E valuta l’allentamento delle sanzioni a Mosca. La bozza del vertice Ue: «Tregua solo con l’accordo di pace»
Trump torna all’attacco di Zelensky: «Non tollererò a lungo la sua posizione sul cessate il fuoco. Questo ragazzo non vuole che ci sia la pace finché avrà il sostegno di America e Europa», dice il presidente dopo che dal numero uno ucraino è arrivato un nuovo no alle dimissioni: «Lascio solo con Kiev nella Nato, ma mi ricandido. Non mi chiedano la pace con le bombe», ha detto.
Mosca soffia sul fuoco: «Lo costringano a fare la pace». Raid russo con le bombe a grappolo su un campo di addestramento per le reclute ucraine, decine di morti. La Casa Bianca intanto prepara l’annuncio dello stop a tutti gli aiuti a Kiev. Riunioni decisive in serata. Domani lo show del presidente al Congresso con il discorso sullo State of the Union. Fonti Usa fanno sapere intanto che «l’accordo sulle terre rare non è più sul tavolo».
Trump: “Sono l’unico che non ha ceduto terra di Kiev a Mosca. I democratici inefficaci criticano con fake news»
“L’unico presidente che non ha ceduto alcun territorio dell’Ucraina alla Russia di Putin è il presidente Donald Trump. Ricordatelo quando i democratici deboli e inefficaci criticano e i media di fake news pubblicano volentieri tutto ciò che dicono!”. Lo scrive il presidente americano Donald Trump su Truth.
Kiev, attacco a un campo di addestramento con bombe a grappolo. Syrsky: “Raid con Iskander-M, inchiesta in corso”
L’esercito russo ha attaccato il campo di addestramento delle forze terrestri delle forze armate dell’Ucraina, nella regione di Dnipropetrovsk, con un missile balistico Iskander-M dotato di armi a grappolo. Lo afferma il comandante in capo Oleksandr Syrsky, come riporta Rbc Ukraina. Syrsky ha affermato che sul posto sta lavorando una commissione per stabilire tutte le circostanze e il capo del centro di addestramento dell’unità e il comandante dell’unità militare sono stati rimossi dai loro incarichi per la durata delle indagini in attesa della verifica del rispetto dei protocolli di sicurezza.
Tajani: tregua di un mese? Prematuro parlarne. Tutto deve essere fatto da Europa e Usa insieme
ALGERI. “Io credo che tutto debba essere fatto insieme, Europa e Stati Uniti, sedersi a un tavolo con Ucraina e Russia per arrivare ad una pace giusta e soprattutto duratura. Quindi è ancora prematuro vedere cosa fare, come fare. Serve intanto che l’Europa sia unita per garantire l’indipendenza dell’Ucraina”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani ad Algeri commentando la proposta di Macron di una tregua di un mese in Ucraina. “Noi siamo vicini all’Ucraina, lo siamo come europei e credo che dovremo farci carico sempre della sicurezza dell’Ucraina e dell’intera Europa insieme alla Nato”, ha detto Tajani. (
Rischio missili ipersonici su Kyiv, dichiarata l’allerta aerea. Decollato un caccia russo MiG-31K
E’ stata annunciata un’allerta aerea a Kiev dopo il decollo di un caccia russo MiG-31K capace di trasportare missili ipersonici Kinzhal: lo ha annunciato su Telegram l’amministrazione militare della capitale ucraina, invitando “tutti i residenti a recarsi immediatamente nei rifugi più vicini e a restarvi fino al cessato allarme”.
