16 Settembre 2024

Attesa oggi la risposta del leader di Hamas alla proposta dei mediatori egiziani

Attesa oggi la risposta di Hamas alla proposta dei mediatori egiziani, ma a quanto raccontano media locali, il leader del gruppo palestinese sarebbe riluttante perché nei tre punti messi sul tavolo non c’è la fine degli attacchi israeliani

15:31 – Onu, 30-40 mld di dollari per ricostruire Striscia Gaza
Il costo della ricostruzione della Striscia di Gaza, devastata dalla guerra tra Israele e il movimento islamico palestinese Hamas, oscilla tra i 30 ei 40 miliardi di dollari, a causa “della portata senza precedenti della distruzione”. E’ la stima del Programma di sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP) per la ricostruzione della Striscia di Gaza. “Le stime per la ricostruzione di tutta la Striscia di Gaza superano i 30 miliardi di dollari, forse fino a 40 miliardi di dollari”, ha affermato Abdallah al-Dardari, direttore dell’ufficio regionale per gli Stati arabi dell’UNDP, durante una conferenza stampa ad Amman. “La portata della distruzione è enorme e senza precedenti. Questa è una missione che la comunità internazionale non affrontava dalla Seconda Guerra Mondiale”.

15:01 – Haniyeh, spirito positivo in studio proposta cessate fuoco
Il capo di Hamas Ismail Haniyeh ha parlato di “spirito positivo del movimento nello studiare la proposta di cessate il fuoco”. In una telefonata al capo dell’intelligence egiziana Abbas Kamal, Haniyeh – secondo quanto diffuso dalla fazione su Telegram – ha detto che “la delegazione negoziale del movimento verrà in Egitto il prima possibile per completare le discussioni in corso con l’obiettivo di maturare un accordo che soddisfi le richieste del nostro popolo e fermi l’aggressione”.

14:57 – Cardinale Pizzaballa: “Lavorare a un cessate il fuoco, la pace non è vittoria”
“Quando si distrugge il volto dell’altro si dissolve anche il proprio, se affondiamo, affondiamo insieme: la pace, dunque, non è vittoria”: così il cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme dei latini, nel corso di una lectio magistralis pronunciata alla Pontificia università Lateranense. Il francescano, che ieri ha preso possesso della parrocchia di Sant’Onofrio, chiesa della quale è titolare in qualità di cardinale, oggi ha incentrato la sua lezione sulla ricerca di una “pastorale della pace” nell’attuale frangente mediorientale segnato da una “tragedia senza precedenti”. Nel corso della tavola rotonda alla Lateranense, introdotta dal rettore, l’arcivescovo Alfonso Amarante, e moderata dal giornalista Daniele Rocchi, il cardinale ha lamentato che “vi è un grande assente in questa guerra: la parola dei leader religiosi”, perché “si ha l’impressione che ciascuno si esprima esclusivamente all’interno della prospettiva della propria comunità”.
Quanto ai responsabili cristiani di Terra Santa, “in questo periodo ci vogliono tuti arruolati, o di qui o di là, se provi a dire qualcosa non dico di neutrale, che non è possibile, ma di costruttivo, che sappia guardare oltre, non è molto facile”, e “ciascuno ha la sua narrazione esclusiva dell’altro”. Realisticamente, ha detto il patriarca, “una pace vera e duratura richiederà tempi lunghi, adesso bisogna lavorare per il cessate il fuoco come primo passo verso altre prospettive di carattere politiche che, però, sono tutte da costruire, sono tutte un po’ campate in aria”. Tuttavia “le cose non cambiano da sole”, ha detto ancora Pizzaballa: “I profeti erano dei gran rompiscatole ma erano quelli che dentro un contesto chiuso riuscivano ad aprire strade”.

14:34 – Cnn, la polizia spara proiettili di gomma dentro Ucla
La Cnn ha visto un gruppo di agenti di polizia entrare dentro la Royce Hall nell’università di Ucla per raggiungere l’accampamento dei manifestanti pro-Palestina. L’emittente tv sostiene di aver visto membri delle forze dell’ordine sparare con quelli che sembrano proiettili di gomma.

13:2 – Cnn, decine di manifestanti arrestati in sgombero all’Ucla
Le troupe della Cnn sul sito dell’accampamento dell’Ucla hanno visto decine di manifestanti arrestati dagli agenti della California Highway Patrol. I manifestanti stavano tentando di rinforzare la barricata mentre la polizia l’ha sfondata. Gli agenti stanno portando i manifestanti detenuti sugli autobus che la polizia ha parcheggiato a circa un miglio dal campus.

12:59 – Los Angeles, polizia smantella barricate all’Ucla
La polizia ha iniziato a smantellare le barricate erette dagli studenti filo-palestinesi dell’Università della California a Los Angeles (Ucla) nelle prime ore di oggi per protestare contro l’offensiva israeliana nella Striscia di Gaza. La polizia, in tenuta antisommossa, ha rimosso cancelli e assi di legno e diversi manifestanti sono stati arrestati, secondo le immagini trasmesse dalla CNN.

12:26 – California: la polizia esca dal campus
La polizia ha lasciato l’accampamento allestito dai manifestanti pro Palestina alla Ucla, dopo avervi fatto irruzione nella notte. Lo ha riferito la Cnn, secondo cui l’uscita degli agenti – contro cui urlavano i dimostranti – è avvenuta senza incidenti. E’ rimasta solo una piccola presenza all’esterno del perimetro dell’accampamento, fa sapere l’emittente.
I dimostranti nel campus di Los Angeles dell’Università della California, che protestano contro la guerra a Gaza e chiedono di disinvestire dalle aziende che sostengono Israele, continuano intanto a urlare “Non ce ne andremo”.

12:12 – Re Abdallah di Giordania in udienza dal Papa
Il Papa oggi riceve in udienza in Vaticano il Re Abdallah II del Regno Hashemita di Giordania. Lo fa sapere il Vaticano.

12:01 – Bbc, bimbo palestinese ucciso, Onu evoca crimine guerra di Israele
C’è un sospetto “crimine di guerra” dietro l’uccisione da parte dell’esercito d’Israele, il 29 novembre scorso in Cisgiordania, di un bambino palestinese di 8 anni di nome Adam. Ad affermarlo è Ben Saul, rapporteur dell’Onu per i diritti umani e l’antiterrorismo, sulla base di un’inchiesta indipendente condotta dalla Bbc.

12:00 – FT, quasi pronto il pontile galleggiante Usa per Gaza
Gli Stati Uniti stanno per completare il pontile galleggiante al largo di Gaza, del valore di 320 milioni di dollari, che consentirà l’arrivo nella Striscia di aiuti umanitari via mare. Lo scrive il Financial Times, precisando che i primi test sono previsti per non prima di metà maggio. La costruzione è stata realizzata da centinaia di militari Usa che ci lavorano da settimane; le navi umanitarie provenienti da Cipro attraccheranno al molo che si trova a una distanza di circa due miglia dalla costa e da lì una flotta di barche più piccole porterà gli aiuti sulla costa di Gaza, in un’area predisposta dall’esercito israeliano. I test potrebbero iniziare già a metà maggio, ma l’attività sarà possibile solo fino all’autunno, prima che arrivi il maltempo, secondo quanto riporta il quotidiano britannico.

11:53 – Ue: “pacchetto da 1 miliardo di euro per il libano”
“Il libano e il suo popolo possono Contare sul sostegno costante dell’ue. Per questo sono lieta di annunciare un pacchetto da 1 miliardo di euro per il libano”. Lo ha scritto ursula von der lyen, presidente della commissione europea su x. “Contribuirà alla resilienza socioeconomica del paese. E alla sua sicurezza e stabilità complessiva”.

11:13 – Oggi Gabinetto di guerra in Israele, attesa per risposta a Hamas
Il Gabinetto di guerra israeliano si riunirà nel pomeriggio seguito da quello, ampliato, di Sicurezza. Lo ha riferito Ynet secondo cui sul tavolo c’è la risposta di Hamas alla proposta di un cessate il fuoco temporaneo a Gaza e il rilascio degli ostaggi. Ma anche i preparativi per la possibile operazione di terra dell’esercito a Rafah.

10:46 – California, la polizia entra nell’accampamento nell’Università
Le forze di sicurezza sono entrate nell’accampamento pro-Palestina allestito dai manifestanti nell’Università della California, Ucla. Lo riporta la Cnn.

10:45 – Von der Leyen a Beirut: pieno sostegno a cessate fuoco
“Sosteniamo pienamente tutti gli sforzi volti a raggiungere un cessate il fuoco e il rilascio di tutti gli ostaggi. E abbiamo appena aumentato ulteriormente i nostri ingenti aiuti umanitari a Gaza. In definitiva, abbiamo bisogno di un processo di pace verso una soluzione a due Stati.
E’ l’unica soluzione che può portare pace e stabilità durature in Medio Oriente”. Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel punto stampa a Beirut con il presidente libanese, Najib Mikat, e il presidente cipriota, Nikos Christodoulides.

