22 Novembre 2024

Il partito di Matteo Salvini presenta nuovamente il correttivo al decreto elezioni che consente di rieleggere i governatori una terza volta. Lo stesso provvedimento era stato bocciato in commissione per la contrarietà di Fdi e Fi

Via libera dell’Aula del Senato in serata al ddl di conversione del decreto legge sulle consultazioni elettorali del 2024 e per la revisione delle anagrafi della popolazione residente e di determinazione della popolazione legale. I voti favorevoli sono stati 79, i contrari 39 e 6 astenuti. Si sono astenuti Az, Iv, Autonomie, contrari Pd, Avs, M5s. Il provvedimento passa alla Camera.

Bocciato emendamento Lega su terzo mandato
In mattinata l’Aula del Senato ha bocciato, con 112 voti contrari, 26 voti favorevoli e 3 astenuti, l’emendamento della Lega al Dl Elezioni sul terzo mandato per i governatori, che era stato già bocciato in commissione e riproposto nel testo approdato oggi in Aula. Bocciato, nella stessa votazione, anche l’emendamento di Italia viva sostanzialmente simile a quello leghista. In favore hanno dunque votato Lega e Iv, contro FdI, FI, Pd, M5s e Avs, mentre la Svp si è astenuta.

La mossa della Lega
Come annunciato, la Lega aveva ripresenta in Aula al Senato l’emendamento al dl Elezioni, già bocciato in commissione, sul terzo mandato. Il testo proponeva di modificare le norme che regolano l’ineleggibilità, consentendo tre mandati consecutivi per i presidenti di Regioni “con riferimento ai mandati successivi alle elezioni effettuate dopo la data di entrata in vigore delle leggi regionali di attuazione”. L’emendamento sul terzo mandato era firmato dai senatori leghisti Tosato, Bizzotto, Stefani, Pirovano, Spelgatti.

Il governo si rimette all’Aula
L’emendamento presentato dalla Lega non ha trovato d’accordo gli altri alleati della maggioranza: Fratelli d’Italia e Forza Italia. E il governo, secondo quanto si apprende, si è rimesso all’Aula in Senato sul correttivo leghista. L’esecutivo tenne la stesse linea in commissione qualche settimana fa quando l’emendamento fu alla fine bocciato.

Lega ritira emendamento su ballottaggi
La Lega, inoltre, dopo una lunga trattativa nella stessa maggioranza ha ritirato l’emendamento al decreto elettorale che abrogava il ballottaggio per l’elezione dei sindaci. Lo ha annunciato in aula il capogruppo Massimiliano Romeo. «Accogliamo l’invito alla trasformazione dell’emendamento in ordine del giorno – ha detto Romeo -, su questo tema possiamo comprendere che a due mesi dal voto sarebbe non corretto, quindi ci può stare. Per noi era importante porre la questione». L’emendamento trasformati in odg prevedeva che nei comuni sopra i 15mila abitanti fosse proclamato «eletto sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti validi, a condizione che abbia conseguito almeno il 40 per cento dei voti validi»

Schlein a Lega: no a blitz su ballottaggi, è sfregio a democrazia
«La Lega si fermi, il blitz sulla cancellazione dei ballottaggi, a tre mesi dal voto è uno sfregio alle più basilari regole democratiche» era stato la presa di posizione della segretaria del Pd, Elly Schlein.

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