Le notizie di lunedì 11 novembre sul conflitto in Ucraina, in diretta. Nelle ultime 24 ore gli attacchi russi sferrati in dieci località della regione di Zaporizhzhia hanno causato una vittima e 21 feriti
16:44 – Il premier georgiano Kobakhidze: «La guerra in Ucraina si concluderà presto»
Le ostilità tra le forze dell’Ucraina e della Russia «si concluderanno nel prossimo futuro2. Lo ha sostenuto il primo ministro della Georgia, Irakli Kobakhidze, nel corso di una conferenza stampa a margine della conferenza Cop29 in corso a Baku. «Abbiamo bisogno di una ristrutturazione qualitativa delle relazioni sia con l’Unione Europea che con gli Stati Uniti. Molto presto la guerra in Ucraina finirà e verranno create tutte le condizioni per ripristinare le relazioni della Georgia sia con l’Ue che con gli Stati Uniti», ha affermato il capo del governo georgiano.
16:17 – Il Washington Post riporta la smentita di Mosca, ma ha cinque diverse fonti sul colloquio telefonico Trump-Putin
Il Washington Post riporta la smentita del Cremlino dopo aver rivelato in esclusiva la presunta telefonata fra Donald Trump e Vladimir Putin per la pace in Ucraina, ma non fa passi indietro. Il quotidiano ricorda infatti la chiamata citando anonimamente come fonti ben «cinque persone a conoscenza della questione» La smentita del Cremlino, scrive il Wp, «è arrivata sullo sfondo del nervosismo a Mosca in merito al fatto che Trump mantenga o meno la sua retorica pre-elettorale e cerchi di ripristinare le relazioni con la Russia e porre fine alla guerra in Ucraina». Abbas Gallyamov, ex speechwriter di Putin e analista politico, ha suggerito che al Cremlino non è piaciuta la frase sulle truppe statunitensi in Europa, sottolinea il quotidiano. «Sembra – ha spiegato Gallyamov – che Trump stia minacciando Putin. Se la Russia ora accetta almeno in parte la proposta di Trump, risulterà che lo ha fatto sotto pressione», ha detto Gallyamov, che vive in Israele dopo essere stato bollato come agente straniero da Mosca. «Putin è molto attento alle apparenze e vuole sembrare come il padrone della situazione, e non come colui che viene minacciato».
16:02 – Kiev: «Un raid ha danneggiato una diga nell’est, rischio inondazioni»
Un attacco russo ha «danneggiato» una diga su un bacino idrico dell’Ucraina orientale, nell’oblast del Donetsk, provocando un aumento significativo del livello dell’acqua di un fiume e creando «una minaccia» di inondazioni per le comunità vicine. Lo ha reso noto il governatore locale, Vadym Filashkin. «I russi hanno danneggiato la diga del bacino idrico di Kurakhové», ha detto Filashkin. «Questo attacco minaccia potenzialmente i residenti delle località situate sul fiume Vovcha nelle regioni di Donetsk e Dnipropetrovsk». Secondo Filashkin, come riporta Rbc Ukraina, alle 16 ora locale il livello dell’acqua nel fiume all’interno della comunità di Velikonovosilkiv era aumentato di 1,2 metri ma non è stata registrata alcuna inondazione delle abitazioni. Il capo dell’amministrazione militare di Kurakhivska, Roman Padun, ha dichiarato che l’acqua scorre già attraverso i villaggi situati vicino alla diga di Ternivska. Allo stesso tempo, non è possibile ispezionare la diga a causa dei continui bombardamenti russi.
15:59 – Il governatore del Kursk: «Servono 6.7 miliardi per i lavori di ricostruzione nella regione»
I costi totali per i lavori di ricostruzione dei territori della regione di Kursk colpiti dall’invasione delle Forze armate ucraine supereranno 700 miliardi di rubli (6,7 miliardi di euro). A renderlo noto nel corso di una riunione è stato il governatore regionale di Kursk, Aleksej Smirnov. Il funzionario ha precisato che i territori che hanno subito danni causati dall’uso di artiglieria e droni richiederanno un intervento pari a 118 miliardi di rubli (1,1 miliardi di euro).
15:36 – Starmer e Macron: «Bisogna rafforzare Kiev in vista dell’inverno»
Il primo ministro britannico Keir Starmer e il presidente francese Emmanuel Macron hanno discusso di «come mettere l’Ucraina nella posizione più forte possibile in vista dell’inverno» in occasione della della cerimonia parigina che celebra il 106° anniversario dell’armistizio nella Prima guerra mondiale. Lo ha riferito l’ufficio di Starmer.
14:50 – Attacco russo a Kryvy Rih in Ucraina, 12 feriti
Un attacco russo a Kryvy Rih ha provocato almeno dodici feriti. Lo ha dichiarato su Telegram Serhi Lyssak, governatore regionale dell’oblast’ di Dnipropetrovsk, che ha aggiunto che è stato colpito un edificio di cinque piani e che le vittime sono state trovate sotto le macerie. Ha sottolineato che tre persone sono state ricoverate in ospedale, tra cui un bambino di 11 anni e due donne di 58 e 75 anni. Una bambina di 10 anni è stata medicata sul posto.
14:43 – Berlino: «Clima amichevole nella telefonata tra Scholz e Trump»
Secondo il portavoce del governo tedesco, Steffen Hebestreit, domenica sera il cancelliere Olaf Scholz e il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump hanno parlato al telefono per quasi mezz’ora. «C’è stata un’atmosfera molto amichevole e costruttiva», ha detto Hebestreit in conferenza a Berlino. Entrambi hanno avuto uno scambio di opinioni sulle relazioni bilaterali tra Germania e Stati Uniti e anche su importanti questioni di politica estera, «soprattutto sull’Ucraina». Il portavoce non ha risposto alla domanda se Trump avesse espresso l’intenzione di continuare a sostenere l’Ucraina, citando la riservatezza della conversazione. Hebestreit ha aggiunto di non ritenere che si sia entrati nei dettagli in questo colloquio. È stata una conversazione mirata più all’informazione reciproca ed entrambi hanno concordato di continuare su questa linea.
