21 Novembre 2024

ESTERI

Fonte: La Stampa

Reuters - La Stampa
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Liberato l’americano Alan Gross, detenuto da 5 anni sull’isola caraibica. Gli Usa accettano di rilasciare 3 agenti dell’intelligence e ammorbidire l’embargo. Barack: «Normalizzeremo le relazioni». Deciso l’impegno di Bergoglio che in estate aveva scritto ai due leader

Svolta storica nelle relazioni tra gli Stati Uniti e Cuba. L’Avana ha liberato Alan Gross, un cittadino americano detenuto da cinque anni, e nell’ambito del negoziato per il suo rilascio il presidente Obama e il leader cubano Raul Castro hanno raggiunto un’intesa che allenta l’embargo e apre la porta al ristabilimento dei rapporti diplomatici.

LE PRIME REAZIONI

Parlando da Washington Obama ha fatto sapere che «le relazioni tra i due paesi saranno normalizzate» ringraziando «Papa Francesco per l’impegno» a favore del dialogo. E lo stesso ha fatto poco Raul Castro che ha incluso nei ringraziamenti anche «il governo del Canada». È emerso infatti che il Pontefice in estate aveva inviato due lettere a Castro e Obama invitandoli a un riavvicinamento. Fonti della Casa Bianca fanno sapere che adesso l’amministrazione statunitense potrebbe aprire un’ambasciata a L’Avana. Comeanticipato in un’intervista a La Stampa da Mirela, la figlia di Raul Castro, il Vaticano ha agito da mediatore fra i due paesi.

IL NODO DELL’EMBARGO

Il presidente cubano, Raul Castro, ha però sottolineato che il ristabilimento dei rapporti diplomatici con gli Stati Uniti e le altre misure bilaterali annunciate oggi «non risolvono la questione principale, cioè il blocco economico, commerciale e finanziario che provoca enormi danni economici e umani, e deve cessare». Ma su questo tema Obama ha confermato che parlerà «al Congresso per la rimozione dell’embargo». Poi una frase benaugurante in spagnolo per celebrare l’accordo: «Todos somos americanos».

LE BASI DELL’ACCORDO

Alan Gross lavorava per la United States Agency for International Development ed era andato nell’isola per distribuire strumenti telefonici satellitari per aggirare il blocco dell’accesso ad internet. Era stato arrestato nel 2009 e accusato di essere una spia. Era malato e la sua salute stava degenerando. In base all’accordo per la sua liberazione, gli Stati Uniti hanno accettato di rilasciare tre agenti di intelligence cubani, detenuti in seguito ad un famoso scandalo di spionaggio, e Cuba lascerà andare un altro agente americano.

L’INCOGNITA DEL CONGRESSO

La trattativa per questo scambio è diventata anche l’occasione per ridiscutere le relazioni bilaterali, dopo le riforme avviate dal nuovo leader Raul Castro, in seguito alla malattia che ha colpito il fratello Fidel. In prospettiva, questa intesa potrebbe aprire la porta al ristabilimento delle relazioni diplomatiche. L’ostacolo principale, soprattutto per la cancellazione dell’embargo, è l’opposizione di molti parlamentari in Congresso. L’embargo era stato deciso dal presidente Kennedy dopo la rivoluzione che aveva portato al potere Fidel Castro, ma non è riuscito ad abbattere il regime, e secondo i critici ha finito per rafforzarlo.

 

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