Il leader leghista ha chiesto al premier di farsi garante di un percorso di pacificazione in un periodo così pieno di tensioni: «L’emergenza è il lavoro, non il fascismo»

Il segretario Matteo Salvini «ha formulato al presidente del Consiglio, Mario Draghi una proposta di “pacificazione nazionale” a nome di tutto il centrodestra». Questo trapela dalla Lega dopo l’incontro chiesto dal segretario al premier. Dopo gli scontri di piazza di sabato scorso e le successive liti tra centrodestra e centrosinistra sulla matrice dell’assalto alla Cgil dei no green pass, Salvini decide quindi di fare un passo distensivo.

Manovra e dl fiscale
L’incontro però ha toccato anche i temi di politica economia di stretta attualità a pochi giorni dalla presentazione della legge di bilancio in consiglio dei ministri. «Un’ora di colloquio tra il presidente del Consiglio Mario Draghi e il leader della Lega Matteo Salvini: hanno parlato di attualità e dei prossimi provvedimenti economici» fanno filtrare fonti del Carroccio. «Tra le altre cose – spiegano le stesse fonti – Draghi e Salvini hanno confermato l’intenzione di non aumentare le tasse. Il leader della Lega ha sottolineato l’esigenza di ritrovare al più presto un clima di unità e concordia nel Paese, a partire dalle forze politiche».

La pacificazione nazionale
«Chiederò a Draghi di guidare un percorso di pacificazione nazionale, serve una pacificazione nazionale» aveva detto Salvini poche ore prima dell’incontro con il premier. «L’emergenza è il lavoro e non il fascismo» aveva sottolineato il leader leghista. «Io sono preoccupato, ho chiesto un incontro a Draghi perché avanti così questo Paese non va lontano. Il combinato disposto del problema del Green pass obbligatorio a lavoro da venerdì che mette in mezzo a una strada 18mila poliziotti e l’appuntamento del G20. Chi governa l’ordine pubblico in questo paese non è riuscito a fermare 5 imbecilli che non hanno idea politica, sono criminali. E noi tra 15 giorni ospitiamo i grandi del mondo. il 30 ottobre Roma è sulle tv di tutto il mondo, e noi con quale biglietto da visita ci presentiamo? Non possiamo fallire, però io sono preoccupato” aveva detto Salvini. Poi, a stretto giro, l’incontro con il premier Draghi.

A.N.D.E.
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