20 Settembre 2024

Fonte: La Repubblica


di Paolo Gallori

Intorno alle ore 15 l’automezzo si è schiantato contro un centro commerciale nel centro della capitale svedese. Reporter: “Ho visto cinque morti”. Nei minuti successivi, la polizia ha detto di aver ricevuto chiamate dalla persona alla guida. Smentito un arresto, diffuse foto di un uomo con cappuccio. Sigillato il Parlamento, chiusa la metropolitana, evacuata la stazione centrale

Stoccolma dopo Londra. Stoccolma come Berlino Nizza. Intorno alle ore 15 un camion, che dalle prime informazioni risulta rubato, è stato lanciato contro i pedoni nel centro di Stoccolma, andando poi a schiantarsi contro un negozio di un centro commerciale all’incrocio con Drottninggatan, affollata strada pedonale della capitale svedese. Almeno tre le vittime confermate e otto i feriti, bilancio che la stessa polizia definisce provvisorio. Mentre un reporter della radio pubblica Ekot riferisce di aver visto almeno cinque persone morte.
Per il primo ministro svedese Stefan Lofven, “tutto indica che si è trattato di un attentato. La Svezia è stata attaccata con un terribile atto terroristico”. Nina Odermalm Schei, portavoce del Sapo, l’intelligence svedese: “Ci sono morti e molti feriti. Il Sapo sta cercando l’autore, o gli autori dell’attentato”. In un breve messaggio alla nazione, il re Carlo XVI Gustavo di Svezia fa sapere che la famiglia reale ha accolto con “sgomento” la notizia dell’attentato e invia le sue condoglianze alle famiglie delle vittime.
Il premier Lofven aveva confermato notizie relative al fermo di un “sospettato”. Successivamente, la polizia ha smentito ogni arresto, anche se un video mostra un uomo a terra, circondato dagli agenti. Secondo Sky News, che cita proprie fonti della sicurezza, a Stoccolma è in atto una vera caccia al terrorista. In conferenza stampa, la polizia ha diffuso immagini tratte dai filmati delle telecamere di sorveglianza. Mostrano un uomo con indosso una giacca con cappuccio verde e una felpa grigia. La polizia lo ricerca in quanto genericamente “persona informata dei fatti”, ma l’Expressen sostiene che fosse in contatto con l’attentatore.
Confermando quanto scritto inizialmente da Aftonbladet, il direttore della comunicazione dell’azienda produttrice di birra Spendrups, proprietaria del mezzo, ha raccontato all’agenzia di stampa svedese TT: “Durante una consegna al ristorante Caliente qualcuno è saltato nella cabina del conducente ed è andato via mentre l’autista stava scaricando”. Il permesso per la consegna spiegherebbe la presenza del camion nel cuore di un’area pedonale. Secondo alcuni testimoni, il conducente del mezzo indossava un passamontagna. Altro dettaglio emerso nei minuti successivi all’attentato: la polizia ha detto di aver ricevuto chiamate “dalla persona alla guida del camion”.
La testimonianza di Nasrin, esule siriana arrivata in Svezia una decina di anni fa, che era nei pressi del luogo dell’attentato: “Ero terrorizzata, è stato tremendo. Ho visto una donna che aveva perso le gambe. Potevo essere io – ha raccontato in lacrime alla televisione svedese -. Il camion ha travolto tutto lungo il percorso. All’inizio abbiamo pensato che fosse un’esplosione tanto era forte il rumore. Quando siamo usciti era tutto in frantumi. Cerco di rimanere fiduciosa, ma non ce la faccio più. Sembra che per l’umanità non ci sia più speranza”.

Lo stato di allerta a Stoccolma resta altissimo
L’area dell’attentato è stata isolata dalle forze dell’ordine. Le immagini trasmesse in diretta tv hanno mostrato il negozio del centro commerciale avvolto dal fumo, la folla che si allontanava precipitosamente e le ambulanze che portavano via i feriti. Il canale tv pubblico SVT ha anche riportato le testimonianze di chi ha detto di aver sentito degli spari. E spari sarebbero stati avvertiti anche a Hotorget, altra zona del centro di Stoccolma. Il governo svedese ha convocato una riunione di emergenza. La sede dell’esecutivo, il Parlamento e il Palazzo reale sono stati sigillati dalle forze speciali. Chiusa la metropolitana, la popolazione è stata invitata dalla polizia a non avvicinarsi all’area di piazza Sergeltorg. Ordinata anche l’evacuazione della stazione centrale di Stoccolma, cancellati tutti i treni da e per la capitale. Su richiesta della polizia svedese, limitato il traffico sul ponte di Oresund, che collega la Svezia alla Danimarca.

Le autobomba del 2010
La zona del presunto attentato è la stessa in cui l’11 dicembre 2010 saltarono in aria due autobomba, in quello che all’epoca fu il primo attentato suicida nei paesi scandinavi. La prima esplose alle 16.48 all’incrocio tra Olof Palme Street e Drottninggatan, la seconda alle 17.00 all’incrocio tra la stessa Drottninggatan e Bryggargatan. Le auto erano state caricate con sei bombole di gas liquefatto, di cui solo una esplose provocando solo feriti, ma la polizia valutò che se gli ordigni avessero funzionato pienamente l’effetto sarebbe stato simile alla strage compiuto dalla bomba posta al traguardo della maratona di Boston. Nei pressi di una delle due vetture venne trovato il corpo di un kamikaze, successivamente identificato come Taimour Abdulwahab al-Abdaly, un cittadino svedese nato in Iraq.