14:37 – Baerbock all’opposizione: «Mobilitare ora aiuti per Kiev»
Il Ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock ha invitato oggi l’alleanza conservatrice di opposizione CDU/CSU a sostenere ora – dopo la fine della coalizione tripartita a Berlino e nel pieno del dibattito in corso sulla data del voto anticipato in Germania – i provvedimenti sugli aiuti all’Ucraina. “Quello che non possiamo permetterci ora è di impantanarci. Impantanarci in discussioni su questioni anche importanti, ma che per alcuni sono solo una nota a margine in termini geopolitici”, ha sottolineato Baerbock durante un incontro economico promosso dal quotidiano ‘Sueddeutsche Zeitung’ a Berlino, riferendosi alle discussioni sulla data delle elezioni. “Tutto ciò che deve essere mobilitato per sostenere l’Ucraina deve essere mobilitato ora”, ha aggiunto Baerbock.
14:26 – La chiamata Trump-Putin (ma il Cremlino nega)
(di Lorenzo Cremonesi, inviato a Kiev) Donald Trump parla al telefono con Vladimir Putin per la prima volta dalla sua vittoria elettorale e il tema è scontato: Ucraina. Come arrivare al cessate il fuoco, quali le condizioni della pace? Lo rivela il Washington Post, riperso subito dai portali ucraini, aggiungendo che il leader americano avrebbe comunicato dalla sua residenza in Florida e avrebbe suggerito al presidente russo di evitare diintensificare la guerra in vista della necessità di riportare la pace in Europa.
I due avrebbero concordato sulla priorità di continuare i contatti e Trump sarebbe deciso a lavorare «per una veloce soluzione che porti alla fine della guerra in Ucraina». Secondo il quotidiano, Volodymyr Zelensky sarebbe stato informato della conversazione e non avrebbe espresso alcuna obiezione. Sembra che in questa fase i contatti diretti tra Trump e gli altri leader mondiali avvengano senza il sostegno del Dipartimento di Stato o alcun traduttore ufficiale.
Ma il Cremlino, nella mattinata di oggi, ha smentito le «notizie della stampa estera» relative a una presunta conversazione telefonica tra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump che invece «non ha avuto luogo». Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalla Tass. «Non ci sono ancora piani specifici, quindi non c’è ancora nulla da aggiungere», ha precisato. «È una pura montatura, un’informazione falsa», ha dichiarato Peskov ai giornalisti.
14:23 – Kiev: «I russi hanno sparato da vicino a due prigionieri ucraini»
I russi hanno con molta probabilità sparato a distanza ravvicinata ad almeno due prigionieri di guerra ucraini disarmati a Kurshchyna, nel Kursk. Lo ha affermato il difensore civico Dmytro Lubinets, come riferisce RBC-Ucraina. «I prigionieri di guerra devono essere sempre protetti, in particolare dagli atti di violenza. Invece, la Russia ha commesso ancora una volta un crimine di guerra, che costituisce una grave violazione della Convenzione di Ginevra e del diritto internazionale umanitario», ha sottolineato Lubinets che ha detto di aver già inviato lettere all’Onu e al Comitato internazionale della Croce Rossa chiedendo di intervenire nella situazione.
14:14 – Il ministro della Difesa britannico: «L’Ucraina non è meno sicura con Trump»
«L’Ucraina non è meno sicura dopo la vittoria di Donald Trump» nelle elezioni presidenziali americane. Lo ha detto in un’intervista a Sky News il ministro della Difesa britannico, John Healey, secondo cui il presidente eletto Usa rimarrà al fianco di Kiev nonostante la promessa di far concludere rapidamente il conflitto con la Russia di Vladimir Putin. Il ministro ha sottolineato che gli Stati Uniti e il Regno Unito sono stati i due principali Paesi sostenitori dell’Ucraina e la loro «determinazione comune» non è destinata a cambiare. Allo stesso tempo, secondo Healey, la nuova amministrazione americana «non allontanerà» gli Usa dalla Nato. «Riconoscono l’importanza dell’alleanza e di evitare ulteriori conflitti in Europa», ha aggiunto il ministro riferendosi agli Stati Uniti.
14:01 – Shoigu in Cina, domani «consultazioni strategiche» con Wang Yi
Il capo della diplomazia cinese, Wang Yi, e il segretario del Consiglio di sicurezza russo, Sergei Shoigu, in visita in Cina, si incontreranno domani per le «annuali consultazioni strategiche sulla sicurezza». Lo rende noto il ministero degli Esteri di Pechino. L’obiettivo, ha detto il portavoce Lin Jian, è una «comunicazione approfondita» con «posizioni coordinate sulle relazioni bilaterali e le principali questioni inerenti la sicurezza strategica e gli interessi dei due Paesi», oltre a «rafforzare la fiducia reciproca». Cina e Russia, ha rimarcato, «sono partner strategici» e «mantengono una comunicazione serrata su questioni si reciproco interesse». Nel gigante asiatico Shoigu partecipa al 19esimo round di consultazioni sulla sicurezza strategica tra Cina e Russia e al nono incontro del meccanismo per la cooperazione in materia di sicurezza, appuntamenti che andranno avanti fino a venerdì prossimo.
14:01 – Tajani: «Difendiamo l’Ucraina per arrivare alla pace»
«Noi difendiamo l’Ucraina per arrivare alla pace non per continuare una guerra, per arrivare ad una pace giusta che garantisca liberà e indipendenza ad un paese che è stato aggredito dalla Russia». Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani a margine della presentazione alla Farnesina dell’evento «Napoli capitale del Mediterraneo: sviluppi e prospettive», che si terrà in occasione del 50° Anniversario dalla fondazione del Corpo Consolare di Napoli. «Tutto ciò che serve a costruire la pace è un fatto positivo – ha aggiunto il ministro – e dunque sono per dar vita ad una conferenza di pace con tutti coloro che hanno partecipato alla riunione in Svizzera, con in aggiunta Russia, Cina, Brasile e India, in modo che possa esserci veramente un percorso che porti alla fine di una guerra che ha provocato centinaia di migliaia di morti».
13:12 – Ue, al momento nessuna decisione su invio soldati europei
“In questa fase non c’è nessuna decisione dell’Ue che preveda l’invio di soldati, a qualsiasi titolo e con qualsiasi mandato, sul suolo ucraino”. Lo dice Peter Stano, portavoce della Commissione Ue per gli affari esteri e le politiche di sicurezza, durante il briefing con la stampa a Bruxelles, rispondendo ad una domanda sui presunti colloqui avvenuto tra Donald Trump e Vladimir Putin, che il Cremlino smentisce, in merito alla guerra in Ucraina. Al momento ci sono delle missioni in corso, ricorda: una di queste è per l’addestramento militare e attualmente opera al di fuori dell’Ucraina. “Si sta discutendo se spostare parte di queste attività o estendere il mandato della missione anche all’Ucraina, ma in questa fase non si tratta di un’iniziativa che verrebbe approvata all’unanimità da tutti gli Stati membri”, specifica Stano. La posizione europea è invariata, ricorda il portavoce: oltre a sostenere la difesa di Kiev, i Ventisette sostengono “tutti i possibili sforzi di pace basati sulla filosofia di una pace giusta per l’Ucraina. Ciò significa rispettare la Carta delle Nazioni Unite, il diritto internazionale, la sovranità, l’integrità territoriale e l’indipendenza dell’Ucraina e tutto ciò che è utile all’Ucraina”, spiega.
12:42 – Zelensky ha 38 giorni prima di perdere paghetta
Donald Trump Jr., figlio del presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump, ha pubblicato sui social una foto del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e la didascalia: «POV (punto di vista, ndr): mancano 38 giorni alla perdita della tua paghetta». I 38 giorni potrebbero fare riferimento al 17 dicembre, data in cui i grandi elettori degli Stati Uniti si riuniranno per esprimere il loro voto per il presidente e il vicepresidente in base ai risultati delle elezioni del 5 novembre.
12:27 . Barrot: no a giudizi pregiudizievoli su linea Trump
Il ministro degli Esteri francese, Jean-Noel Barrot, ha invitato a non giudicare anticipatamente ciò che la futura amministrazione di Donald Trump farà sull’Ucraina. «Di fronte alle speculazioni su quali saranno le posizioni o le iniziative della nuova amministrazione americana, credo soprattutto che non si debbano avere pregiudizi e che dovremmo darci il tempo di lavorarci su», ha dichiarato Barrot, durante l’inaugurazione del Forum per la Pace di Parigi. Ha inoltre sottolineato che la Francia è «pronta a lavorare con la nuova amministrazione e con ambizione perché crediamo che all’Ucraina debbano essere dati i mezzi per respingere l’aggressione russa». «L’Unione Europea e la Francia hanno preso e continueranno a prendere il loro pieno posto», ha proseguito, sottolineando la necessità di continuare a sostenere Kiev perché la comunità internazionale avrebbe «troppo da perdere dall’imposizione da parte della Russia della legge del più forte». Il capo della diplomazia francese ha anche insistito sul fatto che «non si potrebbe fare nulla in Ucraina senza gli ucraini» per quanto riguarda i negoziati di pace. Ha inoltre ricordato che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva già incontrato Donald Trump. «Non ho dubbi che si stabilirà un rapporto forte con la nuova amministrazione», ha ancora commentato Barrot.
12:26 – Russia: confermata condanna a russo-americana per tradimento
Una Corte d’appello russa ha respinto un ricorso, confermando così la condanna a 12 anni di reclusione, per una cittadina russo-americana, Ksenia Karelina, riconosciuta colpevole di tradimento. Lo riferisce l’agenzia Ria Novosti citando la Corte regionale di Sverdlovsk, che nell’agosto scorso aveva emesso la sentenza di primo grado. Ksenia Karelina, 33 anni, vive a Los Angeles, ma è stata arrestata a Yekaterinburg a fine gennaio mentre era in Russia per rivedere i suoi familiari. L’accusa nei suoi confronti è motivata dal fatto che avrebbe inviato denaro in Ucraina per acquistare fornitre mediche tattiche, armi e munizioni. Secondo Perviy Otdel, un gruppo di avvocati russi specializzati nei processi di matrice politica, la donna avrebbe inviato poco più di 50 dollari a Razom for Ukraine, un’organizzazione no profit con base a New York che secondo il New York Times «invia assistenza» all’Ucraina.
12:15 – Zelensky: solo uno Stato indipendente garantisce la libertà
L’Ucraina e la Polonia «conoscono il vero valore dell’indipendenza. Avere un nostro Stato indipendente è l’unico modo per garantire la libertà e la sicurezza del nostro popolo»: lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel Giorno dell’indipendenza della Polonia. «Buon Giorno dell’Indipendenza alla Polonia, nostro buon vicino e amico. Oggi combattiamo fianco a fianco per la nostra libertà comune e siamo grati per tutto il sostegno della Polonia all’Ucraina», si legge nel messaggio. «Di fronte al comune nemico storico, dobbiamo mantenere la nostra forza e unità. L’amicizia prevale sempre sulla geopolitica. Più forte è il partenariato, minori saranno le sfide geopolitiche; la nostra regione ne è un esempio lampante – prosegue Zelensky -. L’Ucraina è impegnata a promuovere relazioni di buon vicinato e a risolvere tutte le questioni bilaterali in modo reciprocamente rispettoso. Insieme garantiremo la libertà, la sicurezza e la prosperità sia per le nostre nazioni che per tutta l’Europa».
