19 Settembre 2024
nascita bambini

nascita bambini

Allo stato attuale, secondo una ricerca del centro studi del Parlamento europeo, l’adozione congiunta completa da parte di coppie dello stesso sesso è legale in 13 Paesi dell’Ue

“La nostra posizione in merito ai diritti dei genitori, che include i casi transfrontalieri che coinvolgono diversi Stati membri, è che se un genitore è riconosciuto come tale in uno Stato membro gli altri Stati membri devono riconoscere tale paternità e la decisione deve essere rispettata”. Lo ha detto il portavoce della Commissione europea Christian Wigand, nel briefing quotidiano con la stampa, a pochi giorni dalla decisione della Procura di Padova che il 19 giugno ha impugnato 33 atti di nascita con i quali il sindaco Sergio Giordani, dal 2017 ad oggi, ha riconosciuto i bimbi di coppie gay anche con il nome del “secondo genitore”, ovvero la mamma non biologica.

Diritto di famiglia non è competenza esclusiva dell’Ue
In Europa vige il principio di sussidiarietà, per cui nelle competenze non esclusive, ha spiegato, e “l’Unione può agire solo se, e nella misura in cui, l’obiettivo di un’azione proposta non può essere raggiunto in maniera soddisfacente da parte degli Stati membri, ma potrebbe essere realizzato in modo migliore a livello dell’Unione”. Il diritto di famiglia non fa parte delle competenze esclusive dell’Ue.
“Non sono personalmente a conoscenza” delle decisioni dei magistrati italiani, sulla trascrizione degli atti di nascita di alcuni bambini figli di coppie omogenitoriali, ha poi concluso il portavoce: “Controllerò se c’è bisogno di dire qualcosa”.

Adozione congiunta, iter normativo in corso
Allo stato attuale, secondo una ricerca del centro studi del Parlamento europeo, l’adozione congiunta completa da parte di coppie dello stesso sesso è legale in 13 Paesi dell’Ue. Ci sono poi altri quattro Paesi che hanno adottato normative che fissano alcuni limiti. Per armonizzare il quadro legislativo il Parlamento europeo sta discutendo una proposta di regolamento sul riconoscimento della genitorialità tra Stati membri. Nel testo, che al momento è all’esame della commissione giustizia dell’Eurocamera, si osserva che “il rifiuto di riconoscere la registrazione di genitorialità aumenta il rischio di rendere un bambino apolide, o può comportate il rifiuto ad un genitore di ottenere il permesso per una visita in caso il figlio sia ospedalizzato.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *