23 Novembre 2024

ECONOMIA

Fonte: La Repubblica

Il premier non pare preoccupato del possibile rinvio a marzo del giudizio sull’Italia: “Le richieste sono in linea con le regole europee”. Bruxelles però mostra preoccupazione per deficit e debito pubblico. Sale a 16mila euro il tetto per il bonus mobili. Fi propone di vendere le spiagge con un diritto di opzione ai balneari

MILANO – I dubbi europei sulla legge di Stabilità italiana non preoccupano il premier Matteo Renzi: “Le clausole di flessibilità che l’Italia ha chiesto non le ha inventate l’Italia ma sono in linea con le regole stabilite dalla stessa Ue” nel gennaio del 2015. Di fatto Bruxelles ha confermato le previsioni di crescita del governo, ma non nasconde le sue preoccupazioni per il percorso di rientro su deficit e debito che – per il momento – resta distante dagli impegni presi con il Piano di Stabilità. A marzo, quindi, potrebbe essere necessaria un’altra verifica, ma Renzi non pare preoccupato: “Stiamo seguendo un percorso di recupero di autorevolezza, vale per le riforme e per il ruolo di politica estera ed economica”.

Da Bruxelles, però, non arriva alcuna retromarcia. L’Ue non boccerà l’Italia, ma criticherà la scelta di tagliare la Tasi anzichè le tasse sul lavoro giustificando in questo modo un possibile “no” alla flessibilità rinviando ogni decisione a marzo con il rischio di dover preparare una manovra bis in primavera.
Intanto la legge di Stabilità prosegue il proprio iter parlamentare con il numero di emendamenti dichiarati inammissibili che ha superato quota 500. Tra le proposte che vedranno la luce c’è, invece, l’aumento da 8mila a 16mila del tetto per fruire del ‘bonus mobili’, la detrazione Irpef stabilità per le giovani coppie. Via libera anche anche all’emendamento di Cor in base al quale il super-ammortamento non inciderà sugli studi di settore. Disco verde anche a due emendamenti di ‘coordinamento’ analoghi Fi-Pd che prevedono l’applicazione delle nuove norme Iva sulla possibile nota di variazione in diminuzione non con riferimento alle operazioni effettuate dal 1 gennaio 2017 ma nei casi in cui il cessionario o il committente sia assoggettato a procedura concorsuale successivamente al 31 dicembre 2016.
Continua a tenere banco, invece, il tema delle spiagge: dopo la sanatoria proposta da Ncd, oggi Forza Italia ha presentato un emendamento che ne consente la vendita attraverso la sdemanializzazione insieme a tutte le attività balneari che vi insistono. Per i Verdi si tratta di “un atto indecente che non può essere consentito”. Per Forza Italia lo scopo dell’emendamento a firma dei senatori Gasparri e Ceroni è anche “garantire agli attuali possessori che, tra l’altro, sono anche i proprietari degli immobili costruiti sul litorale, il diritto di opzione nell’acquisto della sottostante area di sedime”. In questo modo le spiagge verrebbero sottratte alla direttiva Ue Bolkestein che ne impone la messa all’asta delle relative concessioni in quanto bene pubblico demaniale.

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