Ucraina: almeno 30 morti nell’attacco russo del 1 marzo su un campo di addestramento ucraino
Almeno 30 soldati ucraini sono morti in un attacco missilistico lanciato l’1 marzo dall’esercito russo contro un campo di addestramento nel villaggio di Cherkaske, nella regione di Dnipropetrovsk. Solo oggi è arrivata la conferma dai vertici dell’esercito ucraino. “Una tragedia in un campo di addestramento è la terribile conseguenza di un attacco nemico”, ha scritto in un post sui social il maggiore generale Mykhailo Drapaty. “Esprimo le mie più sentite condoglianze alle famiglie delle vittime, ai loro compagni d’armi e a tutti coloro che conoscevano i nostri soldati. Stiamo attualmente indagando sulle circostanze della tragedia”, si legge nel post, “tutti coloro che hanno preso decisioni quel giorno, e tutti coloro che non le hanno prese in tempo, ne risponderanno”. L’attacco ha colpito il 168° Battaglione di riserva che era di stanza nel campo di addestramento ‘Vostok’
Il Cremlino: Zelensky non vuole pace, qualcuno lo costringa
MOSCA. Il presidente ucraino “non vuole la pace” qualcuno deve “costringerlo” a volerla. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, citato dall’agenzia Ria Novosti.
Il Cremlino: il vertice di Londra sull’Ucraina non mirava a raggiungere la pace
MOSCA. Il Cremlino ha dichiarato che gli impegni assunti dai leader europei in occasione del vertice di Londra sull’Ucraina tenutosi nel fine settimana per aumentare i finanziamenti a Kiev non contribuiranno a raggiungere una soluzione pacifica del conflitto. Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy ha incontrato domenica il primo ministro britannico Keir Starmer e altri leader occidentali, che hanno concordato di redigere un piano di pace per l’Ucraina da presentare agli Stati Uniti, due giorni dopo lo scontro tra Zelenskiy e il presidente Donald Trump alla Casa Bianca. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha dichiarato che i risultati del vertice – tra cui un accordo da 2 miliardi di dollari per missili di difesa aerea da parte della Gran Bretagna – permetteranno alle ostilità di continuare, aggiungendo che è fondamentale che Zelenskiy sia costretto a cambiare la sua posizione e a cercare la pace. Per il Cremlino, una parte dell’Occidente vuole che l’Ucraina continui la guerra
Trump discuterà oggi su sospensione delle armi a Kiev. Incontro con Rubio-Hegseth, ipotesi anche stop a aiuti di Biden
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump incontrerà alcuni alti funzionari, tra cui il segretario di Stato Marco Rubio e il segretario alla Difesa Pete Hegseth, per valutare ed eventualmente adottare misure sull’Ucraina tra queste rientrano la sospensione o l’annullamento degli aiuti militari americani all’Ucraina, comprese le ultime spedizioni di munizioni e attrezzature autorizzate e pagate durante l’amministrazione di Joe Biden. Lo scrive il Nyt citando funzionari anonimi dell’amministrazione americana.
Trump: meno tempo a preoccuparsi di Putin e più ai migranti che stuprano. Così non finiremo come l’Europa
WASHINGTON. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha scritto sulla sua piattaforma Truth, invitando a dedicare meno tempo a “preoccuparsi di Putin”. “Bisognerebbe dedicare più tempo – scrive nelle prime ore del mattino sulla sua piattaforma social – preoccuparsi delle bande di migranti che stuprano, dei trafficanti di droga, degli assassini e dei malati mentali che entrano nel nostro Paese. Così non finiremo come l’Europa”. (ANSA).
Il ministro degli esteri francese: “Mai il rischio di una guerra nell’Ue è stato così alto, la linea del fronte è sempre più vicina”
PARIGI. “Mai il rischio di una guerra nel continente europeo, nell’Ue, è stato così alto perché da quasi 15 anni la minaccia non smette di avvicinarsi a noi, la linea del fronte continua ad avvicinarsi noi”. Lo ha detto ai microfoni di France Inter il ministro degli Esteri francese, Jean-Noël Barrot. “Noi vogliamo la pace, ma una pace solida e una pace duratura”, ha aggiunto all’indomani del vertice di Londra sull’Ucraina, parlando di “contatti molti frequenti tra il presidente francese Emmanuel Macron e il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump”.