12:02 – Ue, posizione sostegno non cambia; pace sia giusta
«Ci stiamo impegnando, oltre a sostenere l’Ucraina nella sua difesa, anche nel sostegno di tutti i possibili sforzi di pace che si basano su una filosofia di una pace giusta per l’Ucraina. Ciò significa rispettare anche il diritto internazionale, la sovranità e l’integrità territoriale e l’indipendenza e tutto ciò che funziona per l’Ucraina. Quindi queste posizioni non cambiano». Lo ha dichiarato il portavoce dell’Ue per la Politica estera, Peter Stano, nel briefing quotidiano con la stampa.
12:01 – Parigi, evitare pregiudizi su Trump rispetto all’Ucraina
Il ministro francese degli Esteri, Jean-Noel Barrot, invita a non emettere giudizi troppo precipitosi sull’azione della futura amministrazione del presidente Usa, Donald Trump, rispetto al dossier Ucraina. «Dinanzi alle speculazioni su ciò che saranno le posizioni o le iniziative della nuova amministrazione Usa, credo, soprattutto, che non si debba pregiudicare nulla e che sarebbe opportuno dare il tempo di lavorare» con Washington, ha dichiarato Barrot, in occasione dell’apertura del Forum di Parigi sulla Pace – Paris Peace Forum. Il capo del Quai d’Orsay ha inoltre sottolineato che la Francia è «pronta a lavorare con la nuova amministrazione con ambizione perché pensiamo che si debbano dare all’Ucraina i mezzi di respingere l’aggressione russa». «L’Unione europea e la Francia continueranno a far valere tutto il loro peso», assicura Barrot, avvertendo che la comunità internazionale avrebbe «troppo da perdere» lasciando «imporre alla Russia la legge del più forte”.
11:58 – Peskov, «vediamo certo nervosismo in Europa per Trump»
Il Cremlino si fa beffe dell’Europa dicendo di notare un certo grado di «nervosismo» nelle cancellerie dopo la vittoria di Donald Trump alle presidenziali negli Stati Uniti. Un sentimento, ha detto il portavoce della presidenza russa, Dmitri Peskov, dettato dalla sua possibile influenza sulla posizione dell’Occidente riguardo al conflitto in Ucraina. «Vediamo un evidente nervosismo e ogni tipo di paura tra gli europei dopo l’elezione di Trump», ha detto Peskov rispondendo a una domanda sulle dichiarazioni del cancelliere tedesco Olaf Scholz sui suoi piani di dialogo con Vladimir Putin. «È prematuro parlare di un cambiamento nella posizione dell’Europa riguardo al conflitto in Ucraina. Al momento non vengono fatti i preparativi, ma non abbiamo ancora ricevuto alcun segnale da Berlino» ha detto Peskov, ricordando come la settimana scorsa abbia ricordato che sono stati Scholz e il presidente francese Emmanuel Macron a interrotto le comunicazioni con il Cremlino e che il presidente russo è disposto a riprenderla. «Stiamo leggendo molte notizie» ha detto Peskov, «Non sappiamo fino a che punto corrispondano alla realtà. Ma ci sono dichiarazioni di rappresentanti europei, dichiarazioni ufficiali che parlano di continuare a fornire ogni tipo di sostegno e di inviare armi all’Ucraina per portare avanti questa guerra fino alla fine».
10:55 – Zelensky, 7 feriti in attacco russo a Kryvyi Rih,anche 2 bambini
«Sette persone sono rimaste ferite» nell’attacco russo contro Kryvyi Rih, la città natale del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, «tra cui due bambini»: lo scrive oggi su Telegram lo stesso Zelensky, spiegando che «un normale edificio di cinque piani è stato colpito da un razzo dei terroristi russi». «Gli appartamenti dal primo al quinto piano di uno degli ingressi sono stati distrutti… Ãê in corso un’operazione di salvataggio di emergenza e si sta facendo il possibile per salvarle. Potrebbero esserci persone sotto le macerie». «Ogni giorno, ogni notte, la Russia scatena lo stesso terrore. L’unica differenza è che vengono presi di mira sempre più obiettivi civili – afferma Zelensky -. La Russia vuole solo prolungare la guerra e ogni attacco smentisce qualsiasi pretesa di diplomazia da parte della Russia. L’Ucraina ha bisogno di armi per difendersi dal terrore russo e di un sostegno più forte da parte del mondo per rendere la diplomazia reale e forte. Senza decisioni di principio e un forte sostegno all’Ucraina, la Russia non avrà alcun motivo per cercare la pace e cercherà solo nuovi obiettivi».
10:55< – Kiev: Mosca creerà caos con attacchi ai media occidentali
«I russi ora cercheranno di creare il massimo caos con attacchi ai media occidentali e attraverso X», scrive su Telegram il capo del Centro per la lotta alla disinformazione presso il Consiglio di sicurezza e difesa nazionale dell’Ucraina, Andriy Kovalenko. «Di questo compito è responsabile il Servizio di intelligence estera della Federazione Russa», aggiunge.
10:46 – Cremlino, armi Occidente a Kiev non cambieranno corso conflitto
«L’uso di qualsiasi tipo di armi fornite dall’Occidente a Kiev non è in grado di cambiare le dinamiche dell’operazione militare speciale». Lo ha affermato il portavoce della presidenza russa Dmitry Peskov in risposta a una domanda sulla possibilità che i leader dei paesi occidentali convincano l’attuale presidente degli Stati Uniti Joe Biden negli ultimi mesi del suo mandato a revocare il divieto di attacchi missilistici sul territorio russo. Lo riporta Ria Novosti.