10:45 – Libano: von der Leyen, lavorare per rientro rifugiati siriani
“Vedremo anche come rendere più efficace l’assistenza dell’Ue. Ciò include l’esplorazione di come lavorare su un approccio più strutturato ai rimpatri volontari in Siria, in stretta collaborazione con l’Unhcr. Allo stesso tempo, è necessario un maggiore sostegno da parte della comunità internazionale ai programmi umanitari e di ripresa in Siria”. Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel punto stampa a Beirut con il presidente libanese, Najib Mikat, e il presidente cipriota, Nikos Christodoulides.

10:42 – Libano: Mikati, territori siriani sicuri per rientro rifugiati
“Non vogliamo che il Libano sia un Paese sostituivo. Buona parte dei territorio siriani è sicura per permettere il rientro dei rifugiati. E lavoraremo per questo anche con l’Unione europea”. Lo ha dichiarato il presidente libanese, Najib Mikati, in punto stampa a Beirut con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e il presidente di Cipro, Nikos Christodoulides.

10:20 – Gaza, Hamas: sono 34.596 le vittime dal 7 ottobre e 77.816 i feriti
Sarebbero almeno 34.596 le persone morte e 77.816 quelle rimaste ferite nella Striscia di Gaza dallo scorso 7 ottobre. Lo denuncia il ministero della Sanità dell’enclave palestinese che nel 2007 finì sotto il controllo di Hamas e che dal 7 ottobre è nel mirino delle operazioni militari israeliane scattate a seguito dell’attacco in Israele. L’ultimo bilancio diffuso da Gaza, e riportato dalla tv satellitare al-Jazeera, comprende 28 persone rimaste uccise e 51 ferite nelle ultime 24 ore.

10:18 – L’Iran annuncia sanzioni contro gli Usa e la Gran Bretagna
L’Iran ha annunciato sanzioni contro individui, istituzioni e aziende del settore della Difesa degli Stati Uniti e della Gran Bretagna “in relazione al loro sostegno e finanziamento per le azioni terroristiche del regime sionista di Israele, per la glorificazione e il sostegno del terrorismo e gravi violazioni dei Diritti Umani contro il popolo palestinese e particolarmente la Striscia di Gaza”. Lo si apprende da un comunicato del ministero degli Esteri di Teheran, pubblicato dall’agenzia Irna.

10:00 – Wafa, 6 morti in raid israeliano a Nuseirat a Gaza
Sei persone sono state uccise in un bombardamento israeliano sulla città di Al-Zahraa, a nord del campo di Nuseirat, nella Striscia di Gaza centrale. Lo riporta Wafa. A Khan Yunis, a sud della Striscia di Gaza, un palestinese è stato ucciso, e altri sono rimasti feriti, in un bombardamento israeliano sulla zona di Qaa al-Qurain, a sud-est della città di Khan Yunis.

09:57 – Isreale apre valico Erez, 30 camion entrano in nord Gaza
Israele ha riaperto l’unico valico all’estremità settentrionale della Striscia di Gaza per la prima volta dal 7 ottobre, consentendo ai camion degli aiuti di passare attraverso il checkpoint di Erez in seguito alle richieste degli Stati Uniti di fare di più per portare aiuti nella Striscia. La riapertura del valico di Erez – che normalmente facilita il passaggio di persone, non di rifornimenti – è da mesi una delle principali richieste delle agenzie umanitarie internazionali.
Il checkpoint è stato in gran parte distrutto da Hamas durante l’attacco del 7 ottobre.

09:13 – Media: attacchi a Est di Rafah, almeno nove civili uccisi
Almeno nove civili palestinesi sono stati uccisi stamattina da attacchi aerei israeliani che hanno preso di mira edifici residenziali e anche “terreni e tende degli sfollati a est della città di Rafah”: è quanto si legge sull’agenzia palestinese Wafa. Secondo l’agenzia, “sei cittadini sono stati uccisi in un bombardamento israeliano della città di Al-Zahraa, a nord del campo di Nuseirat nella Striscia di Gaza centrale” e che una persona è stata uccisa vicino a Khan Younis, e due sono state uccise quando Israele ha bombardato “un quartiere residenziale”. Si tratta di un edificio di proprietà della famiglia Ishteiwi nel quartiere di Al-Zaytoun, a sud di Gaza City” dove si legge che ci sono anche “numerose persone scomparse ancora sotto le macerie”.

08:35 – Università della California, la polizia intima agli studenti pro-Gaza di lasciare l’accampamento
Le forze dell’ordine presenti nel campus dell’Università della California, Ucla, hanno chiesto via altoparlante ai manifestanti presenti nell’accampamento pro-Palestina di lasciare il posto, dopo aver dichiarato illegale l’accampamento. Lo riferisce la Cnn, che ha assistito all’ingresso nelle ultime ore di oltre un centinaio di agenti antisommossa.
Diverse agenzie per la sicurezza hanno inviato sul posto le loro unità con compiti specifici: al Dipartimento di Polizia di Los Angeles è affidato l’incarico di mettere in sicurezza il perimetro, la California Highway Patrol entrerà nell’accampamento, il dipartimento dello sceriffo di Los Angeles sarà responsabile del controllo sulla folla. Le forze dell’ordine sul posto saranno dotate di dispositivi di protezione, comprese maschere antigas, secondo le fonti citate dall’emittente.