Usa: “L’accordo economico con Kyiv non è sul tavolo”. Il segretario al Tesoro: “Zelensky ha scelto di far saltare tutto”
Attualmente, l’accordo sulle terre rare con l’Ucraina non è sul tavolo: lo ha detto ieri il Segretario al Tesoro statunitense, Scott Bessent, in un’intervista al programma ‘Face the Nation’ della CBS News. “Tutto ciò che il presidente Zelensky doveva fare era entrare e firmare questo accordo economico, e ancora una volta non mostrare alcuna divergenza – nessuna divergenza – tra il popolo ucraino e il popolo americano, e ha scelto di far saltare tutto”, ha detto Bessent. Il Segretario al Tesoro Usa ha sottolineato che è “impossibile avere un accordo economico senza un accordo di pace”.
Orban, i leader europei vogliono prolungare la guerra
Il primo ministro ungherese, il nazionalista filorusso Viktor Orban, ha dichiarato che i leader europei riuniti domenica a Londra vogliono prolungare la guerra in Ucraina invece di cercare la pace, cosa che ha definito “cattiva, pericolosa e sbagliata”. “I leader europei hanno deciso oggi a Londra di voler continuare la guerra invece di optare per la pace”, ha dichiarato il capo del governo ungherese sul social network X. “Hanno deciso che l’Ucraina deve continuare la guerra. E’ una cosa brutta, pericolosa e sbagliata”, ha aggiunto Orban. “L’Ungheria rimane dalla parte della pace”, ha concluso il primo ministro, considerato il principale alleato nell’Unione Europea del presidente russo Vladimir Putin e anche del presidente statunitense Donald Trump.
Nyt, Pentagono ferma il cyber spionaggio contro la Russia. La decisione presa prima dello scontro con Zelensky
Il segretario alla Difesa americano Pete Hegseth ha ordinato al Cyber Command degli Stati Uniti di fermare le operazioni contro la Russia, secondo quanto riferito da tre funzionari del Pentagono al New York Times. La mossa fa parte di un piano più ampio per coinvolgere il presidente russo Vladimir Putin nei colloqui sull’Ucraina e nell’inizio di nuovi rapporti tra Mosca e Washington. La decisione sarebbe stata presa prima dello scontro nello Studio Ovale tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky.
Zelensky, lasciamo alla storia ciò che accaduto in Studio Ovale
“Quello che è successo nello Studio Ovale è meglio lasciarlo alla storia”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, rispondendo alle domande dei giornalisti a Londra che chiedevano un commento sull’incontro alla Casa Bianca di venerdì scorso. Lo riporta il Guardian.
Zelensky, pronti a firmare accordo con Usa sui minerali
“Se abbiamo accettato di firmare l’accordo sui minerali, siamo pronti a firmarlo”, “l’accordo che è sul tavolo sarà firmato se le parti sono pronte”. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, parlando con i giornalisti prima di ripartire per l’Ucraina dal Regno Unito. Lo riporta la Bbc. L’accordo garantirebbe agli Stati Uniti l’accesso alle terre rare ucraine. La sua firma era attesa durante la visita di Zelensky a Washington venerdì, ma la delegazione ucraina ha lasciato la Casa Bianca dopo un acceso scontro verbale fra Zelensky e il presidente Usa Donald Trump nello Studio Ovale. Le parole di Zelensky riportate dalla Bbc giungono dopo che il segretario Usa al Tesoro, Scott Bessent, alla domanda se l’accordo sui minerali sia ancor a sul tavolo ha detto alla Cbs che è “impossibile avere un accordo economico senza un accordo di pace”. Secondo Bessent, Zelensky ha “scombussolato la sequenza” di come avrebbero dovuto svolgersi l’accordo sui minerali e l’accordo di pace, e che non è chiaro se ora voglia procedere.