Fonte: La Repubblica
di Anna Lombardi
La governatrice della Carolina del Sud, con cui in passato il neopresidente ha avuto dei contrasti, sostituirà Samantha Power
Due donne entrano nella squadra del neopresidente Usa, Donald Trump. La prima, di origini indiane, è l’attuale governatrice della Carolina del Sud, Nikki Haley: sarà lei il nuovo ambasciatore alle Nazioni Unite. L’altra, Betsy DeVos, imprenditrice miliardaria, attivista e filantropa, ex presidente del Partito repubblicano in Michigan, molto attiva nella difesa delle scuole private, è stata scelta come prossimo segretario all’Istruzione.
L’ambasciatore Onu
Quarantaquattro anni, figlia di genitori immigrati dall’India, è nata a Bamberg, in Carolina del Sud appunto. Considerata l’astro nascente del partito repubblicano, ha già una solida storia politica alle spalle: sette anni deputato al parlamento locale e al secondo mandato come guida del suo stato. È, inoltre, il più giovane governatore in carica e l’unico altro di origine indiana dopo Bobby Jindal, che lo fu della Louisiana. Una scelta sorprendente quella di Trump, visto che Haley in passato lo ha criticato duramente, attaccandolo per le sue affermazioni contro immigrati e musulmani, spingendosi fino a dire: “Lui è tutto ciò che non vogliamo da un Presidente”.
Non solo: durante le primarie lei aveva appoggiato prima Marco Rubio e poi Ted Cruz, facendo infuriare The Donald che l’aveva definita una governatrice “debole”. Lei, d’altronde, non ha un buon rapporto nemmeno con quelle destre estreme che tanto sembrano essere ringaluzzite dall’ascesa di Trump: dopo la strage di Charleston nel 2015 quando un suprematista bianco uccise 9 persone in una chiesa afroamericana, Haley fu infatti favorevole alla rimozione della bandiera confederata dal parlamento del suo Stato: “Un simbolo che divide e che per alcuni significa solo sofferenza – aveva detto – va rimosso”.
Dopo la vittoria di Donald Trump, comunque, le cose erano cambiate: i due si erano incontrati e lei aveva definito la loro conversazione “molto amichevole”. Rispondendo a chi le ricordava gli scontri passati: “Sono una che parla chiaro quando c’è qualcosa che non mi convince”.
Se la sua elezione sarà confermata succederà a Samantha Power, l’ex giornalista e attivista dei diritti umani, chiamata da Obama nel 2013 e dovrà assolvere un incarico che richiede molta conoscenza del mondo, apertura, doti diplomatiche e anche molta pazienza visto la difficile burocrazia delle Nazioni Unite. Il nome della governatrice era stato preso in considerazione anche per la carica di Segretario di Stato.
Per quell’incarico a questo punto la rosa si fa molto ristretta. A contenderselo restano soprattutto l’ex candidato alla Casa Bianca Mitt Romney, che pure durante la campagna ha avuto diversi scontri con Trump e l’ex sindaco di New York Rudy Giuliani.
La segretaria all’Istruzione
DeVos, 58 anni, è un avvocato che da tempo spinge per favorire l’istruzione privata. Come presidente della Federazione Americana per i bambini, ha promosso a livello statale la distribuzione di buoni che le famiglie potessero utilizzare per mandare i figli a scuole private.