19 Settembre 2024

Fonte: La Stampa

Il leader della Lega: «Io premier? Sono a disposizione». Il capo del M5S: «Disponibili al confronto, i cittadini ci guardano». Ma il Pd conferma il diniego all’idea di un governo assieme ai grillini

Giorni frenetici nei palazzi della politica. Lega e Cinque Stelle cercano i numeri per provare a formare il governo. Salvini non resta a guardare. Sulle presidenze di Camera e Senato «fare il contrario di quello che gli italiani hanno scelto la settimana scorsa sarebbe una follia. Ci sono due forze politiche che hanno vinto le elezioni… Non penso sia tanto difficile intuire con chi si ragiona». E sull’ipotesi che si a lui a fare il premier: «C’è un programma voglio rispettarlo: io sono a disposizione. Altre strade non ce ne sono, quindi se ci sono i numeri si parte». Il candidato premier del centrodestra ha ribadito di voler «andare al governo» solo a condizione di «mantenere tutti gli impegni presi con gli italiani, senza accordi strani», ma partendo da programma di «centrodestra».

“Prima il governo poi faremo il congresso”
«Il percorso della Lega mi sembra chiaro e se ne sono accorti tutti sia dentro sia fuori ed è stato accettato con entusiasmo sia dentro sia fuori. Quindi, prima viene la possibilità di andare al governo per passare dalle parole ai fatti e poi la Lega farà i suoi e passaggi che deve fare: sì, ci sarà un congresso» ha spiegato a chi gli chiedeva se dopo il successo elettorale la Lega andrà a congresso sulla “nuova” linea, come sta facendo Marine Le Pen in Francia. «Sono contento che siano stati smentiti quei gufi da salotto che dicevano che la scelta nazionale della Lega ci avrebbe penalizzato al Nord – ha detto Salvini a margine della scuola politica del partito -, non abbiamo mai preso così tanta fiducia e consenso». Quanto alla leader del Front National, «le ho mandato il mio augurio», ha risposto.

Di Maio: “Disponibili al confronto, cittadini ci guardano”
«In tutta la campagna elettorale e subito dopo il voto ho detto che noi siamo disponibili al confronto con tutti per far nascere il primo governo della Terza Repubblica, la Repubblica dei cittadini» scrive il leader M5s Luigi Di Maio su blog dei 5 Stelle. «Questa occasione – sottolinea – non può essere persa. I cittadini ci guardano e pretendono il massimo dalle persone che hanno eletto in Parlamento. Tutto il MoVimento 5 Stelle e io in prima persona, non abbiamo alcuna intenzione di deluderli e faremo tutto il possibile per rispettare il mandato che ci hanno affidato. Mi auguro che tutte le forze politiche abbiano coscienza delle aspettative degli italiani: abbiamo bisogno di un governo al servizio della gente».

La citazione di De Gasperi
«Politica vuol dire realizzare diceva Alcide De Gasperi, ed è a questo che tutte le forze politiche sono state chiamate dai cittadini con il voto del 4 marzo. Più precisamente a realizzare quello che anche nella dottrina sociale della Chiesa viene chiamato `bene comune´, che è ciò che noi in tutta la campagna elettorale abbiamo indicato come `interesse dei cittadini´», aggiunge Di Maio.

Il no del Pd
Il Pd conferma però il diniego all’idea di un governo con il Movimento 5 Stelle. «Io sono dell’idea che quando si perde si sta all’opposizione – dice il presidente dei democratici, Matteo Orfini -. Stiamo all’opposizione, poi useremo il peso che abbiamo in Parlamento per far passare i singoli provvedimenti. Ma l’accordo con i cinque stelle non esiste in natura. Io penso che qualora dovessimo decidere di sostenere un governo guidato dai Cinque stelle o insieme ai Cinque stelle, sarebbe la fine del Partito democratico».

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