21 Novembre 2024

Fonte: La Repubblica

di Alessandro Zinniti

La nave verso Malta per cercare riparo alle onde che potrebbero arrivare fino a 5 metri. I migranti sbarcheranno sull’isola. Macron: “Crisi politica tra Italia e Europa sui migranti”. Conte: “Parla per la Francia”

E’ il Portogallo ad annunciare che la soluzione per la Aquarius è stata trovata. I 58 migranti della nave umanitaria, da cui questa mattina era partito un appello ai paesi europei a fornire un approdo urgente per le condizioni meteo in peggioramento, dovrebbero essere Portogallo, Spagna, Francia e Germania. La soluzione a quattro è nata su iniziativa della Francia che pure aveva detto no alla prima richiesta della nave di sbarcare a Marsiglia. E nel pomeriggio arriva la notizia, sbarcheranno a Malta: “Malta e Francia ancora una volta si fanno avanti per risolvere l’impasse dei migranti”, scrive il premier di La Valletta Joseph Muscat.
In serata il presidente francese Macron stigmatizza ancora una volta il comportamento dell’Italia con i suoi porti chiusi. “C’è una crisi politica tra l’Italia e il resto dell’Europa – dice Macron – L’Italia ha scelto di non seguire più le leggi internazionali e in particolare quelle umanitarie del mare, secondo cui quando una nave è in una situazione umanitaria va nel porto più vicino”.
A stretto giro di posta la replica del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, anche lui a New York per l’Assemblea generale dell’Onu: “Se Macron – a quanto mi riferite
– dice che l’Italia ha una crisi politica in atto con l’Ue, io rispondo che lui rappresenta la Francia, l’Europa è composta da 27 Paesi. Se parla per la Francia va benissimo: l’Italia non ha un problema con la Francia”.
I migranti a bordo dell’Aquarius sbarcheranno dunque a La Valletta perché la nave, molto lontana dai porti di uno dei paesi che hanno accettato di accogliere le persone salvate, non riuscirebbe a percorrere la lunga rotta con onde alte cinque metri. La nave non entrerà in porto perché altrimenti dovrebbe essere costretta a fermarsi dopo il ritiro della bandiera da parte di Panama. I migranti verranno trasbordati su una motovedetta maltese e la Aquarius continuerà per Marsiglia dove si fermerà per sistemare il problema dell’iscrizione ad un registro navale.
In mattinata erano stati i volontari di Sos Mediterranee e Msf a sollecitare un intervento viste le cattive condizioni meteo. “La scelta è indifferente – dice Alessandro Porro, operatore di Sos Mediterranee a bordo della nave – abbiamo la necessità di sbarcare le persone in un porto che sia sicuro e questo naturalmente esclude la Libia. Stiamo navigando verso Malta perché le condizioni meteo stanno peggiorando, ci aspettiamo onde alte cinque metri e stiamo cercando riparo in una zona migliore”.
“Abbiamo tentato più volte di andare verso nord per uscire dalla zona Sar – spiega il soccorritore – ma siamo stati richiamati indietro da soccorsi che non sono stati poi terminati a causa di una mancanza completa di coordinamento con la guardia costiera libica che non ha mai risposto alle nostre chiamate di soccorso. Siamo dovuti passare attraverso la guardia costiera italiana che però non ha poi preso in carico la situazione”.
Il governo francese aveva fatto sapere di cercare una soluzione europea e l’ avrebbe fatto in autonomia senza passare dalla Commissione europea. “A questo stadio non siamo stati contattati dalle autorità francesi su questa questione”, ribadisce la portavoce della Commissione. “In termini legali, anche se non ha bandiera europea, l’Aquarius può chiedere di sbarcare negli Stati membri e gli Stati membri possono autorizzarlo”, ha continuato, augurandosi che “una soluzione sia trovata”.
Durante il video, il soccorritore parla anche del caso della bandiera. “Panama, sotto pressioni italiane, ci vuol far revocare la bandiera – sottolinea -. Le accuse che ci vengono rivolte sono quelle di non aver consegnato le persone soccorse ai libici. Facendo questo noi avremmo violato la convenzione di Amburgo e la convezione di Ginevra. La realtà che viene raccontata è molto diversa dalla realtà dei fatti”.
A bordo dell’Aquarius, insieme ai 58 migranti, c’è anche un cagnolino. Se lo è portato dietro una famiglia di libici sul barcone soccorso domenica scorsa. Su quella barca c’erano 47 persone tra cui 37 libici. Anche loro cominciano a scappare, insieme a migranti di altre nazionalità giunti nel loro Paese per tentare la traversata.

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