19 Settembre 2024

Fonte: La StampaL’annuncio del presidente Muscat: le persone andranno in otto Paesi Ue


Dopo settimane di attesa, i 49 migranti fatti sbarcare dalle navi delle ong Sea Watch e Sea Eye sono arrivati a terra a Malta, da dove saranno ridistribuiti in otto Paesi europei tra cui l’Italia. Uomini, donne e bambini sono apparsi «stanchi ma felici» al momento di toccare terra. «Alle barche delle ong Seawatch 3 e Albrecht Penck sarà chiesto di lasciare le nostre acque territoriali immediatamente dopo il trasferimento dei migranti». Dando l’annuncio dello sbarco, il premier maltese Muscat ha anche detto che è stato raggiunto un accordo europeo per risolvere la situazione : saranno ridistribuiti in otto Paesi Ue fra cui l’Italia. Gli altri Paesi – oltre al nostro – sono la Germania, la Francia, il Portogallo, l’Irlanda, la Romania, il Lussemburgo e l’Olanda.

L’alt di Salvini: “Non autorizzo arrivi, le scelte si condividono”
Ma il ministro dell’Interno Salvini non arretra: «Io non autorizzo niente, vediamo se arrivano…» ha dichiarato dopo aver incontrato gli imprenditori italiani a Varsavia. «Non sono stato consultato. Se ci deve essere una condivisione nel governo ci deve essere prima di prendere le decisioni», sottolinea Salvini. «Le scelte – ha aggiunto – si condividono e le riunioni si fanno prima non dopo». E ancora: «L’estate scorsa i Paesi europei si erano impegnati a prendere 650 migranti sbarcati in Italia, ma solo 150 sono stati effettivamente ridistribuiti» ha detto. Quella sui migranti «è una partita di civiltà – ha aggiunto dopo lo sbarco -. Finché aiutiamo scafisti e ong a portare illegalmente migranti in Europa gli scafisti continueranno ad arricchirsi. È una questione di principio: in Europa si arriva in aereo e con i documenti e stasera dirò a Conte di aspettare che i Paesi europei prendano quelli che avevano promesso di accogliere. Non si capisce perché altri se ne fregano e noi dobbiamo accogliere».

L’apertura della Germania
Chi invece si è detta pronta ad accogliere 60 migranti da Malta è invece la Germania. Lo ha precisato a Berlino un portavoce del ministero dell’Interno tedesco, guidato da Horst Seehofer. Il suo portavoce – il quale ieri aveva parlato della disponibilità della Germania, «nell’ambito di una soluzione Ue», di accogliere 50 migranti – ha aggiunto che è in corso un tentativo di allargare il numero degli Stati da coinvolgere nell’accordo. L’obiettivo del governo tedesco, così il ministero, è quello di trovare «un meccanismo durevole e sostenibile»: ma su questo la trattativa è ancora aperta.

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