Fonte: La Stampa
di Flavia Amabile
Ogni percorso si sviluppa intorno a un tema unico: la vita di un santo, di un martire o di un poeta, i capolavori di un artista o le grandi opere di un imperatore
Visitare una chiesa, la sinagoga e poi la moschea: il Giubileo vuole essere anche questo, una sfida contro gli integralismi religiosi, i ghetti e le discriminazioni, sostengono il Mibact, l’Opera Romana Pellegrinaggi, la Comunità Ebraica di Roma e la Comunità Religiosa Islamica Italiana, in pratica il governo e le tre grandi fedi monoteiste.
La sfida si è trasformata nel progetto, «Le vie del Giubileo», venti percorsi culturali e interreligiosi a Roma in grado di abbracciare venti secoli di storia, arte e religioni. Oltre a Mibact, Opera Romana Pellegrinaggi, Comunità Ebraica di Roma e Comunità Religiosa Islamica Italiana, il progetto è promosso da Fondo Edifici di Culto del Ministero dell’Interno, Roma Capitale, Pontificio Consiglio della Cultura, Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione. Sono 330 tappe lungo venti grandi percorsi culturali presentati in italiano e in inglese sul portale www.leviedelgiubileo.it, ma anche su 100mila cartine che verranno distribuite nei principali punti d’informazione cittadini e su 20 roll up che verranno esposti nei principali luoghi della cultura presenti a Roma.
Ogni itinerario si sviluppa intorno ad un tema unico: può essere la vita di un santo, di un martire o di un poeta, i capolavori di un artista, le grandi opere di un imperatore, o molto altro ancora. A ogni tappa dei percorsi è dedicata una scheda di approfondimento con le informazioni utili, una sintetica descrizione storica e una foto rappresentativa. Le immagini sono il frutto della cooperazione di tutti i partner coinvolti e di una campagna fotografica condotta appositamente in collaborazione con l’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione del Mibact.
La cultura, spiega il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, è «uno strumento fondamentale per affermare i valori dell’accoglienza, dell’integrazione, della convivenza e del dialogo. Questo importante lavoro, che permetterà a cittadini e turisti di guardare Roma con occhi nuovi, non terminerà con il Giubileo ma farà parte di un percorso ancora più ampio sui cammini e sugli itinerari di tutta Italia».
Attraverso gli itinerari, infatti, si scoprono molti aspetti poco noti: dalle musiche religiose giubilari dei canti di pellegrinaggio, alla prima registrazione della voce di un pontefice, Leone XIII (incisa nel febbraio del 1903 su un rullo in cera fonografico conservato alla Discoteca di Stato), fino alle immagini delle incisioni settecentesche che raffigurano i monumenti all’epoca del viaggio in Italia di Goethe provenienti dall’Istituto Centrale per la Grafica. Itinerari necessariamente collocati nel centro di Roma ma anche nelle periferie dove si va alla scoperta dell’arco di Costantino a Malborghetto, del Parco degli Acquedotti sulla Tuscolana, o delle Catacombe dei Santi Marcellino e Pietro attigue al Mausoleo di Sant’Elena a Tor Pignattara.
E poi, per una volta, itinerari interreligiosi in cui i turisti vengono invitati a visitare la moschea di Roma, progettata da Paolo Portoghesi e edificata sui terreni donati dal Comune di Roma, oppure San Pietro sorta sulla tomba dell’apostolo nella necropoli del colle Vaticano, o le Terme di Diocleziano dove sono conservati numerosi bassorilievi mitraici, al Tempio Maggiore della comunità ebraica della capitale edificato all’inizio del Novecento sui terreni dell’ex ghetto e a Ostia Antica dove, tra le testimonianze dei vari culti dell’antica Roma cosmopolita, si possono ammirare la più antica sinagoga del mondo occidentale e numerosi mitrei. «Ci stiamo organizzando – assicura il vicepresidente della Comunità islamica d’Italia Yahya Pallavicini – per fare in modo che i turisti possano effettuare la visita alla moschea di domenica subito dopo essere andati in sinagoga».