Fonte: Il Foglio
di Claudio Cerasa
Calenda si candiderà come sindaco della Capitale e lo farà partendo da un’idea seduttiva: trasformare Roma nel laboratorio del talento futuro. Il rischio Balotelli, l’Europa e quella chance nazionale che il Pd può cogliere. Spunti da una telefonata
Di fronte alla candidatura di Calenda, il Pd può dimostrare che la cifra del nuovo partito è quella dell’inclusione e può cogliere così l’occasione della candidatura di un talento indisciplinato non per alimentare uno scontro fratricida ma per aprire invece la fase calamita e tentare di trasformare le prossime comunali in un’occasione per attirare dentro al perimetro del Pd tutto il meglio della cultura riformista che può offrire il paese