22 Novembre 2024

Fonte: La Stampa

Il ministro dell’Istruzione: «Lavoriamo nell’interesse dei nostri ragazzi, nessuno sarà lasciato solo»

“La valutazione degli studenti in questo anno scolastico avverrà sulla base di quanto effettivamente svolto, gli alunni potranno essere ammessi alla classe successiva anche in presenza di voti inferiori a 6 decimi, in una o più discipline. Ma non sarà 6 politico”. Lo ha affermato la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina nel corso di una audizione in Commissione Cultura della Camera. “Le insufficienze compariranno, infatti, nel documento di valutazione. E – ha spiegato la ministra – per chi è ammesso alla classe successiva con votazioni inferiori a 6 decimi o, comunque, con livelli di apprendimento non consolidati sarà predisposto dai docenti un piano individualizzato per recuperare, nella prima parte di settembre, quanto non è stato appreso. Il piano sarà allegato al documento di valutazione finale. Resta ferma la possibilità di non ammettere all’anno successivo studentesse e studenti con un quadro carente fin dal primo periodo scolastico. L’Ordinanza tiene conto delle necessità e dei bisogni degli studenti con disabilità. L’attività didattica del prossimo anno scolastico – ha detto Azzolina – sarà riprogettata per recuperare contenuti non svolti durante quest’anno”.
“Stiamo lavorando nell’interesse dei nostri ragazzi. E saremo al fianco delle scuole in tutte le fasi degli esami attraverso gli Uffici scolastici regionali che accompagneranno dirigenti scolastici e commissioni in questa particolare fine d’anno che nessuno avrebbe mai potuto prevedere – ha sottolineato Azzolina – Nessuno sarà lasciato solo, lavoreremo tutti insieme seguendo anche le indicazioni degli esperti del Comitato che supporta con attenzione il Governo”. “La scuola farà squadra. Come ha fatto in questi mesi in cui l’emergenza ci è piombata addosso e abbiamo reagito tutti insieme. E’ importante ribadirlo. – ha evidenziato ancora Azzolina – Penso che dobbiamo essere tutti fieri di quanto è stato fatto dal sistema nazionale di istruzione. Non è stato tutto perfetto. Ma la scuola non ha abbandonato gli studenti. Dobbiamo esserne consapevoli e, ripeto, fieri”.

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