Fonte: La Repubblica
Nuova puntata della guerra commerciale fra le due potenze. Gli Stati Uniti hanno preparato una lista di 1300 prodotti su cui applicare tariffe del 25%
Gli Stati Uniti hanno pubblicato una lista di circa 1.300 prodotti esportati dalla Cina sui quali potrebbe imporre tariffe per un valore di circa 50 miliardi di dollari. L’elenco, che comprende prodotti chimici industriali, medicinali e metalli, deve ancora essere ultimato ed è considerato la risposta al presunto furto cinese di segreti industriali, con violazione della proprietà intellettuale di software, brevetti e tecnologia “made in Usa”. Una mossa che rischia di esacerbare le tensioni sul fronte commerciale internazionale.
Lunedì Pechino ha imposto dazi su 128 prodotti statunitensi, per un valore di 3 miliardi di dollari, in reazione alle tariffe sulle importazioni di acciaio e alluminio decise dal presidente americano Donald Trump. Secondo quanto reso noto dal ministero del Commercio Usa, su tutti questi prodotti verrebbero applicate tariffe del 25%.
Immediata la controffensiva di Pechino. Il ministero del Commercio cinese “condanna con forza e si oppone fermamente” ai nuovi dazi Usa assicurando azioni di rappresaglia di pari portata.
“Prepareremo misure uguali per i prodotti americani sulla stessa scala” in linea con le normative cinesi sul commercio, ha affermato un portavoce in una nota diffusa dall’agenzia Nuova Cina.
A differenza dei giorni scorsi quando la risposta della Cina causò un’ondata di ribassi sui listini mondiali, le Borse cinesi aprono in territorio positivo: l’indice Composite di Shanghai ha segnato nelle primissime battute un rialzo dello 0,50%, mentre quello di Shenzhen sale dello 0,57%, a quota 1.852,65. Bene anche l’avvio, quanto alle Greater China, di Hong Kong che registra un progresso dello 0,33%, a 30.278,55 punti.