08:30 – Lapid negli Emirati, ‘priorità è riportare a casa i rapiti’
Il leader dell’opposizione israeliana ha incontrato ad Abu Dhabi negli Emirati arabi uniti il ;;ministro degli Esteri Abdullah bin Ziad e ha discusso con lui degli sforzi internazionali per il rilascio degli ostaggi e della questione del dopoguerra nella Striscia. Lapid ha detto durante l’incontro che “la cosa più urgente è riportare a casa i rapiti, e ogni Paese della regione può influenzare l’accordo”.

08:28 – Media, ‘bandiere della Palestina vietate all’Eurovision’
Le bandiere palestinesi non potranno entrare nella Malmo Arena dove tra meno di una settimana si svolgeranno le semi-finali e la finalissima dell’Eurovision song contest. L’Unione europea di radiodiffusione (Ebu), che organizza l’evento, ha specificato che qualsiasi oggetto che “possa disturbare il successo dell’evento” non sarà permesso, riferisce il quotidiano svedese Goteborgs Posten. Saranno ammesse solo le bandiere dei Paesi partecipanti all’evento, dunque anche quella d’Israele. Durante la settimana dell’Eurovision sono previste proteste a Malmo contro la guerra a

07:48 – Hamas: “Parere negativo sull’attuale trattativa con Israele, ma andiamo avanti”
“La posizione sull’attuale documento negoziale è negativa”. Lo ha detto Osama Hamdan, alto rappresentante di Hamas in Libano in una intervista ad una tv locale, ripresa dal New York Times. Hamas ha poi precisato che questo “non vuol dire che i negoziati si siano fermati”. “Anche se il gruppo non accetta le attuali proposte israeliane senza modifiche, siamo disposti – ha continuato – a continuare a negoziare”.

05:15 – Proteste pro-Gaza nelle università americane, in Arizona polizia spara proiettili di gomma
La Polizia dell’Arizona ha sparato proiettili di gomma e al peperoncino contro manifestanti alla University of Arizona durante le proteste di gruppi di filo-palestinesi e filo-israeliani: lo ha reso noto il presidente dell’ateneo, Robert Robbins. Le forze dell’ordine ne hanno fatto un “uso minimo” e hanno indossato attrezzature tattiche di sicurezza “per disperdere la folla… non avevano altra scelta se non quella di adottare misure significative”

04:36 – Proteste pro-Gaza alla Columbia, Trump: “Che bello vedere il blitz della polizia”
L’ex (e aspirante futuro) presidente Usa Donald Trump ha definito “bello da vedere” il blitz della polizia al campus della Columbia University, dove sono stati arrestati centinaia di manifestanti pro-Palestina. “Abbiamo così tante forze negative in questo Paese”, ha aggiunto, parlando a un affollato comizio in Wisconsin. “A ogni presidente di college – ha aggiunto – io dico: rimuovete immediatamente gli accampamenti, debellate i radicali e riprendetevi le università, fatelo per tutti gli studenti normali che vogliono un posto sicuro dove poter apprendere”.

01:47 – Per Sinwar la proposta di tregua è “una trappola”
Yahya Sinwar, leader di Hamas a Gaza, considera la proposta di intesa per una tregua come “una trappola”. Secondo Sinwar, “la proposta sul tavolo non è una proposta egiziana, ma una proposta israeliana sotto mentite spoglie”. E per questo sarebbe riluttante: l’accordo non garantisce la fine della guerra. I commenti a favore dell’intesa da parte dei leader di Hamas in esilio sono, per Sinwar, privi di significato in quanto non parlano a nome del gruppo.

01:45 – Hamas definisce la rottura dei rapporti diplomatici tra Colombia e Israele una “vittoria”
Il movimento islamico palestinese Hamas ha accolto con favore l’annuncio del presidente colombiano della rottura delle relazioni diplomatiche tra Colombiae Israele per protestare contro la condotta della guerra nella Striscia di Gaza. “Apprezziamo molto la posizione del presidente colombiano Gustavo Petro che consideriamo una vittoria per i sacrifici del nostro popolo e la sua giusta causa”, ha affermato la leadership di Hamas in una nota, invitando gli altri paesi dell’America Latina a “rompere” i loro rapporti con Israele.

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