Il presidente Donald Trump annuncia che gli Stati Uniti imporranno tariffe del 25% su tutte le importazioni di acciaio e alluminio, anche da Canada e Messico, così come altri dazi all’importazione più tardi nella settimana.

Egli sta anche riaffermando che annuncerà “tariffe reciproche” – “probabilmente martedì o mercoledì.” Ciò significa che gli Usa imporrebbero dazi sui prodotti nei casi in cui un altro paese ha riscosso dazi sulle merci statunitensi. Trump ha parlato ai giornalisti a bordo di Air Force One mentre è volato domenica dalla Florida per assistere al Super Bowl a New Orleans.

I commenti di Trump sono l’ultimo esempio della sua volontà di minacciare, e in alcuni casi di imporre, tasse all’importazione. Le tariffe sono venute molto prima durante l’attuale presidenza che durante i suoi quattro anni precedenti alla Casa Bianca, quando ha dato priorità ai tagli fiscali e la deregolamentazione.

Trump ha detto a sua volta che vede le tasse sulle importazioni come strumenti per forzare concessioni su questioni come l’immigrazione, ma anche come una fonte di entrate per aiutare a chiudere il deficit di bilancio del governo.

Ue: no a barriere ingiustificate, collaboriamo con Usa

“Ci opponiamo a barriere ingiustificate al commercio libero ed equo. Restiamo pienamente impegnati a garantire parità di condizioni. Metteremo in atto sempre le misure necessarie per proteggere i nostri interessi economici”. “Rimaniamo impegnati in un dialogo costruttivo con gli Stati Uniti e tutti gli altri nostri partner commerciali”. Lo ha detto il portavoce della Commissione Ue Olof Gill in un incontro stampa ribadendo che al momento dagli Usa “siamo di fronte alla minaccia di dazi e non già ad annunci. Ora è il momento della collaborazione, non dello scontro”.

L’Ue non ha ricevuto “alcuna notifica ufficiale” sull’imposizione di nuovi dazi da parte dell’amministrazione Usa, ha comunicato la Commissione europea dopo l’annuncio di Trump di voler imporre da oggi tariffe del 25% sull’acciaio e l’alluminio importati negli Stati Uniti. “Non risponderemo ad annunci generici privi di dettagli o chiarimenti scritti. L’Ue non vede alcuna giustificazione per l’imposizione di dazi sulle sue esportazioni”, evidenzia Bruxelles, ribadendo di essere pronta a “reagire per proteggere gli interessi delle aziende, dei lavoratori e dei consumatori europei da misure ingiustificate”.

Male i mercati finanziari Usa

I mercati finanziari sono caduti venerdì dopo che Trump ha detto che avrebbe imposto le tariffe reciproche.

Anche i prezzi delle azioni sono scesi dopo che una misura del sentimento dei consumatori è diminuita venerdì; la gran parte degli intervistati ha citato le tariffe come motivo di crescente preoccupazione. Il sondaggio ha anche rilevato che gli americani si aspettano un aumento dell’inflazione nei prossimi mesi a causa dei dazi.

Trump domenica 9 febbraio non aveva offerto alcun dettaglio circa i dazi sull’acciaio e l’alluminio, o le tariffe reciproche. Trump ha minacciato in precedenza di imporre tasse al 25% su tutte le merci provenienti da Canada e Messico, anche se li ha sospesi per 30 giorni appena una settimana fa. Contemporaneamente, ha aggiunto dazi del 10% sulle importazioni dalla Cina.

In una guerra dei dazi “non c’è un vincitore”, afferma oggi il portavoce del ministero degli Esteri cinese Guo Jiakun nella quotidiana conferenza stampa a Pechino, rispondendo a una domanda sulla decisione del presidente Usa Donald Trump d’imporre un dazio generalizzato del 25% sulle importazioni di acciaio e alluminio. “Voglio sottolineare che non c’è via d’uscita per il protezionismo e non c’è vincitore nella guerra commerciale e nella guerra tariffaria”, ha affermato il portavoce cinese.

Si aprono nuovi fronti nella guerra commerciale ingaggiata da Donald Trump per abbattere – a suo dire – il disavanzo americano col resto del mondo. Non c’è stata la ventilata telefonata con il presidente cinese Xi e così – salvo giravolte dell’ultimo minuto, che non sono da escludere quando è in campo il tycoon – oggi è il giorno del via ai dazi cinesi del 10-15% sui 14 miliardi di dollari di merci importate dagli Usa.

Tuttavia, venerdì, gli Usa avevano ha detto che avrebbe anche ritardare le tariffe sui milioni di piccoli pacchetti – spesso da fast-fashion aziende come Temu e Shein – fino a quando i funzionari doganali possono trovare modi per imporli. In precedenza i piccoli pacchetti erano esenti da tariffe.

Parigi: Unione europea pronta a rispondere

L’Unione europea «risponderà» ai nuovi dazi annunciati dal presidente statunitense Donald Trump, come ha fatto durante il primo mandato del presidente americano: lo ha detto oggi il ministro degli Esteri francese Jean-Noël Barrot. «Non c’è alcuna esitazione quando si tratta di difendere i nostri interessi», ha affermato il ministro su TF1, aggiungendo che la Commissione europea ha il mandato di agire in questa direzione. La dichiarazione segue il previsto annuncio da parte di Trump oggi di dazi del 25% sull’acciaio e sull’alluminio importati negli Stati Uniti.

De Guindos (Bce), evitare guerra commerciale tra Usa e Ue

Il vicepresidente della Banca centrale europea, Luis de Guindos, ha chiesto di evitare una guerra commerciale tra gli Stati Uniti e l’Unione europea, poiché a suo avviso “tutti perderebbero” a causa del calo dell’attività economica e degli effetti indiretti di una politica protezionistica, che a volte, ha affermato, sono “assolutamente insospettabili”. De Guindos ha parlato alla tv pubblica spagnola Tve poche ore dopo l’annuncio della stretta tariffaria di Trump. “L’imposizione di dazi è un circolo vizioso, come negli anni Trenta quando ha aggravato la Grande Depressione”, ha affermato il numero due della Bce.