10:46 – Kiev, raid russo in città di Zelensky, persone sotto le macerie
I russi hanno attaccato Kryvyi Rih, la città natale di Zelensky, bombardando un palazzo di 5 piani. Almeno 6 persone, inclusi 2 bimbi, sono rimasti feriti e si cerca sotto le macerie. Lo ha affermato il capo della regione di Dnipropetrovsk Serhiy Lysak, come riferisce RBC-Ucraina. «L’edificio di cinque piani è stato danneggiato. L’operazione di salvataggio d’emergenza è in corso. Siamo tutti lì. Soccorritori, medici e servizi comunali», ha detto.
10:45 – Borrell in Ucraina, `l’Ue deve continuare a supportarla´
«A Chernihiv, l’85% degli attacchi russi ha distrutto aree residenziali. Ospedali, scuole e altre infrastrutture civili sono stati obiettivi diretti. Dobbiamo continuare a supportare l’Ucraina, anche attraverso la ripresa, la ricostruzione e lo sviluppo. L’Ukraine Facility Ue da 50 miliardi di euro fornisce risultati». Lo scrive su X l’Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue Josep Borrell. «Inizio la mia giornata a Kiev nel rifugio, mentre la Russia scatena un altro attacco missilistico – aveva segnalato poche ora prima -. Questa è la realtà quotidiana per il popolo ucraino dopo l’invasione su vasta scala della Russia».
10:35 – Mosca, liberato villaggio Kolesnikovka in regione Kharkiv
Il ministero della Difesa russo ha annunciato la liberazione del villaggio di Kolesnikovka nella regione di Kharkov.
10:21 – Cremlino: Europa continua a fornire armi per proseguire guerra
L’Europa «continua la sua linea generale di pompare armi all’Ucraina per proseguire la guerra fino alla fine». Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. «I leader europei continuano a cercare la sconfitta strategica del nostro Paese», ha aggiunto.
0:20 – Russia: sventato tentativo Kiev dirottare nostro elicottero
I servizi di sicurezza russi hanno annunciato di aver sventato un tentativo ucraino di dirottare un elicottero militare russo reclutando un pilota. L’elicottero era “un Mi-8MTPR-1 da guerra elettronica delle forze aerospaziali russe”, ha dichiarato l’Fsb in un comunicato. “Agenti dell’intelligence militare ucraina hanno tentato di reclutare un pilota militare russo per dirottare questo velivolo in un’area controllata dalle forze armate ucraine”, secondo l’Fsb, che non ha fornito una data per l’accaduto. Ha aggiunto che le informazioni ottenute durante l’operazione hanno permesso di effettuare attacchi alle posizioni ucraine. Secondo le agenzie russe, al pilota – contattato dai servizi di Kiev – sarebbe stato chiesto di avvelenare il resto dell’equipaggio prima di pilotare l’elicottero oltre la linea del fronte e consegnarlo agli ucraini. A luglio, l’Fsb ha affermato di aver sventato un tentativo simile, questa volta rivolto a un bombardiere strategico, con la complicità di un “pilota militare russo, in cambio di una ricompensa finanziaria e della cittadinanza italiana”
10:14 – Cremlino: operazione militare fino a raggiungimento obiettivi
«Continueremo l’operazione militare speciale» in Ucraina «finché tutti gli obiettivi non saranno raggiunti». Lo ha ribadito il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalle agenzie russe.
10:14 – Cremlino smentisce telefonata Putin-Trump
Il Cremlino ha smentito le «notizie della stampa estera» relativa a una presunta conversazione telefonica tra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump che invece «non ha avuto luogo». Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalla Tass. «Non ci sono ancora piani specifici, quindi non c’è ancora nulla da aggiungere», ha precisato. «È una pura montatura, un’informazione falsa», ha dichiarato Peskov ai giornalisti. Il giorno prima il Washington Post aveva riferito, citando fonti a conoscenza della questione, che Trump aveva avuto un colloquio telefonico con Putin giovedì, in cui aveva invitato il presidente russo a evitare un’escalation in Ucraina e aveva espresso interesse a proseguire i colloqui per risolvere il conflitto il prima possibile. Secondo il quotidiano statunitense, Trump ha chiarito che darebbe il suo endorsement a un accordo che permetta alla Russia di mantenere parte dei territori annessi. I media hanno anche menzionato che le autorità ucraine sarebbero state a conoscenza della conversazione tra Trump e Putin e non si sarebbero opposte.
Peskov ha anche parlato della prospettiva di un colloquio tra Putin e il cancelliere tedesco Olaf Scholz dicendo che il presidente russo è «aperto ai contatti con tutti, se l’Occidente darà un segnale». In un’intervista alla televisione ARD Scholz aveva dichiarato che presto arriverà il «momento giusto» per una conversazione telefonica con Putin. «Di recente al Forum Valdai, il presidente ha ripetuto ancora una volta che rimane aperto a tutti i contatti e i negoziati. Se dicono che arriveranno dei segnali, allora dobbiamo aspettarli, ma non ce ne sono stati». L’Europa, accusa Peskov, continua a «pompare armi in Ucraina per continuare la guerra fino alla fine. Ci sono dichiarazioni ufficiali di rappresentanti europei che parlano di continuare a fornire ogni tipo di sostegno» a Kiev.
10:00 – Kiev: russi hanno accumulato missili per attacchi massicci
Secondo il Centro ucraino per la lotta alla disinformazione, le truppe russe hanno immagazzinato missili negli aeroporti per praparare attacchi massicci sull’Ucraina. Lo afferma Andriy Kovalenko, capo del Centro per la lotta alla disinformazione del Consiglio nazionale di difesa e sicurezza dell’Ucraina su Telegram, ripreso da Ukrainska Pravda. «I russi sono pronti per attacchi massicci. Ci sono abbastanza missili, vengono accumulati negli aeroporti strategici dell’aviazione e continuano ad accumularsi. Anche l’aviazione è pronta», ha affermato.
