Fonte: La Repubblica
di Monica Rubino
Al vicesegretario risponde il deputato dem Orfini: “Peccato che per rincorrere Salvini chiudiamo i porti come lui”. Gori ironizza: “Pensa il Psi: se nel ’21 non avesse subìto la scissione di Livorno a quest’ora dove stava…”. Calenda: “Scissione l’avete fatta voi alleandovi con i 5S”. La diatriba si intreccia con la vicenda della nave Ocean Viking
Un sondaggio di Bidimedia che pone il Pd a cinque punti di distanza dalla Lega scatena la polemica fra democratici con l’incursione di un “ex”. Ad aprire il dibattito è il vicesegretario Andrea Orlando che, di buon mattino, ricorda su Twitter che, se non ci fossero state tre scissioni, il Partito democratico sarebbe pari alla Lega. Gli risponde dapprima il deputato dem Matteo Orfini, lamentandosi per l’atteggiamento del governo in merito alla Ocean Viking, bloccata da 10 giorni in mare con 180 migranti a bordo. Vicenda che però nel corso della giornata si sblocca, dal momento che la nave viene indirizzata verso Porto Empedocle per lo sbarco. Con una battuta rilancia il sindaco di Bergamo Giorgio Gori,autore del tentativo, poi sedato, di “detronizzare” il segretario Zingaretti. Interviene Carlo Calenda, uscito dal Pd, che accusa l’ex partito di aver causato le scissioni con l’alleanza con i Cinquestelle e infine parla lo stesso Nicola Zingaretti, che ringrazia Orlando di “aver detto la verità” contro chi “piccona” il partito “dal salotto di casa”.
Il sondaggio in questione, realizzato da Bidimedia sulle intenzioni di voto al 4 luglio, conferma il trend di crescita dei democratici e attesta la Lega al 26,6%, in calo dello 0,6% rispetto a una precedente rilevazione del 13 giugno. Subito dietro il Pd al 21,4%, con un aumento dello 0,6%. Al terzo posto il M5S al 15% (-0,3%). Conferma il trend in crescita Fratelli d’Italia al 14,1%, che sale di un ulteriore 0,7%. Forza Italia scende al 5,9%, in calo dello 0,2%. Stabile Italia Viva di Renzi al 3,5%, scende Leu al 2,6% (-0,2%), mentre Azione di Calenda registra un lieve incremento dello 0,1% raggiungendo il 2,6%.
“Questo è un sondaggio di oggi – cinguetta Orlando – Da questi numeri emerge in modo evidente che senza 3 (dicasi tre) scissioni il Pd sarebbe pari alla Lega. Ai volenterosi dirigenti del Pd che sollevano obiezioni sulla leadership del partito, consiglierei di orientare meglio i loro strali”.”Peccato però che per rincorrere Salvini chiudiamo i porti e sequestriamo le persone in mare esattamente come lui”, risponde Orfini.A Orfini risponde Marco Miccoli, ex deputato dem e ora responsabile Lavoro della segreteria nazionale, che su Facebook gli ricorda come durante la stagione renziana del partito ci fossero molte più affinità con Salvini rispetto alla gestione Zingaretti.”Pensa il Psi: se nel ’21 non avesse subìto la scissione di Livorno a quest’ora dove stava…”, ribatte ironicamente Gori.
“Non ho fatto scissioni. Me ne sono andato da solo perché ritenevo l’alleanza con i 5S mortale per i riformisti. Era la posizione unanime del @pdnetwork . Votata negli organi e confermata nella prima relazione @nzingaretti . Vi siete scissi voi dalle vs promesse e dai vs valori”, replica Calenda.Trascorsa qualche ora è ancora Orlando a intervenire in tarda mattinata per chiudere il cerchio sulla diatriba domenicale: “Riuscire a fare polemica su un’affermazione abbastanza scontata, cioè che sarebbe meglio evitare la scissionite, malattia endemica della sinistra, è una bella impresa. Ma c’è chi ci riesce”, conclude su Twitter.
Come detto nel pomeriggio interviene lo stesso Zingaretti su Facebook: “Grazie ad Andrea Orlando che ha detto la verità. E anche se c’è chi si diverte a criticare solo noi e non la destra, noi non arretriamo. Andiamo avanti insieme a elettori, militanti, amministratori e dirigenti grazie ai quali il Pd è più forte, un partito pluralista unito, unitario, casa dei riformisti italiani. Insostituibile pilastro di qualsiasi ipotesi alternativa alle destre. Qualcuno aveva altri obiettivi e continua a picconare dal salotto di casa con i tweet, ma hanno fallito e continueremo a combattere con la nostra gente non per ‘parlare’ di cambiamento ma per realizzarlo. Ora lavoro e scuola. Prima l’italia e prima le persone. P. S. Andrea ha ragione anche su un altro punto: solo il delirio di alcuni può esaltare la degenerazione delle divisioni, litigi e scissioni patologia della nostra storia. Uniti si vince”.
E parla anche Emanuele Fiano: “Ci si può dividere sulle politiche, e ci si può dividere sul futuro, ognuno ha diritto di scindersi da chi vuole, ma dare torto ad Andrea Orlando sulle conseguenze delle scissioni è veramente complicato”.
A Orfini risponde anche Michele Bordo, vicecapogruppo dem alla Camera, dopo l’esito positivo del caso Ocean Viking. “Spiace deludere chi pensa di avere la golden share nel partito sul tema dei migranti e sulla sicurezza. Ma siamo al governo per cambiare le cose e non per twittare contro il proprio partito utilizzando gli stessi argomenti di Salvini sui porti aperti. La Ocean Viking sta per sbarcare, i decreti Salvini, che nulla hanno a che fare con la sicurezza, sono in fase avanzata di modifiche radicali. Se ne faccia una ragione chi perde il proprio tempo ad attaccare il suo partito e non la destra”.