Fonte: Corriere della Sera
di Gianna Fregonara
Le linee guida del ministero per la riapertura delle scuole a settembre: saranno discusse con regioni e sindacati. Tutti in classe ma decideranno i presidi come. Il nodo degli spazi, il ruolo dei volontari. Per le materne: mini gruppi sempre tutti insieme
Le linee guida per le scuole: turni, classi divise e materie accorpate
Turni, divisione delle classi in più gruppi, riaggregazione di gruppi di alunni di classi diverse e anche di anni diversi. Didattica mista, un po’ in presenza e un po’ a distanza. Aggregazione di diverse discipline in ambiti più grandi. E poi ingressi a distanza, uso di locali fuori dalla scuola, anche in orari non scolastici, possibilità di usare anche i sabati per i turni. Si potrà fare un po’ come si vuole nel prossimo anno scolastico per garantire «il ritorno in presenza» degli studenti, secondo le linee guida del ministero, che diventeranno, dopo la presentazione con le regioni e i sindacati, un decreto della ministra Lucia Azzolina.
L’autonomia
Toccherà come era previsto ai presidi con i consigli di istituto inventarsi la nuova didattica. E se dovesse tornare la necessità di richiudersi in casa, si ricorrerà alla Dad anche l’anno prossimo, ma seguendo nuove disposizioni che sono in via di preparazione al ministero.
Mascherine e distanza. In attesa del Cts
Non si parla di mascherine, distanziamento, visiere o plexiglas nel documento che il capo di gabinetto della ministra Lucia Azzolina ha inviato alle parti sociali e alle regioni per condividerle. Si fa un rinvio esplicito al rispetto obbligatorio delle disposizioni del comitato tecnico scientifico (il Cts) istituito presso il ministero della salute. Le ultime, quelle ormai famose del 28 maggio indicano il metro di distanza tra una persona e l’altra e l’uso obbligatorio delle mascherine dai 6 anni in su. Ma entro giovedì dovrebbero arrivare degli aggiornamenti: al ministero puntano sul fatto che possano alleggerire le misure di distanziamento o addirittura l’uso della mascherina. Le regioni avevano chiesto di tenere l’obbligo delle mascherine soltanto negli spazi comuni e non al banco.
Le mense
E’ ribadito il principio che la mensa è importante, anche dal punto di vista educativo, e dovrà rimanere in tutti i casi in cui è possibile anche con turnazioni. Se non è possibile mantenere la distanza di sicurezza, la scuola potrà predisporre lunch box da consumare in classe.
Le mense
E’ ribadito il principio che la mensa è importante, anche dal punto di vista educativo, e dovrà rimanere in tutti i casi in cui è possibile anche con turnazioni. Se non è possibile mantenere la distanza di sicurezza, la scuola potrà predisporre lunch box da consumare in classe.
Patti di comunità
Una novità su cui il documento del ministero punta particolarmente sono i patti educativi di comunità, cioè la messa a disposizione da parte degli enti locali di spazi (più o meno gratuitamente) per la scuola e da parte delle associazioni di volontariato ce già operano nelle scuole di personale per «attività integrative» e/o «alternative alla didattica». Si tratta di associazioni che a vario titolo sono di solito già presenti nelle scuole per fare musica, sport o teatro, da svolgere insieme agli insegnanti. Ma grazie a questi patti possono essere coinvolti anche per «attività di sorveglianza e vigilanza degli alunni», cioè a tenere gli alunni da soli.
Insegnanti in più
Potrebbero arrivare degli insegnanti aggiuntivi in alcune scuole o, come scrive il ministero, «in specifiche situazioni», ma si deciderà più avanti quando saranno chiare le disponibilità di spazi aggiuntivi e le criticità delle singole scuole. C’è un miliardo da destinare al personale, di preferenza assistenti e bidelli.
E intanto arriva l’educazione civica
Intanto da settembre partirà in tutte le scuole una nuova materia, trasversale: l’educazione civica che avrà un voto in pagella e dovrà essere organizzata
In classe disabili e figli del personale sanitario, anche con lock down
Nel caso di un ritorno dell’epidemia, il ministero prevede la possibilità di fare didattica online . Per questo scenario arriveranno nuove linee guida, ma intanto il ministero predisporrà una piattaforma finalizzata al’erogazione di contenuti didattici. Potranno comunque andare in classe, anche in caso di lock down gli alunni con disabilità e i figli di personale sanitario le cui prestazioni siano ritenute indispensabili per la garanzia dei bisogni essenziali della popolazione. Il ministero predisporrà anche convenzioni con i gestori della telefonia mobile per avere tariffe agevolate per gli alunni e il personale scolastico.