Marco Tarquinio, ex-direttore dell’Avvenire, candidato Pd alle europee nella circoscrizione Centro, cattolico e pacifista, argomenta la sue parole così: «Se le alleanze non servono la pace e da difensive diventano offensive vanno sciolte. Sciogliamo la Nato. Non si può fare in un giorno, ma va fatto
«Sciogliamo la Nato». Le parole di Marco Tarquinio, ex-direttore dell’Avvenire e candidato Pd alle europee nella circoscrizione Centro, diventano un caso. Matteo Renzi e Carlo Calenda montano subito la polemica, ma è gelo anche tra i dem. La campagna elettorale impone il silenziatore ai malumori interni ma i commenti che girano nell’area riformista sono taglienti. Dal senatore dem Filippo Sensi una replica implicita via social dove posta la foto di una maglietta con scritto: “Ucraina nella Nato, ora”. E ancora: “Manifesto politico”. Più diretto Carlo Calenda che chiama in causa la segretaria Elly Schlein: «Tarquinio, oltre a pensare che l’aborto sia come la pena di morte, vuole sciogliere la Nato. Il Pd cosa ne pensa? È la vostra linea, Elly Schlein? Davvero vuoi mandare in Ue queste idee?».
Il leader di Azione stavolta si ritrova in coppia con Matteo Renzi e tutta Iv che in batteria attacca il Pd: «Il Pd con Marco Tarquinio – scrive il leader di Italia Viva – dice che per costruire la pace bisogna sciogliere la Nato, sconfessando l’Atlantismo degli ultimi 70 anni. Noi invece diciamo che per costruire la pace servono la Nato, l’Esercito europeo, la difesa comune e una politica estera. Servono insomma gli Stati Uniti d’Europa, non questo Pd».
Tarquinio, cattolico e pacifista, argomenta la sue parole così: «Se le alleanze non servono la pace e da difensive diventano offensive vanno sciolte. Sciogliamo la Nato. Non si può fare in un giorno, ma va fatto. Va costruita un’alleanza nuova e tra pari tra Europa e America». E poi in tv, ospite di Tagadà su La7, allarga la riflessione anche al Medio Oriente: «In Ucraina i vecchi ’danni collaterali’ abbiamo cominciato a chiamarli crimini contro l’umanità. Forse è il caso di usare lo stesso lessico per tutte le guerre» sottolinea a proposito dell’ultimo massacro a Rafah. E aggiunge: «Se le alleanze servono a perpetuare la guerra, allora è meglio scioglierle. Sciogliere quelle con Israele perchè si fermi la guerra e magari, per quello che ci riguarda, sciogliere la Nato in Europa».
Per calmare gli animi nel partito e prevenire lo scoppio di una polemica interna alla vigilia delle elezioni, è subito intervenuto il responsabile Esteri Peppe Provenzano, che ha messo in chiaro: «Com’è noto, Marco Tarquinio è un candidato indipendente, le posizioni sulla politica estera e di sicurezza del Pd le esprime il Pd. E sono chiare e note. Le abbiamo ribadite nel programma per le Europee e, a chi vuole strumentalizzare, ricordo che la questione della Nato la sinistra italiana l’ha risolta con Berlinguer negli anni Settanta». E ancora: «Noi siamo per un’autonomia strategica europea, che si esprima all’interno delle alleanze internazionali e rafforzando le istituzioni multilaterali – afferma -. Oggi, questo significa sostenere l’Ucraina, e lavorare per una pace giusta e non per un’escalation. Significa anche avere un protagonismo in Medio Oriente, per far cessare il fuoco, rispettare la legalità internazionale e preservare la soluzione dei due popoli, due Stati, con il riconoscimento dello Stato di Palestina».