22 Novembre 2024

Fonte: La Stampa

Trapani senza sindaco, arriva il commissario

Successo del centrodestra unito nei ballottaggi delle amministrative: dalle urne esce rinvigorita quell’alleanza Fi-Lega Nord-Fdi che, a livello nazionale, da tempo appare fragilissima: conquista 14 fra i comuni principali.
Il Pd in affanno assiste alla storica caduta di Genova, da sempre amministrata da sindaci «rossi», e vede perlomeno invertito il risultato ottenuto nel 2012 nelle stesse città: gliene restano due: Taranto e Padova. Confermato l’arretramento del Movimento 5 Stelle che dopo essere rimasto escluso dal secondo turno in tutti i grandi comuni, perde ad Asti, l’unico capoluogo di provincia in cui aveva conquistato (fra i ricorsi) il ballottaggio. Si consola con Carrara.
Fa storia a sé il successo di Federico Pizzarotti, primo cittadino uscente di Parma arrivato in Municipio con i grillini cinque anni fa, che fa il bis dopo lo strappo con il M5S: la sua lista civica conquista il 57,9% contro il 41,1% del centrosinistra, con Paolo Scarpa. Il temuto crollo dell’affluenza ai ballottaggi c’è stato, alla chiusura delle urne ha votato il 46,5% contro il 59,2 del primo turno.
Successo storico del Centrodestra a Genova, con Marco Bucci al 55,2% su Gianni Crivello 44,8%, Verona con Federico Sboarina al 57,5% e Patrizia Bisinella (Lista civica) al 42,5% dei voti, e Catanzaro, con Sergio Abramo al 65,5% delle preferenze, mentre il centrosinistra con Vincenzo Antonio Ciconte si fermerebbe al 34,5%. A L’Aquila Pierluigi Biondi, il centrodestra, è dato al 52,5% su Americo Di Benedetto, 47,5%, del centrosinistra. A Taranto, leggero vantaggio di Melucci (49-53) su Baldassarri (47-51).

Il modello Toti in Liguria, Genova non è più rossa
Risultato storico a Genova che sarà governata per la prima volta nel dopoguerra dal centrodestra. Marco Bucci ha vinto con un largo margine. Le previsioni della vigilia sono state così confermate con nettezza, anche se negli ultimi giorni alcuni avevano dato il candidato del centrosinistra Crivello in netta rimonta. Il risultato di Genova viene rafforzato dalla vittoria, stando alle prime proiezioni, anche a la Spezia, dove il candidato di centrodestra Pierluigi Peracchini domina il ballottaggio col 59,3% rispetto al 40,7% di Paolo Manfredini del centrosinistra. Bucci arriva a palazzo Tursi forte di una alleanza che vede riunito tutto il centrodestra da Forza Italia, Lega, Fdi, i fittiani e la versione ligure di Alternativa popolare. Un modello che è già stato sperimentato con successo per la Regione, strappata nel 2015 al centrosinistra che dovrà fare i conti seriamente con una lunga scia di sconfitte. Il voto di oggi, chiude simbolicamente un cerchio per il centrodestra che incassa il premio principale della regione, dove l’anno scorso aveva conquistato anche Savona.

Pizzarotti: “Vince non dare sempre ragione al blog”
«Evidente che siamo soddisfatti del risultato – ha detto Federico Pizzarotti, confermato a Parma – La città ha premiato i risultati e questi 5 anni. Saranno 5 anni diversi: un secondo tempo che è già una rincorsa. Sarà un secondo tempo diverso. C’è qualcuno che mi ha scritto citando Einstein: 5 minuti di notorietà si sono trasformati in 5 anni di governo», ha aggiunto.

Le reazioni
«Siamo di fronte ad una tranquilla vittoria del centrodestra», ha detto il presidente dei deputati di Forza Italia, Renato Brunetta, a Porta a Porta. Secondo l’esponente del centrodestra i ballottaggi «sono un’altra storia» rispetto al primo turno. «L’onda del centrodestra è uniforme da nord a sud».
«Il centrodestra se ha delle idee chiare vince», commenta il leader della Lega Matteo Salvini. «Dopo un dato politico come questo» delle amministrative «in un Paese normale ci sarebbe il voto», aggiunge Salvini.
«I risultati delle amministrative 2017 sono a macchia di leopardo – scrive Matteo Renzi in un post su Facebook -. Come accade quasi sempre per le amministrative. Nel numero totale di sindaci vinti siamo avanti noi del Pd, ma poteva andare meglio: il risultato complessivo non è granché».

Il caso Trapani: in arrivo il Commissario
Il numero esiguo di cittadini andati a votare porterà un commissario nella città nominato dalla Regione, visto che l’unico candidato rimasto in sella, Piero Savona del centrosinistra, dopo l’esclusione del candidato Girolamo Fazio del centrodestra, indagato, per vincere sarebbe dovuto andare oltre il 25% dei consensi con una affluenza di oltre il 50%: «Credo che tutti abbiano invitato a non votare, non solo il M5S, credo che anche altre forze abbiano avuto interesse a che noi non arrivassimo al 50% più uno degli elettori» ha detto commentando l’esito della consultazione.

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