Dalla gaffe di Trump alle reazioni internazionali
La Svezia è così teatro di un nuovo attacco all’Europa, poche ore dopo le parole con cui il presidente russo Vladimir Putin ha stigmatizzato il bombardamento statunitense in Siria “che pone seri ostacoli alla costituzione di una coalizione internazionale per la lotta contro il terrorismo”. E due mesi dopo la clamorosa gaffe del presidente Usa Donald Trump su un attentato in Svezia mai avvenuto. Putin ha inviato un telegramma al re di Svezia: “Non per sentito dire (martedì scorso il kamikaze nella metropolitana di San Pietroburgo, ndr), conosciamo i reati commessi dal terrorismo internazionale nel nostro Paese. In questa ora difficile i russi piangono insieme al popolo della Svezia”.
“Un attacco a uno Stato membro della Ue è un attacco contro ognuno di noi” le prime parole del presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker. “Il mio cuore è a Stoccolma questo pomeriggio. I miei pensieri sono con le vittime del terribile attacco di oggi” ha scritto su Twitter il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk.
Il messaggio di cordoglio inviato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella a re Carlo XVI Gustavo: “Le notizie sul vile attentato che poche ore fa ha causato morti e feriti nel centro di Stoccolma suscitano profonda tristezza e grande preoccupazione. In questo momento di dolore per la Svezia, l’Italia intera si stringe nel cordoglio intorno alle famiglie delle vittime e rivolge un pensiero di partecipe vicinanza ai feriti, augurando loro una pronta guarigione. Nella lotta contro il terrorismo, che ancora una volta ha colpito brutalmente cittadini inermi, la Svezia potrà sempre contare sulla collaborazione dell’Italia, nella consapevolezza che soltanto uniti potremo sconfiggere l’inutile violenza di quanti attaccano i nostri comuni valori di libertà, tolleranza e pluralismo. In questo spirito, Maestà, le porgo le più sentite condoglianze a nome di tutti gli italiani e mio personale, rinnovando i sentimenti di solidarietà per l’amico popolo svedese”.
Tweet del premier Paolo Gentiloni: “Con il cuore e la mente a #Stoccolma colpita dal terrorismo. Il Governo e il popolo svedese hanno oggi più che mai la nostra amicizia”.
Il ministro degli Esteri Angelino Alfano: “Esprimo la più ferma condanna e il cordoglio e la vicinanza dell’Italia allo Stato e al popolo svedese per il terribile attentato avvenuto poche ore fa a Stoccolma. L’Italia, anche come Presidente di turno del G7 e membro del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, continuerà ad impegnarsi attivamente nella lotta contro il terrorismo a favore della pace e sicurezza internazionale”.
Il ministro dell’Interno Marco Minniti è stato raggiunto dalla notizia a Genova, mentre presenziava a un incontro promosso da Anci Liguria sui temi dell’immigrazione e della sicurezza. “Permettetemi di esprimere, da qui, grande solidarietà al popolo svedese – le parole dal palco del ministro -. Stoccolma, San Pietroburgo, Londra, Berlino, Parigi, Nizza, Istanbul. Abbiamo di fronte una minaccia che ha un altissimo grado di imprevedibilità. Si ruba un camion e si ammazzano cittadini inermi. Allora comprendete che c’è un punto di fondo che quando ho chiesto di lavorare con tempi rapidissimi, quando ho pensato di correre sul tema della sicurezza, e fare insieme due provvedimenti su sicurezza e immigrazione avevo in testa questo”.
Berlino è al fianco della Svezia “contro il terrorismo”, ha detto il portavoce della cancelliera Angela Merkel, per un attentato dalle modalità sin troppo simili a quello che colpì il mercatino di Natale nella capitale tedesca nel periodo di Natale.
Dalla Finlandia, il presidente Sauli Niinisto si è detto “scioccato dal folle gesto di Stoccolma. Ogni attacco terroristico deve essere sempre e ugualmente condannato. Ma ci tocca nel profondo quando simili attacchi colpiscono i nostri vicini del Nord”. La polizia di Helsinki fa sapere di aver rafforzato le misure di sicurezza nel centro della capitale. Stato di allerta anche in Norvegia, dove le forze di polizia, normalmente disarmate, ora sono in assetto da combattimento e presidiano Oslo, l’aeroporto della capitale e le altre città.
Da Vienna, il ministro degli Esteri danese Anders Samuelsen: “È terribile venire a conoscenza di questo attacco terroristico. È orribile e disgustoso, e noi dobbiamo combattere il terrore in Europa. Quello che possiamo fare è collaborare ancora di più nello scambio di dati e informazioni sensibili”.
A Parigi, la Torre Eiffel sarà spenta a mezzanotte in segno di lutto per le vittime dell’attentato di Stoccolma.
Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg su Twitter: “Siamo accanto al popolo svedese nel suo dolore”.
E ancora su Twitter il dolore di Charles Michel, primo ministro di un Belgio già duramente colpito dal terrorismo. “I nostri pensieri vanno alle vittime e alle loro famiglie a Stoccolma. Una triste giornata, ma crediamo nella capacità di ripresa del popolo svedese”.
Sadiq Khan, sindaco di Londra dove il mese scorso cinque persone sono morte a seguito dall’attacco a Westminster. “Siamo uniti a Stoccolma dopo uno spregevole atto di terrorismo mirante a colpire persone innocenti e i valori condivisi della democrazia, della libertà, della giustizia e della tolleranza. I londinesi conoscono quella sofferenza e condividono con la gente di Stoccolma la ferrea determinazione a non darla vinta ai terroristi”.

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