Fonte: La Stampa
di Francesco Sempini
Pyongyang torna così nella lista nera che comprende già Iran, Sudan e Siria
Donald Trump prosegue il suo braccio di ferro a distanza con Kim Jong un annunciando che la sua intenzione di dichiarare la Corea del nord uno stato sponsor del terrorismo. La misura comporta l’attuazione di ulteriori misure a carico del Paese, oltre a quelle già varate dagli Stati Uniti e dalla comunità internazionale attraverso le Nazioni Unite.
Pyongyang torna così nella lista nera dei Paesi che gli Usa considerano finanziatori e sostenitori del terrorismo, da cui era stata tolta nel 2008 nel tentativo di fermare lo sviluppo del suo programma nucleare. La lista comprende già Iran, Sudan e Siria.
Secondo le autorità americane uno degli elementi che hanno contribuito al ritorno della Corea del Nord nella lista è da individuare nell’omicidio del fratellastro del leader nordcoreano Kim all’aeroporto della capitale malese come un atto di terrorismo. La convinzione degli americani, e non solo, è che Kim Jong-nam sia stato eliminato perché il giovane leader temeva potesse essere messo alla guida del Paese in seguito a un colpo di mano da parte di potenze ostili al regime.
L’ufficialità della designazione arriverà domani da parte del ministero del Tesoro e comporterà appunto più sanzioni, che entreranno in vigore nelle prossime due settimane. «Sarà il livello più alto» di sanzioni imposte a Pyongyang, ha spiegato Trump. «Sarebbe dovuto succedere anni fa», ha aggiunto il presidente americano, definendo la Corea del nord un «regime assassino». Pyongyang ha concluso Trump «deve mettere fine al suo programma illegale nucleare e balistico».