09:52 – Polonia cerca alleanza pro-Kiev con Gb e Francia
La Polonia vuole organizzare un’alleanza con Gran Bretagna e Francia per salvare l’Ucraina. Lo scrive il Times di Londra, secondo cui nei prossimi giorni il primo ministro polacco Donald Tusk avrà colloqui con Keir Starmer, Emmanuel Macron e Mark Rutte per discutere dell’impatto delle elezioni americane sul conflitto. L’obiettivo di Tusk, scrive il quotidiano, è di «coordinarsi con i Paesi che hanno opinioni molto simili sulla situazione geopolitica e transatlantica e sulla situazione in Ucraina». «Nessuno vuole un’escalation del conflitto. Allo stesso tempo, nessuno vuole che l’Ucraina si indebolisca o addirittura capitoli. Ciò rappresenterebbe una minaccia fondamentale per la Polonia e i suoi interessi», ha detto Tusk secondo le fonti citate dal Times.
09:37 – Mykolaiv, `5 morti in attacco con drone russo´
È di almeno cinque morti il bilancio di un attacco russo che nella notte ha colpito Mykolaiv, nel sud dell’Ucraina. Lo denuncia via Telegram il governatore Vitaliy Kim, che parla di un attacco messo a segno con un drone kamikaze e di fiamme divampate e presto domate in un palazzo di diversi piani e in un altro edificio privato. Una donna risulta ferita.
09:37 – Kiev, `abbattuti due missili e 39 droni russi su 74´
Le forze russe hanno attaccato l’Ucraina tra ieri sera e la notte scorsa con due missili guidati X-59/69 e 74 droni di vario tipo, inclusi i velivoli kamikaze Shahed di fabbricazione iraniana: lo ha reso noto su Telegram l’Aeronautica militare di Kiev, aggiungendo che le difese aeree del Paese hanno abbattuto i due missili 39 droni. Inoltre, 30 droni nemici risultano dispersi in diverse regioni dell’Ucraina e altri tre hanno lasciato lo spazio aereo ucraino in direzione della Bielorussia e del territorio ucraino occupato. I droni distrutti sono stati intercettati nelle regioni di Kiev, Zhytomyr, Poltava, Sumy, Cherkasy, Zaporizhzhia, Chernihiv, Dnipro e Mykolaiv.
09:13 – Allarme droni in aeroporto russo, stop ai voli
L’aeroporto russo di Saratov ha sospeso le operazioni per un allarme droni. «Al momento, i controllori del traffico aereo hanno imposto restrizioni temporanee sugli arrivi e le partenze all’aeroporto. Le informazioni aggiornate sugli orari di arrivo e partenza sono fornite sul tabellone online e sul sito web dell’aeroporto nella sezione Flight Board», ha detto l’ufficio stampa dello scalo. Il governatore della regione di Samara Roman Busargin aveva poco prima annunciato su Telegram che il ministero della Difesa russo aveva emesso un avviso sui droni.
09:04 – Mosca, Usa lavorano per rimuovere l’«arrogante» Zelensky
Il dipartimento di Stato americano sta lavorando per rimuovere l’«arrogante» Volodymyr Zelensky: lo ha affermato il servizio di intelligence estera russo (Svr) in una dichiarazione vista dalla Tass. «Secondo le informazioni ottenute dall’Svr, il Dipartimento di Stato americano continua a lavorare su scenari di sostituzione dell’attuale leadership in Ucraina, se necessario. Tra gli altri modi `legittimi´ di rimuovere l’«estremamente arrogante» Zelensky, Washington sta valutando la possibilità di indire elezioni presidenziali e parlamentari in Ucraina in mezzo alle continue ostilità con la Russia l’anno prossimo», si afferma.
08:54 – Governatore ucraino di Zaporizhzhia, attacchi russi causano una vittima e 21 feriti
Nelle ultime 24 ore gli attacchi russi sferrati in dieci localita’ della regione di Zaporizhzhia hanno causato una vittima e 21 feriti. Lo ha scritto su Telegram il governatore ucraino di Zaporizhzhia, Ivan Fedorov, aggiungendo che le autorita’ locali hanno registrato 44 messaggi sui danni causati agli edifici residenziali ed infrastrutture. Secondo Fedorov, la Russia ha effettuato 18 attacchi aerei, 130 attacchi di artiglieria e ha utilizzato 208 droni.
08:42 – Francia-Regno Unito: Starmer a Parigi per incontrare Macron, colloquio su Trump e Ucraina
Il primo ministro britannico, Keir Starmer, e il presidente francese, Emmanuel Macron, si incontreranno oggi per discutere dell’importanza di garantire un commercio internazionale privo di dazi e dell’invasione russa dell’Ucraina. Starmer si rechera’ a Parigi per partecipare alla cerimonia del Giorno dell’Armistizio e, come riporta la stampa britannica, i due leader discuteranno delle ripercussioni globali della rielezione del presidente statunitense Donald Trump e del suo impegno ad imporre dazi generalizzati fino al 20 per cento sulle importazioni. Inoltre, si parlera’ anche di Ucraina e della «spaventosa situazione umanitaria a Gaza». Downing Street ha affermato che i colloqui tra Starmer e Macron «rifletteranno sugli stretti legami tra i due Paesi».
08:38 – Usa vogliono presidenziali a Kiev nel 2025
Gli Stati uniti starebbero lavorando per far tenere elezioni presidenziali e parlamentari in Ucraina nel 2025. Lo ha affermato oggi il servizio d’intelligence estera russo SVR, secondo i media di Mosca. “L’ufficio stampa del Servizio di intelligence estera della Russia riferisce che, secondo le informazioni ricevute dall’SVR, la leadership del Dipartimento di Stato degli Stati uniti continua a studiare opzioni per sostituire l’attuale leadership dell’Ucraina, se necessario”, si legge sui media russi. “Come uno dei modi ‘legittimi’ per eliminare il ‘troppo presuntuoso’ (Volodymyr) Zelensky, Washington sta considerando di tenere elezioni presidenziali e parlamentari il prossimo anno nel contesto delle ostilità in corso con la Russia”.
