CRONACA
Fonte: La Stampa
Trasferiti ieri i minori si sono ripresentati: «Vogliamo stare qui». Poi nuovamente allontanati. La rabbia dei residenti: «Via tutti». E arriva anche il leghista Borghezio
«Questa è casa nostra». È esplosiva la situazione a Tor Sapienza, il quartiere della periferia romana che ospita il centro di accoglienza per rifugiati da cui ieri, per motivi di sicurezza, sono stati sgomberati 14 su 36 ragazzi stranieri ospiti della struttura. In questi giorni il rione della capitale è stato teatro di un vero e proprio assalto nei confronti dell’istituto da parte dei cittadini, esasperati dal degrado che affligge la periferia della città e forse aizzati da gruppi di estrema destra. Ieri in serata il ministro Alfano ha convocato il prefetto Pecoraro e il Questore D’Angelo, tutori dell’ordine pubblico in città.
«Siete le nostre mamme e i nostri papà – hanno detto agli operatori i ragazzi – vogliamo tornare qui e riprendere a frequentare i nostri corsi con voi». Ma le porte sono sbarrate. «Non potete entrare, non potete stare qui» spiega la direttrice del centro Gabriella Errico mentre i residenti, dall’altra parte del marciapiede, urlano «Non li vogliamo, dovete andare via tutti». «Che facciamo, dobbiamo morire?» chiede uno di loro. Alla fine però i ragazzi sono costretti ad arrendersi e farsi accompagnare in una nuova struttura.
Il sindaco di Roma Ignazio Marino, arrivato nel quartiere per incontrare i comitati, è stato contestato duramente: «Buffone», «Hai rovinato Roma», hanno urlato alcuni cittadini al primo cittadino all’uscita da un bar del quartiere dove aveva incontrato una delegazione dei residenti. Marino è stato quindi scortato dalle forze dell’ordine in un tour a piedi nei dintorni del centro di prima accoglienza per gli immigrati oggetto della protesta anche violenta dei giorni scorsi. «L’accoglienza è una cosa – ha detto il sindaco. La violenza e il disagio un’altra. Ci concentreremo su problemi questo quartiere senza venire meno all’accoglienza».
In mattinata a Tor Sapienza è arrivato anche il leghista Borghezio: «Non vorrei che domenica arrivasse un richiamo ai romani dalle autorità religiose e non solo, affinché siano più ospitali e accoglienti verso gli immigrati – ha spiegato incontrando i residenti – . In quel caso, la Lega, nel giro di 24 ore, sarebbe pronta a distribuire l’elenco dei sontuosissimi palazzi di proprietà della Chiesa che potrebbero ospitare migliaia di rifugiati. Si badi bene, non i clandestini, che vanno cacciati a calci nel sedere».
E ancora: «L’istituto dei richiedenti asilo è qualcosa di nobile, perché queste persone devono essere accudite. Mi chiedo se però quella di Tor Sapienza sia la collocazione giusta per il centro e mi chiedo se tutti quelli che arrivano sono davvero rifugiati o richiedenti asilo. Se rifiutano di dire da dove arrivano, come accade, calci nel sedere».