Facebook.

Fonti Ue: per evitare procedura sul debito servono misure
Per evitare che la procedura per debito vada avanti già dal 9 luglio, data della riunione dell’Ecofin, l’Italia deve adottare «misure», visto che «nuovi dati non sono sufficienti per aspettare» chiarisce un alto funzionario Ue. L’opinione del Comitato Economico e Finanziario approvata ieri invita appunto l’Italia «ad adottare le misure necessarie ad assicurare il rispetto delle disposizioni del patto di stabilità». In presenza di «misure» adeguate, dunque, l’iter della procedura potrà essere messo in stand by, andando oltre il primo di agosto, che è la scadenza entro la quale il Consiglio, «di regola», deve decidere se passare agli stadi successivi. È quindi «possibile» guadagnare tempo, ma per questo servono «misure» e sta alla Commissione Europea fare una proposta in merito. Ora «la palla è nel campo della Commissione».

Il richiamo dell’Ecofin
La discussione nel Comitato Economico e Finanziario (Efc) ieri sull’opinione ex articolo 126.4 del Tfue, in ogni caso, «non è stata affatto aggressiva. Tutti avevano un atteggiamento costruttivo». L’Efc ha chiesto all’Italia «di venire con idee aggiuntive per risolvere questo problema. Ora sta alla Commissione fare una proposta». È infine escluso che si riunisca un secondo Ecofin nel mese di luglio, dopo quello del 9.

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