08:15 – Sul fronte di Pokrovsk, a 6 gradi sottozero in attesa dei russi: «Si dissangueranno per cacciarci da qui»
Dentro la cerchia urbana i soldati ucraini stanno disponendo i denti di drago tra i palazzi e di traverso sulle strade verso la periferia: «Tank e mezzi pesanti russi avranno vita dura».
07:57 – Offensiva russa a Kursk, truppe al confine
Le truppe russe stanno avanzando nella regione di Kursk, ha detto il comandante in capo dell’Ucraina lunedì, aggiungendo che Mosca ha accumulate decine di migliaia soldati nella regione al confine con l’Ucraina. «Lo fanno seguendo l’ordine della loro leadership militare cercando di sloggiare le nostre truppe e avanzare in profondità sul territorio che controlliamo», dice il generale Oleksandr Syrskyi, il comandante delle forze di Kiev.
La regione di Kursk da agosto è stata oggetto di violenti scontri, con gli ucraini che hanno preso il controllo di una serie di insediamenti.
07:54 – Kiev, 1.770 vittime russe, ieri il giorno più sanguinoso per Mosca
Secondo i dati pubblicati da Kiev, ieri le perdite russe in Ucraina hanno raggiunto il record giornaliero di 1.770, una cifra che supera il precedente record di 1.740 vittime del 13 maggio. Secondo lo Stato maggiore delle forze armate ucraine, il numero totale delle vittime russe dall’inizio dellla guerra ammonta a 710.660. Secondo il rapporto, da quando è iniziato il conflitto, la Russia ha perso anche 9.253 carri armati, 18.766 veicoli corazzati da combattimento, 28.802 veicoli e serbatoi di carburante, 20.314 sistemi di artiglieria, 1.245 sistemi di lancio di razzi multipli, 996 sistemi di difesa aerea, 369 aerei, 329 elicotteri, 18.676 droni, 28 imbarcazioni e un sottomarino.
07:46 – Scholz, `pronto a colloqui con Putin, ma solo se partner sono d’accordo´
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha confermato la sua intenzione di tenere una conversazione telefonica con il presidente russo Vladimir Putin, ma ha dichiarato che non ha intenzione di farlo senza coordinarsi con i partner. «Sì, parlerò con il presidente russo a tempo debito», ha detto in un’intervista al canale televisivo Ard. «Ma non lo farò unilateralmente. Il colloquio – nel prossimo futuro – comporta molti contatti e trattative con molte persone, che sto attivamente perseguendo da molto tempo», ha aggiunto Scholz.
07:43 – Aleksej Venediktov, amico di Putin da sempre: «È un freddo calcolatore, in Ucraina non accetterà un pareggio»
Il fondatore e proprietario della radio «Eco di Mosca», vicino a molti oppositori del Cremlino, ma anche al sistema: «Nella sua testa il presidente fa le cose giuste, a qualunque prezzo».
07:26 – La richiesta di Trump a Putin nella prima telefonata dopo le elezioni Usa: «Ferma l’escalation in Ucraina»
Donald Trump parla al telefono con Vladimir Putin per la prima volta dalla sua vittoria elettorale e il tema è scontato: Ucraina. Come arrivare al cessate il fuoco, quali le condizioni della pace? Lo rivela il Washington Post, riperso subito dai portali ucraini, aggiungendo che il leader americano avrebbe comunicato dalla sua residenza in Florida e avrebbe suggerito al presidente russo di evitare di intensificare la guerra in vista della necessità di riportare la pace in Europa. I due avrebbero concordato sulla priorità di continuare i contatti e Trump sarebbe deciso a lavorare «per una veloce soluzione che porti alla fine della guerra in Ucraina». Secondo il quotidiano, Volodymyr Zelensky sarebbe stato informato della conversazione e non avrebbe espresso alcuna obiezione. Sembra che in questa fase i contatti diretti tra Trump e gli altri leader mondiali avvengano senza il sostegno del Dipartimento di Stato o alcun traduttore ufficiale.
07:13 – Decollati bombardieri russi, allerta aerea in tutto il Paese
Un’allerta aerea è scattata stamattina in quasi tutta l’Ucraina a causa del decollo di un gran numero di bombardieri russi, dopo una serie di attacchi che hanno provocato nella notte almeno sei morti nel sud del Paese. Sono otto i bombardieri strategici Tupolev Tu-95 che si stanno dirigendo verso l’Ucraina, secondo un messaggio diramato si Telegram dall’aeronautica ucraina. Nella notte, almeno sei persone sono state uccise e una ventina altre ferite negli attacchi russi a Mykolaiv e Zaporizhzhia, nel sud del Paese, secondo le autorità locali. «Sono scoppiati incendi negli edifici residenziali della città e tutti i servizi di emergenza sono sul posto», ha scritto su Telegram il governatore della regione di Mykolaiv, Vitaly Kim, riferendo cinque morti e un ferito. «I russi hanno nuovamente attaccato la nostra città con i droni», aveva riferito in precedenza il sindaco di Mykolaiv Oleksandr Senkevich.
06:41 – Cinque i morti a Mykolaiv, 20 i feriti a Zaporizhzhia
Continua a salire il bilancio delle vittime dei raid russi di stanotte sul sud dell’Ucraina. Le autorità locali citate dai media di Kiev affermano che a Mykolaiv ci sono almeno cinque morti e un ferito, mentre a Zaporizhzhia si registrano un morto e 20 feriti.
06:38 – Ucraina: allarme in tutto il Paese per minaccia missilistica
Un allarme aereo è stato annunciato a Kiev e in molte altre regioni dell’Ucraina per una minaccia missilistica legata al decollo di bombardieri russi. Lo riporta Rbc Ucraina. «Attenzione, pericolo missilistico su tutto il territorio dell’Ucraina. Decollo di MiG-31K», ha scritto su Telegram l’aeronautica ucraina. In precedenza i militari di Kiev avevano riferito sul decollo di otto bombardieri strategici russi Tu-95MS. Avevano inoltre avvertito che l’allarme è stato lanciato per la presenza di aerei russi nello spazio aereo ucraino che hanno in seguito lanciato missili.
