22 Novembre 2024

Fonte: La Repubblica

Approvato un emendamento in commissione su cui il governo aveva dato parere contrario. È la prima volta che l’esecutivo gialloverde viene battuto. Lui ha votato con l’opposizione, lei si è astenuta. I vertici M5S: “Hanno tradito l’impegno con i cittadini”. La senatrice replica: “Facciamo funzionare il Parlamento”

Il governo è stato sconfitto in commissione Lavori Pubblici e Ambiente al Senato durante le votazioni sul decreto per Genova. È passato infatti – per un voto, 23 sì contro 22 no – un emendamento che modifica le norme sul condono edilizio per Ischia su cui il governo aveva dato parere contrario. È la prima volta che l’esecutivo gialloverde viene messo in minoranza in Parlamento. E decisiva è stata la cosiddetta fronda grillina, che si era già manifestata in occasione del decreto sicurezza.
Il senatore pentastellato De Falco dei Cinque stelle ha votato con l’opposizione. E l’altra senatrice “dissidente”, Paola Nugnes, si è astenuta. Scatenando l’ira dei vertici pentastellati. “Quello che è successo non riguarda né il governo né la maggioranza che resta solida – dice il capogruppo 5 stelle al Senato Stefano Patuanelli – riguarda solo due persone che hanno tradito l’impegno preso con i cittadini. Correggeremo in Aula questa spiacevole stortura”.  E i vertici fanno filtrare una linea radicale: “Subito fuori dal gruppo”.
Dovrebbe essere lo stesso capogruppo Patuanelli a comminare la sanzione. Per Nugnes si profila la sospensione, per De Falco l’espulsione dal Movimento. Ma entrambi uscirebbero dal gruppo, con probabile passaggio al misto. Solo in un secondo momento arriveranno le sanzioni decise dal collegio dei probiviri, che riguarderanno – per il ‘decreto sicurezza’ – Elena Fattori, Matteo Mantero e Virginia La Mura. Matteo Mantero – altro esponente dell’ala critica dei Cinquestelle – sul condono per Ischia ha comunque votato secondo la linea ufficiale del Movimento.
Lo stesso Luigi Di Maio, che ha riunito ministri e capigruppo a Palazzo Chigi, ha parlato del caso con parole durissime: “Il fatto che due senatori del M5S, uno si sia astenuto e uno abbia votato con Fi, è gravissimo: questo non è un caso isolato, sono diverse settimane che ci arrivano segnali di dissenso da parte di senatori che hanno firmato impegni con il M5S e che devono portare avanti il contratto di governo. De Falco e Nugnes sono già sotto procedura dei probiviri”. E poi ha insinuato che la scelta dei due senatori sia legata alla volontà di tenersi le somme dovute al Movimento: “Questo è periodo di restituzioni e di taglio degli stipendi. Mi auguro che tutti vogliano restituire i loro stipendi agli alluvionati. “Stiamo solo cercando di far funzionare il Parlamento”, è la replica di Nugnes.
Il senatore De Siano, forzista ed ex sindaco di Ischia, in commissione ha invece votato con la maggioranza. L’articolo sul condono non è stato del tutto soppresso ma alleggerito. La sanatoria di riferimento non è più quella del governo Craxi del 1985 – a spettro più ampio – ma quelle successive dei governi Berlusconi. L’emendamento che ha mandato sotto il governo è stato presentato da una senatrice di Forza Italia, Urania Papatheu, articolo identico a quello del senatore dem Margiotta.
“Voglio dire pubblicamente grazie ai senatori Cinque Stelle che hanno avuto il coraggio di votare contro questa schifezza”, scrive su Twitter l’ex premier Matteo Renzi, senatore del Partito democratico.
Certo la maggioranza però potrà rimediare con il passaggio in aula del decreto. Andrea Ferrazzi, capogruppo Pd in commissione Ambiente, dice: “La speranza è che la crisi di coscienza dei Cinquestelle si allarghi in aula. È a questo che farò appello nel mio intervento”.

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