Fonte: Corriere della Sera
di Luigi Ippolito
Il suo compromesso sulla Brexit era stato attaccato da tutte le parti: ma adesso i complottardi che volevano destituirla hanno fatto la figura dell’armata Brancaleone
L’hanno chiamata in tanti modi: Zombie, morta che cammina, Maybot (robot-May). Ma forse è il caso di passare a Santa Theresa dei Miracoli: perché la premier britannica rappresenta un caso forse unico di sopravvivenza politica. E i sondaggi le danno ragione: quello appena pubblicato ieri vede il 46 per cento dell’opinione pubblica a suo favore, contro solo il 34 che pensa dovrebbe dimettersi. Theresa May è stata paragonata a una maratoneta che sbatte contro un muro, lo sfonda e arriva al traguardo, mentre gli avversari le si accasciano alle spalle. Il suo compromesso sulla Brexit era stato attaccato da tutte le parti: ma adesso i complottardi che volevano destituirla hanno fatto la figura dell’armata Brancaleone. E quella della premier resta l’unica proposta sul tavolo.
Nel Paese cresce un sentimento di apprezzamento, se non di simpatia, per questa figura stoica che resiste a tutti gli attacchi e prosegue imperterrita verso la sua meta. L’avevano data per spacciata tante volte: l’anno scorso quando perse la maggioranza alle elezioni, poi in autunno quando le mancò la voce al congresso del partito («abbiamo assistito alla sua morte in diretta», commentò in privato al Corriere un alto esponente conservatore). Ma come avrebbe detto Mark Twain, le notizie sul suo decesso erano alquanto esagerate. Certo, ora dovrà superare lo scoglio più difficile, il passaggio in Parlamento: ma un’analisi riservata di Schroders, il fondo d’investimento, qualche giorno fa dava al 70 per cento le sue chance di successo. L’intenzione di ricandidarsi alle elezioni del 2022 comincia a non apparire più come una fantasia: sarebbe l’ultimo miracolo.