06:38 – Mosca, conquistato il villaggio di Makarovka nel Donetsk
Le autorità russe locali affermano che le truppe di Mosca hanno conquistato il villaggio di Makarovka, nella regione ucraina del Donetsk. Lo riporta l’agenzia di stampa Tass. «I soldati russi hanno issato la bandiera in questo insediamento», afferma una fonte della cosiddetta Camera civica sulla sovranità e i progetti patriottici.
05:29 – Mosca, «respinto massiccio attacco ucraino, abbattuti 96 droni»
Il Ministero della Difesa russo afferma di aver respinto nella giornata di ieri «un massiccio attacco» alle infrastrutture civili del Paese, con 96 droni ucraini abbattuti. Citato dall’agenzia di stampa russa Tass, il dicastero di Mosca sottolinea che la maggior parte dei velivoli è stata eliminata sulla regione della capitale.
05:24 – Ucraina: cinque i morti a Mykolaiv, 20 i feriti a Zaporizhzhia
Continua a salire il bilancio delle vittime dei raid russi di stanotte sul sud dell’Ucraina. Le autorità locali citate dai media di Kiev affermano che a Mykolaiv ci sono almeno cinque morti e un ferito, mentre a Zaporizhzhia si registrano un morto e 20 feriti.
05:23 – Droni russi sulla città ucraina di Mykolaiv, due morti
Due persone sono morte e un’altra è rimasta ferita in un attacco russo che stanotte ha colpito la città meridionale ucraina di Mykolaiv, rendono noto le autorità locali. «Sono scoppiati incendi negli edifici residenziali e tutti i servizi di emergenza sono sul posto», afferma il governatore regionale Vitaly Kim avvertendo che «la minaccia i droni kamikaze resta attiva» sulla città.
05:22 – Attacco russo nella notte su Zaporizhzhia, un morto e 9 feriti
Una persona è morta e altre nove sono rimaste ferite in una serie di attacchi russi che hanno colpito stanotte la città ucraina di Zaporizhzhia, rendono noto le autorità locali citate dai media di Kiev. Il raid ha parzialmente distrutto un edificio residenziale a due piani. Danneggiati anche un dormitorio e una concessionaria d’auto.
05:21 – Starmer oggi da Macron, «Ucraina al centro dei colloqui»
Il primo ministro britannico Keir Starmer vedrà oggi a Parigi il presidente francese Emmanuel Macron per colloqui sulle esigenze di difesa dell’Ucraina, ha annunciato ieri sera Londra. I due leader parteciperanno prima alle cerimonie commemorative del Giorno dell’armistizio. I colloqui «rifletteranno sugli stretti legami tra i due paesi, forgiati e cementati dal sacrificio dei soldati britannici e francesi in prima linea», ha affermato l’ufficio di Starmer.
05:20 – Kiev, noi non informati in anticipo della chiamata Trump-Putin
Il Ministero degli Esteri ucraino ha smentito le notizie del Washington Post secondo cui Kiev sarebbe stata informata in anticipo della conversazione telefonica tra il presidente eletto americano Donald Trump e il leader russo Vladimir Putin, ha detto alla Reuters il portavoce dicasteriale ucraino Georgy Tykhiy. «Le notizie secondo cui saremmo stati informati in anticipo della presunta chiamata sono false. Successivamente, l’Ucraina non avrebbe potuto approvare o opporsi» alla conversazione telefonica, ha assicurato il funzionario di Kiev. Il quotidiano americano ha riportato della chiamata tra Trump e Putin, ma né Washington né Mosca hanno confermato ufficialmente la notizia. Secondo il Wp, Trump e Putin hanno discusso della situazione in Ucraina affrontando l’obiettivo di stabilire la pace nel continente europeo. Il giornale Usa ha aggiunto che il governo ucraino è stato informato della chiamata e non vi ha fatto obiezioni. I funzionari di Kiev avevano capito da tempo che Trump avrebbe discusso una soluzione diplomatica del conflitto ucraino con Putin, secondo fonti citate dal Washington Post.
05:19 – Telefonata Trump-Scholz, «lavorare assieme per tornare alla pace in Europa»
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump hanno parlato al telefono ieri sera. Al centro della conversazione, secondo quanto riferito da un portavoce del governo tedesco, anche le sfide geopolitiche. «Il cancelliere ha sottolineato la volontà del governo tedesco di portare avanti decenni di collaborazione tra i governi dei due Paesi. Hanno anche concordato di lavorare insieme per il ritorno alla pace in Europa», ha affermato. Pochi giorni fa Elon Musk aveva dato dello «stupido» a Scholz su X, riferendosi alla crisi politica in Germania.
19:30 – Ucraina, WP: Trump a Putin, discutere di rapida soluzione guerra
Durante la telefonata di giovedì scorso tra il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin, Trump avrebbe espresso interesse a discutere di «una rapida risoluzione della guerra in Ucraina» nelle successive conversazioni tra i due. Lo scrive il Washington Post. Non c’è stata alcuna conferma ufficiale della telefonata né dei contenuti da parte di Washington o di Mosca, tuttavia secondo le fonti del WP, Trump e Putin hanno parlato della situazione in Ucraina e hanno discusso dell’obiettivo di stabilire la pace nel continente europeo scrive il giornale. Sempre secondo il Post, Trump ha sollevato brevemente la questione dei territori durante la telefonata con Putin. Inoltre, riporta il giornale, il governo ucraino è stato informato della chiamata e non si è opposto alla conversazione. I funzionari di Kiev sapevano da tempo che Trump avrebbe discusso una soluzione diplomatica del conflitto ucraino con Putin, hanno affermato le fonti.