19 Settembre 2024

Fonte: La Repubblica

di Chiara Spagnolo

Secondo le indagini avrebbe alimentato propaganda fondamentalista sul web. L’uomo è di origine egiziana, ma cittadino italiano: teneva lezioni di religione ai bambini

Un cittadino egiziano arrestato e perquisizioni a tappeto, anche nella sede di un’associazione culturale utilizzata come base per la propaganda jihadista: l’operazione anti-terrorismo è stata eseguita a Foggia dalla polizia e dalla guardia di finanza.
Le indagini sono coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Bari, che da mesi tiene alta l’attenzione sul fenomeno, con espulsioni di migranti accusati di apologia del terrorismo avvenute a maggio,ottobre e dicembre.  Nel corso dell’ultima inchiesta, denominata ‘Bad teacher’ e focalizzata sulla città di Foggia, è emersa la responsabilità di un egiziano di 58 anni, con cittadinanza italiana, in una serie di condotte finalizzate a favorire l’Isis.
L’uomo, sposato con una donna italiana, teneva lezioni di religione ai bambini nel centro culturale islamico di Foggia, e sarebbe stato incastrato da alcune pubblicazioni su internet, e da riscontri investigativi.
Le indagini sono state condotte dalla Digos di Bari e Foggia con il supporto della Divisione centrale della polizia di prevenzione nonché dal Gico della guardia di finanza per quanto riguarda la parte patrimoniale.

L’uomo  è stato arrestato per associazioni ai fini di terrorismo e apologia del terrorismo.
La sede dell’associazione culturale in cui operava e di cui era presidente – ‘Al Dawa’ – è stata perquisita e posta sotto sequestro preventivo. Verifiche anche su una serie di conti correnti riconducibili all’uomo finito in carcere. Perquisizioni personali e domiciliari sono state eseguite anche nei confronti di altre tre persone.

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