Fonte: La Stampa
Confermato il numero degli sfollati: 1096. Proseguono i controlli sulle case, tre istituti scolastici dichiarati inagibili
Continuano nel catanese i sopralluoghi per la verifica delle case danneggiate dal sisma di Santo Stefano. Alle numerose esplosioni di lava incandescente sull’Etna a Natale, è seguita una scossa di magnitudo 4.8 alle 3.18 del mattino del 26 dicembre. La superficialità dell’ipocentro del sisma, a solo un chilometro di profondità, ha contribuito ad amplificare l’effetto della scossa, che è stata avvertita anche a Taormina, nel Siracusano e nel Ragusano.
I tecnici hanno eseguito 255 verifiche a fronte delle 4.943 richieste complessive: le case inagibili sono 422, quelle parzialmente agibili 410 e quelle agibili 688. Su 88 plessi scolastici ne sono stati controllati 47, di questi 33 sono agibili, 11 parzialmente inagibili e 3 non agibili. Confermato anche il numero degli sfollati: 1096. Sono 300 quelli che hanno fatto ricorso a sistemazioni autonome e 794 quelli ospitati in alberghi convenzionati con la Regione siciliana. Due le persone ospitate in strutture pubbliche.
Nuova scossa nella notte a Collelongo, nell’Aquilano
Si registra poi una nuova scossa di terremoto nell’Aquilano nella notte del primo gennaio. La terra ha tremato con una magnitudo 2 intorno all’1,19 con epicentro a 2 chilometri da Collelongo, in provincia dell’Aquila. La scossa è stata registrata dall’Ingv. L’area è stata colpita ieri da una scossa di terremoto di magnitudo 4,1 che non ha provocato danni ma tanta paura tra gli abitanti.