Fonte: La Stampa
Ultimatum alla Grecia, si fa il punto sul comportamento dell’Italia e della Turchia
Scatta l’ultimatum alla Grecia che non difende bene la frontiera esterna dell’Unione europea. In parallelo, i ministri della Difesa della Nato discutono di un possibile ruolo dell’Alleanza nella gestione dei flussi di disperati che arrivano dalla penisola anatolica. Più tentativi che soluzioni.
Dai ventotto rappresentanti permanenti dell’Unione – il cosiddetto Coreper – ci si attende l’approvazione delle raccomandazioni del Consiglio, basate sulla valutazione del sistema Schengen, che danno alla Grecia tre mesi di tempo per rimediare alle mancanze rilevate nella protezione del suo confine orientale, che è ellenico ed europeo. La delibera prevede che se alla scadenza del termine le condizioni di sicurezza non saranno accettabili, potrà essere concesso ai paesi che hanno già reintrodotto i controlli alla frontiera interna di continuare per almeno altri sei mesi: in maggio si comincerebbe con Germania e Austria.
L’altra faccia della storia è il rapporto che fa il punto sul comportamento dell’Italia e della Turchia. La prima è quasi promossa, perché sta finalmente prendendo le impronte a (quasi) tutti quelli che arrivano. La seconda verrà giudicata volenterosa, ma poco più. Le distanze da colmare fra il quadro attuale e un comportamento all’altezza delle esigenze sono ancora molto ampie.
Oggi nel quartiere generale dell’Alleanza Atlantica si terrà la ministeriale difesa della Nato. Si parla di Turchia, cosa a cui nel quartiere generale di Evere non si era preparati sino a ieri mattina. Si sta inoltre «valutando attivamente la richiesta degli Stati Uniti di utilizzare gli aerei radar Awacs per sostenere le capacità nazionali» per combattere Daesh. Domani si continua, con un incontro da tenere d’occhio: su invito del segretario alla Difesa Usa, Ashton Carter, si terrà la prima riunione della coalizione anti-Isis. L’americano metterà tutte le opzioni sul tavolo, anche quella di mobilitare delle truppe di terra.
Per affollamenti vari è saltato il pacchetto sulla Sicurezza energetica che doveva essere approvato in giornata. E’ il provvedimento che consentirà alla Commissione di scrutinare i grandi accordi internazionali nel settore dell’energia, per valutarne la compatibilità con il mercato e le regole comunitarie. Chissà se riuscirà mai ad essere approvato dai governi?
La frase
«In caso di vittoria avvieremo negoziati con l’Unione europea sullo spazio Schengen e sull’euro. Come gli inglesi». Marine Le Pen si è candidata all’Eliseo.